lunedì 30 giugno 2014

A cosa serve digitalizzare un qualcosa che tra un po non ci sarà quasi più?

Pochi giorni fa scrivevo su queste pagine che nei primi tre mesi del 2014 le spese dei viaggiatori stranieri in Italia, sono cresciute del 9,2 per cento ma i pernottamenti sono diminuiti del 5,6%.

Chiaro è che con questi numeri la forbice della qualità col prezzo sia aumentata a dismisura, poiché se si hanno meno turisti ma più soldi, l'ovvietà è una sola.

E sarebbe anche meglio evitare di raccontare delle balle sul fatto che i nostri prezzi non sono aumentati … anche se qualche fesso che se la beve (per convenienza?), si trova sempre.
Che dire poi che nello stesso periodo la spesa dei viaggiatori italiani che hanno alloggiato in alberghi e villaggi turistici all'estero è aumentata dell'11,7 per cento, mentre la spesa di chi ha scelto altre strutture ricettive è salita del 5,9 per cento.
E' la conferma? ... pare di sì!

Ieri tutta la stampa italiana e le TV c'hanno raccontato che fare le vacanze in Italia e' piu' caro che nel resto d'Europa.

Lo sostiene uno studio della Coldiretti, secondo cui nel nostro Paese la spesa per hotel e ristoranti e' superiore del 10 per cento rispetto alla media europea.



Beh, bella forza, col massacramento in atto già da un bel po in fatto di balzelli e tasse per recuperare l'evaso che secondo “loro” proviene solo dalla media e piccola impresa, ecco che se dapprima la cosa ha procurato il licenziamento di un quantitativo industriale di collaboratori per cercare di tirare la carretta, dopodiché e ovviamente, per poter restare a galla e fare fronte a tutte le cazzate che s'inventano per mantenere lo status quo dei politicanti di turno e di quelli che ci sono dai tempi dei garibaldini, ecco che alberghi e ristoranti sono stati obbligati, e lo sono tuttora, ad aumentare i prezzi.



Faranno bene o faranno male (?) … e per una volta proviamo a pensare seriamente di essere nei loro panni e …

Certo è che, non avendo altre possibilità le tenti tutte, poiché se le spese sono 100 e te ne entrano 90, la cosa non va in nessuna maniera.



E tutto questo sarà per colpa dell'arretratezza che abbiamo nella digitalizzazione?

Ora, noi viviamo in un Paese che è come una casa che si sta sfasciando sempre di più, quasi un rudere per farla in breve, e qualsiasi persona con un po di comprendonio non s'azzarderebbe mai di cominciare a rimetterla in sesto partendo dai merletti delle tendine o dal camino crepato e scrostato.

Ma si vede che in Italia gli “architetti” del buon turismo la pensano invece così.

Acqua al proprio mulino? Fumo negli occhi per i più stolti? O che cavolo è?

Mi si vuole spiegare, per piacere, a che mazza serve “ in primis” un Laboratorio del Turismo (TDLAB) se le problematiche sono: i balzelli e le tasse, la trasparenza delle politiche di governo, spreco spesa pubblica, favoritismi nelle decisioni di funzionari del governo, formazione del personale, norme in materia di investimenti, pratiche di assunzione, costo del lavoro, flessibilità di determinazione del salario, simmetria tra produzione e retribuzione, possibilità di ricerca lavoro qualificato, strategie turistiche, l'affidamento sulla gestione professionale, la fuga di cervelli, flussi di capitale, disponibilità di capitale a rischio, investimenti diretti dall’estero, volontà di delegare, collaborazione università/industria e, non ultima, l'enorme disomogeneità tra le varie Regioni?

Ma non sono cose ben più importanti per risollevare l'economia turistica e non solo?



O forse saranno questi signori che risolveranno tutti i sopraddetti problemi (?) … ma non era più utile e ben prima di loro chiamare degli altri professionisti per queste cose più pertinenti?

Perché cominciare dalle tendine e dai comignoli e non dalla base?

Perché?


... sia ben chiaro, che il TDLAB ha sicuramente la sua importanza (anche se continuerò a pensare che con quella composizione non si otterrà ciò che si è auspicato, mancando dei fondamentali) ma per la miseria, dai.


