venerdì 27 febbraio 2015

Turismo: vieni in Liguria che non hai ancora visto un "CASO" (Legge di Murphy)

Nona Legge di Levy
Solo Dio può scegliere a caso”



Prima Legge di chi “regna” in Liguria
Anche noi possiamo scegliere a CASO”









… pertanto, leggendo la dichiarazione del DG dell'agenzia regionale di promozione turistica della Liguria, Enisio Franzosi, in merito al portale del turismo ligure, si evince che nel 2010 furono investiti 950.000 euro più 100.000 annui per la redazione e gli aggiornamenti dei contenuti.
Portando il totale, sempre che la matematica ci venga in aiuto, a 1.250.000 euro per arrivare al 2014, anno in cui decidono che andava fatto un nuovo portale, e dove quindi si spesero o si programmarono altri 616.000 euro (ved. Qui).
Totale 1.866.000 euro in quattro anni.

Prima e dodicesima Legge di "vattelapesca"
“Ma chi 'CASO' vi ci ha messo lì?” ... con evidente riferimento anche all'assessore del turismo ligure, Angelo Berlangieri. 

Centesima e ultima Legge di me
Non esistono cattivi collaboratori ma pessimi capi”.





giovedì 26 febbraio 2015

Vieni in Liguria; non hai visto ancora niente di come si spendono i soldi per un sito del turismo... ogni anno (?)

Belin, questa m'era proprio scappata!! … ma poi ieri è arrivato un commento dall'amico Frap1964 e...

D'altronde ne fanno così tante che star dietro a 'sta gente è praticamente impossibile.
Ma vengo al fatto.

Il direttore generale dell'agenzia regionale di promozione turistica “In Liguria”, Enisio Franzosi, nel maggio 2014 così dichiarò: “ … in meno di sei mesi e con un budget di 100.000 euro siamo riusciti a dare vita a questo progetto innovativo (il sito turistico della Liguria, ndr) al quale poi lavoreranno stabilmente ben 7 persone fisse in una redazione dedicata. L'obiettivo è quello di fornire sia agli addetti ai lavori dell'industria del turismo, sia al turista singolo, una mole più possibile eterogenea e aggiornata di informazioni su eventi, destinazioni e strutture di accoglienza, sparse per tutta la Regione etc. etc.”.

Ma porca paletta... è mai possibile che per una str... anezza del genere siano necessarie tutte 'ste persone per non parlare delle spese?

Quindi per il sito in questione (100.000 euro) mentre per l'aggiornamento e per quei belin di “mi piace” “tweet” “hashtag” e “instagram” la spesa dovrebbe essere quella che segue e cioè 516.000 euro (?) (ved. Immagini sotto)...


… e poi i risultati (quelli veri) sono questi (ved. Qui)!!  



Ma dai, ma che cos'è?... Totale 616.000 euro che corrispondono in vecchie lire a un miliardo centonovantadue milioni settecentoquarantadue mila e trentadue centesimi 1.192.742,32.

Bah!!





mercoledì 25 febbraio 2015

Liguria in Repubblica Ceca: ma come cippa pensano di fare un turismo di qualità se nemmeno sanno fare le cose più elementari?

E' di pochissimi giorni fa l'esternazione d'immenso gaudio da parte dell'assessore al turismo della Liguria, Angelo Berlangieri, l'aver marketizzato la “sua” Regione in terra Ceca.
Poi che non ci siano degli aerei che da là arrivano qua e viceversa, beh; questa è un'altra storia di cui ho già raccontato.

Lui, l'assessore, infatti sostiene che Venezia, Bologna, Nizza (Francia) e Milano, vadano più che bene per approssimarsi alla Liguria... bontà sua.
Ma prima d'arrivare al dunque in merito ad un'altra nonché ennesima str... anezza del soggetto, un po' di storia per dimostrare la sua perseverante diabolicità nel fare degli errori...

l'annuncio avvenne nell'ottobre del 2010 da parte dell'allora DG dell'aeroporto Cristoforo Colombo di Genova: “Il volo sarà attivato prima di Natale... un'occasione per i liguri, ma anche per alimentare il turismo in ingresso”.

