venerdì 3 febbraio 2017

Area 24 (17 milioni milioni di debiti): e meno male che #ilventoècambiato in Liguria

Area 24, la società a maggioranza pubblica che gestisce il percorso per bici e pedoni sul tracciato della vecchia ferrovia tra Ospedaletti e San Lorenzo al Mare,  è sull'orlo del crac.

Voluta da Claudio Scajola ed approvata dall’ex presidente PD della Regione, Claudio Burlando, è controllata dal Comune di Sanremo e dalla Filse (la finanziaria regionale) con il 43% ciascuno.
Il 14% è della Banca Carige, che però a fine 2014, dopo lo scandalo legato all’ex numero uno Giovanni Berneschi, chiude i rubinetti per non essere al tempo stesso azionista e finanziatore.
Banca Carige infatti vanta crediti per 15 milioni.

E di come ci siano arrivati c'è un breve e dettagliato riassunto (ved. Qui)... un errore dopo l'altro.
Fino all'ultimo!
La nomina avvenuta in una assemblea carica di tensione il 12 settembre 2016, che approvò il bilancio e affidò la presidenza a Mariano Porro, segretario provinciale della Lega Nord, geometra, nessuna esperienza nella gestione di società di capitale e nemmeno l'ombra di qualche competenza sul turismo (ved. qui)... ettepareva.
Da queste parti dicono che il presidente non debba necessariamente averle e che serve solo per firmare dei documenti (I suppose), e i risultati poi alla fine si vedono.
Catastrofici come sempre.

D'altronde adesso la Liguria è amministrata dal centro-destra, mentre la Lega Nord la va per la maggiore per via dei maggiori voti ricevuti nelle scorse elezioni dell'altri “colleghi”: Forza Italia e Fratelli d'Italia.
Edoardo Rixi poi, che è il responsabile regionale della Lega Nord nonché assessore allo sviluppo economico, quindi anche della Filse, ne avrà assiduamente “appoggiato” la candidatura del Porro?... e i giochi furono fatti.
Solo che non si sarebbe dovuta trattare la cosa come un “giochino” (di poltrone?), considerata l'importanza di Area 24 e la situazione in cui versa, ma nella politica nostrana, e non solo, la si ragiona così.
Infatti Porro, dopo neanche 6 mesi di “mandato”, s'è dimesso.

Prima di lui, il numero uno fu Giuseppe Argirò, che in verità qualcosa di buono fece...
varò un piano per rimodulare il debito con il Banco San Giorgio (i frutti si stanno vedendo in questi giorni), trovò un accordo con i fratelli Negro, vendette l’ex stazione di Arma di Taggia, aprì cinque punti ristoro e una nuova galleria.
I ricavi salirono di botto da 130 mila a 625 mila euro, ma non bastò.
Però nonostante il miglior lavoro dei predecessori nonché dell'ultimo, ecco che l’assessore Marco Scajola, nipote di Claudio, volle la testa di Argirò, colpevole di essersi candidato nella lista civica di Raffaella Paita scontrandosi però con il Pd locale, che non lo ama affatto.
Come a dire che anche se qualcosa la fai ma se sei dell'opposizione, alè... fuori dalle palle che ci mettiamo i nostri.
Quei “loro” che alla fin fine sono peggio... e la storia va avanti sempre così compromettendo il giusto e buon andamento di tutto.
Cosa suffragata dai primi 6 mesi del 2016 dove in Liguria hanno chiuso ben 737 aziende... alla faccia del loro saperci fare: Edoardo Rixi docet, che ne è appunto l'assessore allo sviluppo economico e quindi il "presunto" responsabile. . 

In altre nazioni, quando chiudono una linea ferroviaria, di solito mantengono le rotaie per far viaggiare treni turistici o speciali carrelli a pedali (i velorail), il cui noleggio aiuta a pagare le spese di manutenzione generando dei buoni profitti.
La Liguria no, scelse subito di sbarazzarsi del ferro e di regalare l’accesso alla pista scaricando il costo sui contribuenti.
Ma anche nel caso si preferisca realizzare una pista ciclabile (di efficienti sotto tutti gli aspetti nel mondo ne esistono a migliaia), ecco che di soluzioni per mantenere quell'attivo (le palanche) che poi fornirebbe la possibilità per altre innovazioni di non poco conto, beh; ce ne sono in gran quantità.
Basta saperle!... ma lì che ne sanno?

E il turismo (ma questo è solo un caso dei molteplici che qui non si realizzano mai) andrebbe a gonfie vele senza aver lo stretto bisogno che altrove avvengano degli attentati terroristici per convogliare la gente da queste parti.

P. S.: Ma intanto restano quei 17 milioni di euro di debiti, e questo seppur ci siano delle evidenti soluzioni... ma cosa vuoi che gliene freghi a 'sta gente... mica ce li mettono di tasca loro, neh!


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