P. S.: E da domani studi medici e professionali, commercianti, artigiani e imprese dovranno dotarsi del POS per tutti gli importi superiori a 30 euro … ma senza sanzioni … e meno male!

Una vera e propria gabella medioevale impropriamente e ingiustamente pagata a un soggetto privato terzo, le Banche che, oltretutto, non svolgono alcun ruolo nel rapporto tra committente e l'eventuale professionista.

La misura introdotta è nata con l'intenzione di contrastare l’evasione fiscale (ancora una volta nelle piccole e medie aziende? … ma per piacere!) e restare al passo con l’Eurozona che però ha costi di transazione molto minori o quasi assenti.

In poche parole il nuovo “balzello” costerà qualche altro migliaio di euro all'anno “each one, se va bene, e che non produrrà altro che nuove chiusure.



Poi che chiudano 8 alberghi, 40 bar e 44 ristoranti al giorno, pare che non freghi molto alla gente, l'importante sembra che siano i merletti delle tendine e quei “belin” di camini che fumano come fumano a me.








venerdì 27 giugno 2014

I Curriculum Vitae dei “professoroni” del turismo.

... non tutti ma buona parte.

Da qualche giorno mi diverto a scrutare (nel tempo libero e come momentaneo hobby) i Curriculum dei grandi “guru” del turismo nazionale, sovvenendo che al termine della ricerca, dove loro hanno fatto capolino nelle massime posizioni istituzionali “lavorative”, beh; non è che le cose poi siano andate troppo bene laddove c'hanno messo becco, e questo nonostante l'immenso pregresso (quello cartaceo) e cotanta saccenteria.

Saccenteria che sia che ci sia o che non ci sia, questa sarà perentoriamente innalzata dai “ruffiani”, i quali per motivi alquanto comprensibilissimi (ma per niente condivisibili) non mancano mai, e che applaudono a 'sti "guru" ad ogni svolazzo, porgendo le chiappe alla moda del "popolo" di Ifigonia ... e per di più; felici e contenti! Mah!
Mi spiego meglio.

Prima di tutto c'è da dire che al giorno d'oggi sono ben pochi (credo nessuno) quelli che vengono inseriti a capo di un qualcosa e che non appartengano a qualche corrente (si fulminassero da soli con la 380), lobby, parentele varie, amicizie interessate etc., ma sempre ben pochi andranno a curiosare i risultati del loro poco fare ma tanto dire.

Un po come fanno gli idioti quando scrutano un quotidiano, che dopo aver letto il solo titolo del pezzo, ma senza approfondire nel merito, ecco che partono poi con una quantità industriale di personali disamine e opinioni pur non conoscendo un “belin” (oppure dicasi minkia) di niente.
Un'idiozia del cazzo in poche parole.

1° esempio
Tizio (Mister X) ha lavorato come “consulente senior” per la Regione “tal dei tali” per le attività formative nel campo del turismo e dello sviluppo territoriale.
E' stato il responsabile delle ricerche tra i social media e il suo rapporto con il turismo … primo relatore (non sia mai detto come secondo, neh!) della conferenza comunale, provinciale, regionale, nazionale, europea e mondiale sulle metodologie per produrre il doppio della forza lavoro e il triplo del PIL nello specifico settore.
Lui lì c'ha lavorato (vabbeh, per modo di dire, neh!) dal 2008 al 2009 incluso.
E con una paga della “madonna” (pardon Signore!).

Tutte cose che se ti viene voglia d'andare a vedere i risultati del turismo di quella Regione "tal dei tali" dell'anno appresso, e dove minimo minimo t'aspetti un segno + con dei numeri da far paura … beh; 'na sega!

E così ti trovi di fronte ad un bel – 8% se va bene, e questo da qualsiasi parte cerchi di leggerlo, poiché si sa che l'8 rovesciato è sempre un otto, mentre l'otto coricato è un meno all'infinito.
Per forza ... se ci sono loro ...
E se vai a vedere se qualcuno gli abbia dato un sonoro calcio nel culo (visti i risultati), beh; te lo puoi anche scordare, poiché oltre ad aver preso qualche bel premio di produttività, ecco che lo vedi “impiegato” per le stesse cose nella Regione “vattelapesca”, nel Comune di quel dato posto, se non addirittura “sparato” al ministero che neanche gli obici più potenti ti ci potrebbero mandare.