Senonché, qualcuno di passaggio in quel di Parigi nel finire di novembre, venne in mente di fare una visita nella centralissima Place Vendôme, la sede dell'Enit, per chiedere, in lingua francese, delle informazioni su Genova e sulla Liguria... avventura che così poi raccontò: “Forse, avrei fatto meglio a non farlo, visto che i responsabili del turismo italiano all'estero non hanno potuto far di meglio che estrarre da faldoni polverosi un listino degli alberghi della nostra città risalente al 2004, aggiornato al 31 dicembre 2003, che - tanto per dire - non comprende l'hotel che potrebbe interessare di più i clienti parigini, cioè il cinque stelle cittadino, il Bentley di Carignano, aperto successivamente.
Insomma, un disastro. E non è che, spostandosi da Genova, vada meglio: i dati sul Tigullio (che, all’estero, vuol dire principalmente Portofino, Santa Margherita Ligure e Rapallo) sono del 2006; le notizie turistiche su «Genova porta del Mediterraneo» sono del 2007; quelle sulle Cinque Terre sono solo di un consorzio di traghetti privato; quelle sui percorsi culturali ed enogastronomici della regione Liguria sono del 2006”.


Inutile dire che l'assessore ci rimase male e cadde dal pero... oppure diciamo che cadde l'asino va, che forse è anche meglio.
Ma come... s'inaugura una nuova linea aerea e non ti assicuri nemmeno che l'agenzia italiana del turismo per antonomasia di quella città abbia almeno “una” brochure turistica della “tua” Regione se non datata qualche secolo fa?
Ma andiamo avanti sull'ultima “panzana” perpetrata in terra Ceca...

… a parte il fatto che si dovrebbe marketizzare laddove si dispone già di un buon collegamento o almeno attrezzarsi e che invero non c'è, ma che diamine, visto che con quella nazione si vuole instaurare un miglior rapporto, beh; la traduzione in lingua “ceca” sul proprio portale del turismo ligure, dove cavolo è?
E senza parlare di altre cosette che naturalmente non sono state fatte a dimostrazione che fare per bene il turismo non è che sia nel loro DNA.

Ma come cippa pensano di fare un turismo di qualità se nemmeno sanno fare quello normale?

P. S.: Poi a quanto ne so, parrebbe che il sito sia costato 100.000 euro (ved. Immagine sotto)... lasciamo perdere va, e che per il suo mantenimento... altri 30.000 annuali + ... ma questo lo scriverò domani... aggiornamento (già fatto e ved. qui).





martedì 24 febbraio 2015

Trova le differenze tra Dario Franceschini e Michela Brambilla... per chi ci riesce





Riassunto





domenica 22 febbraio 2015

E' da squilibrati mettere Dario Franceschini, che non conosce(va) nemmeno il Pil nazionale, come ministro della Cultura e del Turismo?



Riassunto di un anno da ministro (Cultura e Turismo)


TDLAB (in mano agli amici degli amici): str... anezza. N.1
Commissariamento ENIT (in mano ad un ing. nucleare, tutto fermo): str... anezza. N.2
ArtBonus (a parte tax-credit non ci sono ancora i decreti attuativi): str... anezza. N.3
Promuovitalia (è ancora lì dopo 9 mesi): str... anezza. N.4
Portale Italia.it (a ENIT, ma senza risorse, tutto fermo con Expo alle porte): str... anezza. N.5
VeryBello (il top del top dell'idiozia 2.0): str... anezza. N.6

Scherzi (nemmeno troppo) a parte, vi viene in mente una cosa ragionevole e ben fatta, nell'ultimo anno, dal magico duo?
Mi sono forse perso qualcosa io?

Ah già... il lavoro più bello del mondo, secondo Obama, in mano a uno che non sa nemmeno cos'è e quant'è il Pil nazionale, e la gita a Courmayer del premier e famiglia su Falcon 900, con scalo "di cortesia" a Firenze.







sabato 21 febbraio 2015

Angelo Berlangieri: Gli aeroporti di Venezia e di Bologna sono comodi per venire in Liguria

Definire l'aeroporto di Venezia e quello di Bologna “COMODI per la Liguria”, non credo abbia bisogno delle spiegazioni del caso.

E' una “cagata pazzesca” sullo stile della Corazzata Potemkin... nulla di meno ma forse qualcosa di più.
A dirlo, ma non ci sarebbe nemmeno il caso di andare a cercarne l'autore, però per 'sta volta lo faccio, è Angelo Berlangieri, l'assessore regionale al turismo della Liguria, infatti...

