martedì 6 settembre 2011

Siamo nella cacca e il sindacato cosa fa? Sciopera, così abbiamo altri 5 miliardi da ricuperare attraverso i tagli e le tasse. Complimenti!


Probabilmente i partecipanti alla gita turistica della città, che questa mattina hanno cercato invano di raggiungere la meta prefissata, non parleranno granché bene di Genova al loro rientro nelle rispettive case.
Ma questa è solo una goccia del disagio che è stato recato oggi in tutta l’Italia.
Chissà forse i pullman provenivano da un’altra Nazione e forse non è stato concesso il permesso di transito per via dello sciopero generale promosso su tutto lo stivale dalla Susanna Camusso, la resp. della Cgil.
A conti fatti si stima in 5 mld il danno di questo sciopero che suona più come un disperato colpo di coda di un povero animale morente.
Eh già, l’euro affoga nel fango più nero e il sindacato che fa?
Sciopera e ci procura questo bel “guadagno”.
Quindi la manovra dovrà tenere conto anche di questi altri 5 mld e tira a campà.
Ma facciamo un passo indietro.
Ho due figli, due maschi; uno l’è di sinistra e l’altro, manco a dirlo è di destra; e fin qui niente di male, per carità.
Per quanto mi riguarda ho lavorato in giro per il mondo per oltre trent’anni nel e per il turismo; sono stato in Paesi di tutti i colori, e di dx, centro e sx ne ho due bocce così.
Solitamente la mia scelta va al personaggio che m’appare meno peggio, ma credetemi l’è veramente dura.
E ieri sera parlando con loro di questa cosa (lo sciopero) ci siamo trovati (come al solito) tutti e tre nella stessa disamina: “Questo sciopero è inutile e pure dannoso per tutti”.
Ora, noi non siamo che in tre, ma tre su tre e pur sempre il cento per cento.
E se ci mettiamo la loro mamma (mia moglie), ecco che diventa quattro su quattro, ma forse lei lo fa per farci contenti poichè di 'ste cose non è che s'intenda poi tanto.
Comunque stiamo parlando di 5 mld di euro che peseranno in negativo sul PIL italiano, influendo perciò sui rapporti di deficit e di indebitamento.
Poi dato che ci siamo impegnati per portare il deficit in pareggio, indovinate con cosa si dovrà compensare ogni calo del PIL?
La risposta non è difficile: con ancora più tagli e più tasse.
Grazie mille signora Camusso e adepti.
La cosa tragicomica è però il fatto che il costo maggiore di questa goffa protesta sarà proprio pagato anche dagli scioperanti e non solo per il giorno di trattenuta.
E la storia si ripete, “Tagliarselo per far dispetto alla moglie”, che ci porterà alla fin fine, che ad avere il necessario sopra gli zebedei, saremo in pochi ad averlo.
Però con il membro o senza saremmo anche noi a pagare attraverso quei turisti che forse non hanno fatto in tempo a raggiungere la meta; che parleranno male della mia città e dell’Italia, per non contare quelle tasse a cui sarà soggetto anche chi non ha aderito, eccetera eccetera.
Per chi come me ha girato il mondo è molto semplice capirlo, e l’esempio recente della Grecia dovrebbe però rimembrare a questi signori che non è così che si fa.
Infatti in Grecia hanno abbondato con gli scioperi per protestare contro le misure di austerità e il risultato è che tutte queste soste con le braccia conserte (ma anche di peggio) stanno provocando una recessione sempre più severa con il default dello Stato che potrebbe essere annunciato a giorni.
Con noi dietro … ma speriamo bene (Cgil e Camusso a parte).
Quando poi gli scioperanti di Atene si renderanno conto che, per quanto si pesteranno i pugni sul tavolo, non ci saranno fisicamente più soldi né per gli stipendi né per le pensioni, e dopo aver assaltato e distrutto qualche forno racconteranno alla Camusso com’è andata; chissà che forse qualcuno non si dia dello “sciocco”.
In due parole: in questo scenario se si mettono più tasse (qualsiasi esse siano) si va in recessione.
Se si sciopera si va ancora più in recessione e quindi il PIL cala ancora di più.
Se non si cresce è impossibile sperare di creare nuovi posti di lavoro.
Con la disoccupazione cala il gettito fiscale, aumenta la cassa integrazione e quindi, essendo la pressione fiscale già da record, si dovrà tagliare ancora di più, intaccando le voci principali della spesa statale, e vale a dire; pubblico impiego e pensioni.
Grecia bis e boomerang perfetto.
Complimenti!
Però come sopraddetto, l’esperienza insegna (e di sindacati me ne intendo anche molto avendocene avuto a che fare per tutta la vita e di tutte le razze ... ma completamente differenti) che l’è un colpo di coda quello della Cgil, uno degli ultimi prima di diventare finalmente un sindacato che fa il bene della nazione … e non dimentichiamoci che la nazione non sono loro sui careghini di quegli alti scranni, no; siamo noi.
Sono finiti i tempi dei ricatti; adesso ci si siede tutti ad un tavolo e si trova la soluzione più idonea e giusta, mentre ancora pochi anni e di "quelli" ci resterà solo un brutto ricordo … ci scommetto!