2° esempio
Anche lui è un'incognita, infatti Mister Y, che attualmente presiede un team di un casino di gente nelle istituzioni dal tempo dello sbarco a Marsala, ha 3 lauree, 7 Master e correva i 100 metri in meno di 4 secondi con una gamba sola (chettefrega, tanto la gente ci crede lo stesso).
Poi si venne a sapere che li faceva in motocicletta.
Comunque sia, moto o no, è il responsabile generale (e pure ammiraglio di aeroplani … ?) dell'intricata sociometrica e metrica sociale del turismo applicata alle divergenze che convengono e pure alle convergenti che divergono fino ad arrivare al come gli pare.
Prende una barcata di soldi perché quattro anni prima fu il primo relatore (ettepareva) in una sfilza di convention, fu ed è anche la prima firma di un casino di libri dove c'è scritto e spiegato proprio tutto sul come fare il turismo in Italia, ma soprattutto del “checazzoneso” visti i risultati degli ultimi anni.

Poi scopri che tre anni fa, ossia l'anno dopo che Mister Y se n'era andato dal precedente lavoro, da quelle parti si sono suicidati tutti gli alberghi, i ristoranti e bla bla bla in una botta sola.
Hei, non i proprietari ma proprio le strutture, carretti di gelaterie compresi nonostante la località fosse sul mare.
Naturalmente anche per lui ricchi premi e cotillons e il prossimo impegno nel turismo lo farà nell'alto dei cieli.
Speriamo sia in fretta!

3° esempio
Il terzo esempio è quello più frequente e il più ambito dalle istituzioni preposte al turismo e non solo.
Il motivo è anche semplice poiché le istituzioni di quel dato settore in questione non ci capiscono un tubo (e fanno anche meno fatica), mentre ”chillullà” (il venditore di belle parole e tanti scritti) sa parlare molto bene ed è convincente … poi se è amico di amici, il gioco è bello che fatto.
In poche parole è il più ricercato e per lui si spendono fior fiore di quattrini (tanto paghiamo noi).
Tutte le Regioni, e non solo, lo vogliono avere perché è il proprietario di un'azienda dove studiano proprio di tutto.
Dal marketing alla comunicazione (anche interspaziale … d'altronde “lui” si crede un marziano) transitando dalla formazione alla ricerca economica con uno sguardo più che attento all'organizzazione, alla consulenza, alla strategia e pure a mia zia, giusto per fare la rima, e che di turismo, giusto per rimanere in tema spaziale, non ne capisce un razzo… anche qui si potrebbe fare la rima.

Dove va lui, Mister doppia incognita (XY e pure Z per riempire la parola strono), a dare i suoi suggerimenti, l'anno dopo non cresce nemmeno più l'erba (peggio di Attila) ... figurati un po se aumentano i turisti.

Però su feisbuc prende un sacco tanto di “mi piace”, mentre per qualsiasi stronzata scrive è retwittato a mo di mitraglia.
E' amico dei “potenti” di turno, è onnipotente e onnnipresente.
Infatti te lo ritrovi da tutte le parti e difficilmente lo becchi con le dita nella marmellata anche perché usa sempre il cucchiaio … sì, però quello degli altri, lasciandolo pure sporco e appiccicaticcio dove gli pare.

Così se lo prendi per evitare di sedertici sopra ma nel frattempo te lo vedono in mano, ecco che la colpa è pure la tua.
Riuscendo così ad incolpare sempre gli altri quel tanto che pare sia diventato lo sport più diffuso nel Bel Paese.

E voi con 'sta gente qui pensate di poter risolvere gli ormai storici problemi del turismo italiano?

... ma non siate fessi, su!





mercoledì 25 giugno 2014

Il centro di gravità permanente dell'Enit

Della gara dell'Enit vinta dalla Pomilio Bluum srl s'è già detto tanto e molto probabilmente chi ha descritto nel modo più consono tutte le varie vicissitudini è stato questo blog qua.