… in occasione del piano di marketing, l'Agenzia turistica In Liguria, capitanata dalla Francesca Montaldo, è andata a Praga nella Repubblica Ceca per trovare nuovi acquirenti nei mercati di nicchia (ovviamente della spesa per organizzare l'incontro con i T. O. del posto non si trova nulla, laddove invece si dovrebbe per il fatto della trasparenza).

Mercato Ceco che negli ultimi anni, a livello nazionale, è andato abbastanza male... (vedi immagine sotto), con un calo – 24,37% per il triennio (2010 – 2013) sui pernottamenti.


Quindi quale migliore occasione è l'andare a reclamizzare il turismo in quelle nazioni dove per venire in Liguria, il turista, deve fare un tour de force?
Chi non lo fa?

La distanza da Venezia a Genova è di 395,9 km., mentre quella da Bologna è di 296,6 km.
Poi, se vogliamo ipotizzare che il turista Ceco scelga di trascorrere le proprie vacanze, non nella città di Genova ma nelle 5 Terre, ecco che probabilmente farebbe meglio a starsene a casa.
Il tempo impiegato per arrivarci e per ripartire e... zac che le vacanze sono già belle che finite, considerando che qui in Liguria la permanenza media è di 3,65 gg.

Da Nizza (Francia) a Genova sono 195,3 km, mentre da Milano la distanza è di km. 143,7... anche in questo caso, sempre che il Ceco scelga la riviera di Levante, i chilometri aumentano di altri 100, portando il totale a 300 nel caso decidano di atterrare a Nizza, mentre diventa di 250 per quanto riguarda l'aeroporto di Milano.

Ma dico:
“Anziché andarsi a cercare quelli che per venire qui, a meno che quelli dell'Agenzia non volessero farsi un viaggetto a Praga per qualche giorno di rilassamento dopo il duro e lungo lavoro svolto (vabbeh, si fa per dire!!), perché non marketizzano la Liguria in quei posti dove c'è già un collegamento aereo con l'aeroporto di Gernova?".

Ma poi leggo che due giorni fa l'aeroporto Cristoforo Colombo di Genova è stato declassato in terza fascia... e allora è abbastanza evidente che non c'è niente da fare con questa gente.









venerdì 20 febbraio 2015

Angelo Berlangieri, l'assessore al turismo della Liguria, ha moltissima paura?





Angelo Berlangieri, l'assessore al turismo della Liguria, nell'ennesimo tentativo di auto glorificarsi sulla bontà del suo “lavoro”, posta su facebook i "suoi" dati (ved. immagine sotto)... e allora cerchiamo di esaminarli sui pernottamenti stranieri poiché quelli italiani (intendo quelli veri) è praticamente impossibile averli.


La Banca d'Italia (turisti stranieri) dice che...


… e io mi chiedo se... ma forse è meglio che non lo dico, va!.. però che da quel "suo" + 20,5% che invece è passato ad un penoso - 0,84%... senza contare la disparità tra le due cifre dei pernottamenti, lo voglio dire, neh!


P. S.: Poi per la bontà di quel Piano triennale di cui si vanta l'assessore & co., beh; avrò molto tempo (circa tre mesi, e vale a dire prima che si voti in questa Regione per sapere chi dovrà “regnarci” per il prossimo quinquennio) per descriverne l'effettività utilità che ha prodotto, nonché tutte le... che ci sono scritte sopra.
A presto...


... e poi perché proprio quei tre anni che vanno dal 2010 al 2013?... boh, vallo a capire.

Non ho mai mentito perché non temo nessuno, anche perché uno mente solo quando ha paura.
(John Gotti)








mercoledì 18 febbraio 2015

Comprereste un’auto usata da questa persona?

L'intervista di Nicoletta Somma (Quotidiano Travel) a Angelo Berlangieri...

A pochi mesi dalle regionali, abbiamo intervistato Angelo Berlangieri, assessore al turismo e cultura delle Regione Liguria.
Un commento sulla (contestata) vittoria delle primarie PD da parte di Raffaella Paita, assessore alle Infrastrutture, indicata come l'erede del governatore uscente Burlando e per la quale lei ha pubblicamente espresso il suo sostegno.
Sarà una donna il prossimo governatore della Regione Liguria?
Ci auguriamo di sì. E' una donna con una visione riformista, che sa leggere le esigenze del territorio vivendolo direttamente. Ha conoscenza, voglia di fare e capacità gestionali: una volta presa una decisione, sa portarla avanti”.