P.S.: E adesso a quei turisti che hanno avuto tutti 'sti disagi in Italia ... che cosa gli raccontiamo?

12 commenti:

  1. Condivido e mi associo completamente.

    :-)

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  2. @Luciano
    Puntuale come al solito.

    06/09/2011
    Primo bilancio sui disagi nei trasporti per lo sciopero generale Cgil che ha interessato tutto il settore. ''Lo sciopero, che prosegue sino alle 18 nel trasporto aereo - riferisce una nota del sindacato -, sta registrando una notevole adesione negli aeroporti, con 20 voli cancellati a Fiumicino e altrettanti ritardati dopo le 18, compresi quelli di lungo raggio, al netto dei 100 voli cancellati e riprogrammati preventivamente dalle compagnie". All'aeroporto di Roma è bloccato anche il 50% delle attività di scarico e carico dei bagagli. A Ciampino, dove Ryanair ha cancellato preventivamente gran parte dei voli, sono garantiti soltanto i collegamenti con le isole. A Linate sono cancellati 38 voli, a Napoli 36. Nel traffico ferroviario lo stop tra le 9 e le 17 interessa il 55% dei convogli non garantiti. "Dopo le prime quattro ore di sciopero del personale del Gruppo Fs è regolare il 94% dei treni a lunga percorrenza - precisa un nota delle Ferrovie -, e il 60% dei treni regionali è previsto in orario". Per quanto attiene il settore marittimo, al porto di Genova l'attività è sostanzialmente ferma, come riferisce la nota Filt-Cgil.

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  3. All’aeroporto ‘Leonardo Da Vinci’ di Fiumicino così come al ‘G.B Pastine’ di Ciampino sono alcune centinaia i passeggeri rimasti a terra, i più penalizzati quelli stranieri che non erano a conoscenza dello sciopero generale di otto ore proclamato dalla Cgil, a seguito del quale sono stati cancellati decine di voli. Nei due scali romani, infatti, sono centinaia i viaggiatori, per lo più turisti stranieri di ritorno dalle vacanze trascorse in Italia, che formano lunghe file davanti alle biglietterie delle compagnie aeree in attesa di ricevere informazioni. Come nel caso di Lufthansa, Iberia, Vueling e di British Airways, nonché di Ryanair ed easyJet a Ciampino. Poche, invece, le persone in fila davanti alle biglietterie Alitalia, al Terminal 3 ed al Terminal 1, che oltre ad avere predisposto dei desk informativi, già da ieri ha ricontattato tutti i passeggeri e li sta riproteggendo su altri voli. Lo stesso, a quanto si è appreso, stanno cercando di fare anche Lufthansa, Iberia e British Airways.

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  4. @Vincenzo

    :-)

    @Sergio

    Come volevasi dimostrare!
    Il fatto grave è che a "loro" non frega niente ... e poi gira gira, raccontano che lo fanno per il nostro bene.
    Alcuni ci credono!

    :-(

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  5. E' una catastrofe illogica sotto tutti gli aspetti e non solo turistici.

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  6. @Francesco

    Siamo alla pura pazzia...

    «Domani il Corriere non sarà in edicola a causa dello sciopero e la decisione è direttamente della Camusso». Non usa mezzi termini il direttore del Corsera Ferruccio De Bortoli che ha criticato la segretaria generale Cgil, Susanna Camusso, con un corsivo di fuoco.

    L'accusa è di aver impedito in prima persona ai poligrafici di garantire tutte le pubblicazioni («La maggior parte degli altri quotidiani sarà in edicola») come, invece, permesso in altre occasioni. In caso il giornale fosse stato stampato con le sole maestranze presenti a lavoro, potrebbe scattare un'altra astensione dal lavoro:

    Lo sciopero nazionale della Cgil - scrive De Bortoli - impedirà domani l'uscita del Corriere . La maggior parte degli altri quotidiani sarà in edicola. In precedenti occasioni, i lavoratori poligrafici, con grande senso di responsabilità, avevano garantito tutte le pubblicazioni. Questa volta no. La decisione è stata presa direttamente da Susanna Camusso. Ed è stato minacciato un ulteriore sciopero nel caso si tenti di far uscire ugualmente il giornale con le maestranze presenti. Un atto grave e discriminatorio.

    Alla richiesta di chiarimenti da via Solferino, la Camusso non avrebbe risposto, facendo andare ancor più su tutte le furie De Bortoli, che si è detto per questo «sorpreso e amareggiato». I motivi del silenzio sarebbero da ricercare, sempre secondo la nota, nelle critiche del Corriere della Sera a danno della Cgil.

    Altrettanto velenosa appare la chiusa dell'editoriale, secondo cui la Camusso in questo modo «scrive una pessima pagina della sua gestione. Nega i diritti di altri lavoratori e, soprattutto, dei lettori». Lo scontro è appena iniziato.