L'esempio:
Innondazione di Genova (ottobre 2014... un morto e danni per 250 milioni di euro)... l'Arpal (Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente ligure) non ha dato l'allerta, sostiene Marco Doria, il sindaco di questa città.
Mentre la Raffaella Paita: “io sono responsabile della protezione civile non sono responsabile dell’Arpal”... beh, andiamo a vedere.
Secondo la D.G.R. n. 746 del 9 luglio 2007 il Centro è gestito da ARPAL, ai sensi della L.R. n. 20/2006 ed è dipendente funzionalmente dalla struttura  regionale competente in materia di protezione civile secondo le modalità di cui alla D.G.R. n. 915/2007 (per il testo vedi QUI)

Quindi, come dice Berlangieri, proprio una donna con una visione riformista (infatti non sapeva che l'Arpal è sotto l'egida del suo assessorato), che sa leggere le esigenze del territorio (ma probabilmente non sa leggere i D.G.R.) vivendolo direttamente (infatti quella sera non c'era).
Ma la cosa più bella è quel: “Ha conoscenza (“me n'inbelino” che tradotto dal genovese vuol dire “e che caspita”), voglia di fare (“poubelin” che vuol significare “perbacco”) e capacità gestionali (ou belin...o insomma): appena prende una posizione, sa portarla avanti (a sfurtûn-a a l’è ‘n belin ch’ù xeua ‘ngìu au cû ciû vixín di "Fabrizio De Andrè"... che vorrebbe dire: la sfortuna è un belino che vola in giù al culo del più vicino)”.
E a dimostrazione di ciò, ecco che la signora Raffaella Paita sparì di botto (dissero in molti) per un po di tempo.
ma continuiamo con l'intervista...

Vorrebbe essere rieletto?
Io ho già fatto una bella esperienza, sono quasi 9 anni... “... di cui i risultati li vedremo poi!!
Ma se lo fosse, quali sarebbero le sue prime tre priorità?
La prima è una cosa che non siamo riusciti a fare per il balletto tra provincie e città metropolitana: rivedere l'organizzazione turistica territoriale in termini più moderni. Rendere più competitiva l'informazione e l'accoglienza del turista. Il sistema, ancor oggi basato su
IAT e deleghe alle provincie è obsoleto. La seconda, completare il progetto Liguria Wi-fi; oltre al versante pubblico, cioè i comuni che stanno via via aderendo, ampliare il discorso al privato, coinvolgendo autogrill, stazioni ferroviarie, alberghi, eroporti (a oggi i comuni aderenti sono 160 e quelli collegati 60, ndr). Nel mondo perfetto il turista dovrebbe ricevere la password via email, per poi poterla utilizzare ovunque appena arriva. La terza, l'outdoor: per quanto riguarda l'aspetto infrastrutturale, c'è da fare, ma non tantissimo in termini di manutenzione e di segnaletica”.

L'esempio:
Per la precisione i comuni in Liguria sono 235 (quindi ne mancano 85), mentre se quelli collegati sono 60, beh; la percentuale è del 25,53%... un po pochino, neh!!... e che non conferma “pé un bellu belin” (traduzione: niente) le dichiarazioni su quel suo “gran parte del territorio ligure”.

Sullo stato delle infrastrutture che portano in questa Regione non credo che ci sia da spendere tante parole: fanno pena e pure schifo, e questo pare sia di dominio pubblico anche per i più tonti.
Qui si parla del progetto di Burlando e di Berlangieri che avrebbero voluto fare una linea ferroviaria velocissima (vabbeh, scherzavano... forse) tra Milano e Genova in occasione dell'Excpo 2015... mentre poi è finita che faranno uso delle corriere che... ma lasciamo perdere, va.
Eppure lui dice che “... per quanto riguarda l'aspetto infrastrutturale, c'è da fare, ma non tantissimo in termini di manutenzione e di segnaletica”.
E poi il suo primo “desiderio”: “...una cosa che non siamo riusciti a fare per il balletto tra provincie e città metropolitana: rivedere l'organizzazione turistica territoriale in termini più moderni. Rendere più competitiva l'informazione e l'accoglienza del turista. Il sistema, ancor oggi basato su IAT e deleghe alle provincie è obsoleto”.
Beh, se non c'è riuscito in nove (9) anni... non vedo come possa riuscirci nei prossimi cinque; considerando che qualsiasi valido tecnico del settore avrebbe ovviato il problema in pochi mesi.
Come?
Non vedo l'ora di spiacciccarglielo face to face!!

Ma andiamo avanti con l'intervista...
Ci dà qualche dato sugli arrivi italiani e stranieri?
Siamo partiti da 3,5 mln di turisti e oggi siamo a 3,7 mln. Gli italiani sono diminuiti del 4-5%, mentre gli stranieri sono cresciuti del 20%. In più con la crisi è aumentato il flusso verso le seconde case. In termini di durata del soggiorno, gli stranieri hanno una permanenza inferiore agli italiani (la media è di 3-4 giorni, ndr), ma in generale il dato è rimasto stabile”.

L'esempio:
Per quanto invece riguarda i pernottamenti e sempre seguendo i dati dell'Osservatorio del turismo ligure che è sotto l'egida dell'assessore, nel 2006 (9 anni fa e quindi l'anno del suo avvento in Regione come DG dell'agenzia di promozione), questi furono 14 milioni e 180 mila, mentre nel 2013 furono 13 milioni e 521 mila, con un calo approssimativo di 650.000 pernottamenti.
Purtroppo si possono fare i conti solo con l'anno scorso poiché risulta ancora impossibile conoscere quelli del 2014 anche se il Berlangieri tempo fa sostenne che la Liguria sarebbe stata la prima Regione italiana a darli in tempo reale... ved. Qui... ma se prima li conoscevi dopo cento giorni, adesso manco dopo 200).

In considerazione poi che il Berlangieri rilasciava queste dichiarazioni nel 2014 a quasi fine stagione estiva... “... crollo delle presenze nelle due Riviere... “, è presumibile che ai quei 650 mila persi in 8 anni, nel suo nono se ne siano aggiunti molti altri.

Gli arrivi:
Gli arrivi nel 2006 furono quasi 3,6 milioni e non 3,5 (centomila arrivi non sono mica pochi, neh, ma forse a lui conviene dire così), mentre se diamo per buono il suo 3,7 milioni attuale, ecco che l'incremento degli arrivi sarà stato di sole centomila unità in quasi un decennio.
Beh, alla faccia dell'essere bravi, del saperci fare e dell'essere produttivi.

Poi col calcolo di quanto un turista si ferma in questa regione al confronto di ciò che avveniva 9 anni prima...
2006 il turista si fermava in media 3,93 giorni
2014 il turista adesso si ferma in media 3,65 giorni
come a dire che tanto piacevolmente non è che ci stanno e pertanto quel berlangeriano “il dato è rimasto stabile”... una mazza fionda, frusta e pure balestra; è rimasto stabile.
Se poi volete sapere i dati (Eurostat) delle Regioni italiane in merito alle migliori e alle peggiori (ved. Qui), ecco che troverete la Liguria con un bel (per modo di dire) – 13,7% (meno).

E andiamo avanti...
Quale ritiene sia il risultato più importante ottenuto durante questi 5 anni?
Aver coinvolto il territorio e le imprese nella pianificazione regionale, proponendo, la Regione come partner e non come ente e rendendo partecipe la filiera dal basso”.

L'esempio:
Infatti è notizia che questo suo/loro gran da fare abbia prodotto che... anche Costa Crociere (fiore all'occhiello per Genova e la Liguria) stia portando via le balle da questa Regione, mentre di entità di nuove imprese... manco a parlarne.
E per quanto riguarda quelli “dal basso”, beh; io me mi, in quel “basso” c'ero, e una minkiata del genere non l'avevo mai vista in oltre 40anni di mestiere.
Poi, se qualcuno ha dei dubbi sulla questione... (ved. Qui)... e pure qui.

Continua l'intervista:
La privatizzazione di Enit, la stasi nella ripartenza del portale italia.it, la riforma del Titolo V.
Qual'è il suo parere su questi tre argomenti?