    LA REPLICA DI SUSANNA CAMUSSO - La risposta è arrivata solo nella tarda serata di lunedì: «Mi pare che sia evidente a tutti - ha detto Camusso a margine di un incontro alla festa del Pd a Torino - che lo sciopero generale straordinario che abbiamo convocato avviene in una condizione straordinaria e non ci pare utile in una condizione di questo tipo che ci siano deroghe né per il Corriere né per altri che ce lo hanno chiesto e che hanno ricevuto la stessa risposta, senza però lamentarsi e insinuare come ha fatto il direttore del Corriere».

    ... però se non sbaglio Repubblica è uscito.

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  7. Chi si crede d'essere Susanna Camusso.
    Il Presidente della Repubblica?

    Ed è seguita da chi non conta nella niente nella società e in quelle occasioni ha l'opportunità di apparire importante.
    Importante di che cosa?

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  8. Ed ecco il risultato per ricuperare quei 5 miliardi di euro.

    Aumento dell'Iva, contributo di solidarietà sopra i 300mila euro e adeguamento delle pensioni delle donne nel settore privato. Sono questi i punti forti della manovra del Governo decisi dall'ultimo Consiglio dei ministri. L'esecutivo, inoltre, ha deciso di innalzare l’aliquota ordinaria dell’Iva dal 20 al 21%. Tale aumento non è temporaneo: secondo quanto si apprende da fonti di governo, non è stata fissata una scadenza (si era parlato di 3 mesi) per quanto riguarda la durata. Invece, per le altre aliquote Iva (rispettivamente al 10 e al 4%), resta in piedi l’ipotesi di innalzarle entrambe di un punto percentuale. In questo modo, passerebbero rispettivamente all’11% e al 5%. Il gettito previsto, sempre secondo indiscrezioni, sarebbe stato quantifcato in 6 miliardi. Giovedì il Consiglio dei Ministri approverà inoltre l’introduzione in Costituzione della "regola d’oro" sul pareggio di bilancio e l’attribuzione alle Regioni delle competenze delle Province. Tra le altre novità della manovra: l'adeguamento delle pensioni delle donne nel settore privato a partire dal 2014. "Il Cdm ha autorizzato la fiducia" sulla manovra, ha riferito il Guardasigilli Nitto Palma, lasciando Palazzo Chigi. "Bisogna fare in fretta"

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  9. e va be'...ci penso io a fare la voce stonata del coro....

    non sono di sinistra...men che meno simpatizzo per il sistema sindacale all'italiana.....

    è che...essendo la spirale del baratro italia arrivata ormai ad un punto di "quasi" non ritorno!!!!!!vedere che la gente italica scenda in piazza contro i berluscones e le brambillas....mi fa godere da morire....


    5,10...miliardi...ma cosa sono di fronte al baratro che sta per farci sprofondare nel prossimo decennio....

    altra che bocchi, brambilli, berluscones, tarantini e baresini......

    qui lo scandalo è che non si scenda tutti in piazza.....

    ricordate cosa hanno fatto qualche tempo fa a bruxelles contro i loro politicanti...? sono scesi tutti in piazza per mandarli a casa una volta per tutte!!!!!

    e così sia!!!!

    qui si parla di turismo & dintorni, mi sembra...sapete che effetto avrebbe una rivoluzione di piazza in italia sui fantomatici e famigerati flussi turistici?

    clamoroso!!!!tutti ritornerebbero a riassaporare la vera dolce vita italiana...non solo quella di pedofili miliardari e ladroni al potere!!!!!

    nessuna è autorizzato a replicare al mio post!!!!
    (questa è una regola dell'attuale governo ;)....!!!!)

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  10. @Anonimo

    Eh no, caro anonimo, qui si risponde sempre quando non ci sono stupide offese, e ben vengano le voci "stonate" fuori dal coro che poi tanto fuori non sono.
    Ognuno la pensa come vuole e va rispettato.
    Se poi mi sai dire quando si parte, beh, sappi che qui qualcuno lo trovi di sicuro. E non solo per andare a stanare i vari Berlusconi, compagnia bella e Brambilla, no.
    Ma tutti indistintamente!
    Il problema è "CHI CI METTI POI?"
    Forse quelli della Cgil?
    E naturalmente senza bandiere e brutte azioni che oltre a non essere cose produttive non fanno per noi.

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  11. Dimenticavo... che quel "..sapete che effetto avrebbe una rivoluzione di piazza in italia sui fantomatici e famigerati flussi turistici?

    clamoroso!!!!tutti ritornerebbero a riassaporare la vera dolce vita italiana...non solo quella di pedofili miliardari e ladroni al potere!!!!!"... mi piace un mucchio e mi sa che hai ragione!

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  12. Ci sono anche io!
    E se non fosse tardi ne vedremmo anche degli altri.
    Ma domani .........
    :-)

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