L'idea di un coordinamento statale non è sbagliato, come concettualmente è giusto che ci sia uno strumento di promozione come Enit. Se lo Stato avesse un vero piano in materia di turismo, un soggetto come Enit potrebbe svolgere attività di promozione sul lungo raggio, mentre le Regioni potrebbero occuparsi del mercato interno e gli operatori della commercializzazione. Lo Stato detta le linee generali d'intervento e le Regioni le calano sul territorio. In Francia e Spagna fanno così...”.

L'esempio:
Innanzi tutto va definita la parola commercializzazione che chissà se è nelle concezioni dell'assessore...
la commercializzazione è l'attività necessaria per vendere un prodotto... e quale buona attività ha potuto mai effettuare l'assessore se le presenze non sono aumentate in ben 9 anni come invece accede in gran parte del mondo?
Vabbeh, cose stra risapute sulle facoltà produttive dei predestinati ad occupare certe cadreghe, ma quasi mai adeguate alla verità dei fatti.

In Francia e Spagna non fanno assolutamente così come asserito dal Berlangieri, e mi spiego meglio.
Per prima cosa, la più evidente, in quelle nazioni non c'è il Titolo V come da noi e che demanda la responsabilità del turismo alle Regioni al 100%, dopodiché è proprio inutile fare degli esempi sui generis.
Tutto il resto è di conseguenza dell'aria fritta e rifritta.
E via con le prossime domande dell'intervista:

A oggi quanti incontri avete avuto con il Convention Bureau nazionale? Qual'è la situazione attuale?
Il contatto è dell'Agenzia regionale. Franzosi (il direttore dell'Agenzia In Liguria, ndr) mi ha tenuto informato. Ci sono stati incontri preliminari quando è stato costituito, poi non se ne è più visto nulla”.

L'esempio:
A parte che la Liguria risulta iscritta al Convention Bureau Italia, e che la congressistica appartenendo allo spicchio più importante del turismo che c'è (un esempio qui), forse meritava una maggiore attenzione da parte dell'assessore, anziché demandare al DG.
Poi, magari, che non ci si potesse fare niente per i soliti motivi di “belinismo” nazionale, cosa molto frequente in questo Paese, beh; questa è un'altra cosa.

Il congressuale è un turismo che produce mediamente per ogni congressista una spesa di circa 320 euro al giorno che vengono spalmati sulla città tra pernottamento, trasferimenti, ristorazione, tipografie, hostess, interpreti, fornitori d’impianti e piante, senza contare tutto il resto.
E Genova è stata ritenuta “non idonea” per la qualità dei suoi collegamenti aerei da una grande associazione internazionale che opera in campo medico.
L’Italia era stata selezionata superando concorrenti come Olanda e Svezia, dove Genova aveva le caratteristiche per l’ospitalità alberghiera e spazi per i congressi.
Ma siamo crollati sui collegamenti; siamo fuori, restavano in gara Milano, Venezia e Roma.
Ne azzeccassimo una.
E un recente convegno, molto importante, di una multinazionale dell’informatica si è già svolto invece a Torino e non in Liguria per la stessa ragione.

E passiamo all'ultima domanda...
Manca poco all'Expo: quali iniziative avete predisposto?
Saremo presenti nel padiglione Italia e parteciperemo alla mostra permanente delle Regioni a Palazzo Italia. Per quanto riguarda lo spazio espositivo dato in rotazione alle Regioni, andremo in scena dal 22 maggio al 18 giugno e dal 21 al 27 agosto. In più ci sarà una settimana di eventi dall'11 al 17 settembre. E infine l'accordo di promozione dell'agenzia regionale con Explora.

L'esempio:
Di come invece i turisti raggiungeranno la Liguria non è dato sapere, almeno dall'intervista si evince che il Berlangieri s'è dato molto da fare per non informare gli eventuali attenti lettori.
Infatti non c'è accenno alcuno al fatto che in due anni i treni veloci da Milano alla Liguria si sono tramutati in autobus, che con le autostrade che portano in questa Regione, che paiono più dei percorsi di montagna che altro... campa cavallo.

Infatti, mentre le tre città capoluogo principali del Nord Italia oltre a Milano - Torino, Bologna e Venezia - inaugurano quest’anno, non a caso, maxi spazi espositivi, a Genova e in tutta la Liguria, invece, non è previsto nulla di simile.


P. S.: Belin, manco se me la regala!!





martedì 17 febbraio 2015

Il Governo ha 240 siti web: 13 anni di sprechi online

Il Governo si affida a 240 siti/indirizzi Web: molti inattivi, con contenuti clonati e probabilmente in alcuni casi di dubbia utilità.

L'ha scoperto Il Sole 24 Ore analizzando con attenzione tutte le finestre online create dalle istituzioni governative nel periodo 2002-2015. 
Si parla di 154 indirizzi web con l'estensione gov.it registrati presso l'Agenzia per l'Italia digitale, di cui 64 inattivi e 87 tematici "richiamati tramite link diretti sui portali istituzionali".
Il titolari, come ha scoperto il noto quotidiano economico, sarebbero la presidenza del Consiglio, i dipartimenti correlati e i ministeri.

È come se mai nessuno si fosse preso la briga di fare ordine ed eliminare i rami secchi: a spanne si parla di un 25%. "Un esempio per tutti: una decina di domini web si sono alternati nel corso degli anni per comunicare lo stato di avanzamento delle riforme", scrive Il Sole 24 Ore. "Risale al giugno 2005, sotto il terzo governo Berlusconi, la registrazione di attuazioneprogramma.gov.it (non più attivo). Sempre la sua presidenza, ma nella legislatura successiva, ha battezzato il quasi omonimo attuazione.gov.it". 

Dopodichè per lo stesso scopo si è passati a programmazioneconomica.gov.it, poi programmagoverno.gov.it, riformeistituzionali.gov.it, attuazioneriforme.gov.it, riforme.gov.it, e così via. L'anno scorso è arrivato poi passodopopasso.italia.it per  volere del premier Renzi.
Stessa sorte per Verybello.it, che dovrebbe promuovere gli eventi culturali di Expo 2015. Avremmo potuto usare spettacolodalvivo.beniculturali.it o culturaitalia.it, oppure ancora italia.it.
Anche ipotizzando una spesa per qualsiasi progetto di soli 35mila (quanto speso per verybello secondo Mibact) la cifra finale sarebbe altissima. Che dire poi della probabile "manutenzione" o contratti di "gestione"?

Secondo Emilio Simonetti, dirigente del servizio web della Funzione pubblica la legge prevederebbe per l'Agid la responsabilità del monitoraggio. "La vita di questi portali, però, non è sottoposta a controlli molto efficaci", ha dichiarato l'esperto. Inoltre dovrebbero essere rispettati tutta una serie di requisiti minimi legati all'accessibilità, qualità e funzionamento. 
Dovrebbero.
Ora lo sanno; che facciano pulizia.




P. S.: Non oso pensare a quelle migliaia di siti web che sono di pertinenza delle Regioni e per quanto riguarda il turismo... no, meglio non farlo. E soprattutto è meglio non saperne il costo e nemmeno l'utilità che poi hanno avuto, hanno e avranno. 





lunedì 16 febbraio 2015

Come giocarsi il "turismo" a rubamazzetto

Toh...

in ENIT ci mandano un commissario, Cristiano Radaelli (compenso tuttora ignoto), senza la minima competenza in materia di turismo e poi, otto mesi dopo, ne affossano il piano per fare altro.
Ma non avevano scritto (DECRETO-LEGGE 31 maggio 2014, n. 83 (ArtBonus)
Entrata in vigore del provvedimento: 1/6/2014) che sarebbero stati sufficienti 6 mesi?
Vabbeh, sciocchezze... mica tanto!!

Radaelli presenta il nuovo statuto dell'Enit il 10 novembre 2014 e, gira che ti rigira, è stata una gran perdita di tempo.
Infatti, fonti ben informate hanno confermato che il Piano di rilancio presentato dal commissario Cristiano Radaelli, appoggiato dal ministro Franceschini, è stato di fatto affossato dai sindacati, ma soprattutto rispedito al mittente dallo stesso premier Renzi, che sembra ormai orientato ad aggregare l’Enit all’Ice, con risparmi sostanziosi nella voce “costi” delle delegazioni, magari ripensando a una dotazione di budget più consona al ruolo da protagonista che un Paese come l’Italia deve e vuole giocare sul palcoscenico del turismo internazionale.

Quanto ai tempi per il varo della riforma potrebbe davvero essere questione di giorni, sicuramente entro fine febbraio.

Sindacati che però (pare) non siano intervenuti per ovviare al licenziamento dei 68 dipendenti di Promuovitalia che fu messa in liquidazione dal Decreto spraddetto.
Che Promuovitalia fose un “carrozzone” s'è già scritto innumerevoli volte su queste pagine e in tempi non sospetti, con delle chiare constatazioni e dimostrazioni di fatto, ma di mandare a casa la gente, beh; quello mai.
Anche perché sono dell'idea che la colpa non sia mai dei collaboratori ma solo di chi amministra.

C'è da dire che con l'avvento “brambilliano”, i dipendenti aumentarono di botto (ved. Qui) e così pure le spese di gestione.
Ma ora c'è Matteo Renzi e i “brambilliani” non ci saranno più... e per le spese vedremo.
Come a dire...

P. S.: Ma era così difficile immaginare che sarebbe andata poi a finire così?... e se poi cambia il Governo?






sabato 14 febbraio 2015

Critiche, ironie e cattiverie su Dario Franceschini e su #verybello


Ma dove cippa devono andare i turisti per visitare la Cultura nazionale durante l'Expo 2015 se su #verybello non c'è scritto niente ... 


... a Firenze, oppure a Milano... 


... oppure ... (per il resto ved. qui).

... e poi saremmo noi con le nostre le cattiverie etc., o forse lo è chi si elegge come un incompetente arrogante?





I consigli dei consiglieri (turismo)

Il “ruolo ministeriale” di Stefano Ceci (l'ex consigliere di Dario Franceschini, il ministro della Cultura e del Turismo) era iniziato il 07/03/2014 e si è poi concluso (?) 
il 30/09/2014 per un compenso netto di € 20.816,33 (dati MIBACT – I semestre 2014 – fondo pagina).

Ma vediamo la sua operatività nel dare i suggerimenti a chi di dovere...
… operatività che per quanto ne so o mi possa ricordare, fu limitata nel convincere il Franceschini che l'istituzione del TDLAB sarebbe stata cosa buona e giusta.
E così fu!

Laboratorio del turismo digitale composto da persone che... ma dai.
Per prima cosa ci sarebbe da dire che forse era meglio farlo in questa maniera e con personaggi sullo stile di questi qui... giusto per fare un esempio.

Secondo perché “a gratis” la gente, solitamente, non vede l'ora di finire l'incarico che oltretutto si è protratto per alcuni mesi... facile immaginare l'effettiva resa tra il “a gratis” e chi lo fa dietro un giusto emolumento?

Terzo perché, il riassunto finale del TDLAB è depositato ai posteri chissà dove... e lì ci rimarrà fino alla fine dei tempi... a tutt'oggi pare infatti che non se ne abbia più traccia alcuna.

Quarto perché tutto il programma era già bello che deciso (I presume)... infatti dopo aver sentito (e fatto viaggiare) un quantitativo di gente di tutta l'Italia per avere altre innovazioni o suggerimenti, e che reputo siano stati presi in giro, beh; è cambiato ben poco, ma poco ben. 

Resta però il fatto che nel periodo in questione, il consigliere personale di Franceschini, ebbe a vincere una commessa per Explora... che l'Espresso così definì: “ il consigliere al Turismo Stefano Ceci, ha fatto bingo... a maggio il fedelissimo, a due mesi di distanza dalla nomina al ministero, ha creato una società (la Netbooking srl) che dopo pochi giorni dalla sua nascita ha vinto un appalto per Explora, la società pubblica che gestisce la promozione dell'Expo 2015 a Milano. La gara ha assegnato una commessa per fornire ai siti web dell'Expo un sistema di prenotazione online, dai biglietti per l'esposizione universale agli hotel.

Mentre il Governo è il maggior azionista dell'Expo 2015.

Stefano Ceci è anche il presidente dell'Associazione StartUp Turismo e avvenne che... infatti poco prima, una cosa mai apparsa prima, spunta la legge di conversione (n. 106 del 29 luglio 2014) del “Decreto Cultura e Turismo” (83/2014) emanato il 31 maggio.
La nuova norma prevede infatti che possono essere considerate “startup innovative”, e avere accesso ai relativi benefici, anche le "società che abbiano come oggetto sociale la promozione dell’offerta turistica nazionale attraverso l’uso di tecnologie e lo sviluppo di software originali, in particolare, agendo attraverso la predisposizione di servizi rivolti alle imprese turistiche” (articolo 11 bis, comma 1).


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