Inutile quindi ripercorrere la medesima strada, non ne sarei nemmeno all'altezza, ma dalla medesima fonte …

… guardando neanche tanto attentamente (lo vedo io che sono mezzo orbo) una delle sette “famose” fotografie, ecco che ci s'accorge che le “sarte” della Pomilio Bluum (ved. qui) hanno cucito davvero male.

Prendiamo ad esempio 'sta foto qua (immagine a lato) e zummiamola con l'aiuto di questo sito pigiando in continuazione ctrl con il segno “+” e …














… quello che c'appare è l'immagine di seguito che molto probabilmente farà bella mostra di se in molti luoghi d'Europa ... e magari c'hanno fatto dei manifesti giganti. Sic!


Ma che minkia è?

E vuoi vedere che quelli dell'Enit sono più orbi di me che non se ne sono accorti?

E le Regioni?
Non lo so ma credo che nemmeno loro ...














Dall'intervista alla Pomilio Bluum ...






lunedì 23 giugno 2014

... ioni ioni ioni, non solo illaz(ioni) ma è una rottura di ... ioni ioni ioni

Leggo qui, quo, qua e anche la che, attraverso questo blog, farei delle illazioni e forse pure delle insinuazioni un po su tutte le cose che riguardano il turismo e su chi ci lavora istituzionalmente.

Tanto che adesso tocca a “beccarmi” con lor signori che appartengono al TDLAB (Laboratorio del Turismo Digitale) che oltretutto alcuni conosco e che ... vabbeh, son fatti miei.

Che il tutto derivi dal fatto che rifiutai il cortese invito (a gratis) pervenutomi da Stefano Ceci (consigliere del ministro Franceschini) di aprire un blog di contenuti e partecipazione per il Laboratorio del Turismo Digitale?
In poche parole di fare il segretario web scrivano a quelli del TDLAB.

Manco da consulente, no, ci mancherebbe anche d'altro che possa essere all'altezza di cotanti prescelti che dovranno risolvere l'eterna "guerra del turismo" ... e chissà se questi conoscono l'odore della cordite e del sangue che si respira in trincea?
Eppure ... (ved. immagine sotto) ... ma non ha scritto che ... Mah!


Beh, mi viene da ridere "a gratis".
E allora mi spiego un po.
.
Mi occupo di turismo dal 1969 (lavapiatti in Brasile) perché i miei si erano separati e per punirli (furbo, neh … ma manco tanto!) ho mollato gli studi mentre frequentavo la III Liceo Scientifico, senza lode ma neanche poi tanto male.

Poi, nella mia vita lavorativa, mi sono fatto un mazzo tanto che neanche si può immaginare per sopperire alla mancanza di quel “belin” di pezzo di carta (alla genovese e in senso buono), fino a meritarmi il soprannome di 25 hours, che per quanto mi riguarda vale più di un qualsiasi trofeo (specialmente quelli dati alla memoria), poiché sono sempre stato il primo ad arrivare sul lavoro e così pure l'ultimo ad uscirne ... impossibilitato di conseguenza a fare contemporaneamente un altro.
E questo in qualsiasi posizione lavorativa mi trovavo e mi trovo ancora adesso.

Però nonostante questa deficienza (titolo di studio) sono arrivato a gestire migliaia di dipendenti e collaboratori in quasi tutte le parti del mondo (cose che capitano solo all'estero) e in tutti gli spicchi, nessuno escluso, del settore alberghiero.
Anche la lavanderia, per i meno credenti, ma carta canta.
E poi, raggiunta una certa conoscenza del settore, ho collaborato con i ministeri del turismo di altre nazioni alla stesura delle loro Leggi sul turismo e non solo.

Le società che gestivo (e per cui adesso ... ) disponevano anche di aerei, agenzie di viaggio, navi da crociera al top, naturalmente alberghi di grosse dimensioni (tutti cinque stelle) e altre cosette di non poco conto nel settore del turismo, cose che sono state utili per farmi crescere professionalmente (imho).
Eppure c'è gente che “dice” (in Italia) che di turismo non ne capisco un cazzo (però lo “presume” solo alle spalle).

Durante questi 45 anni ho imparato che il rispetto, l'educazione, il duro lavoro e l'apprendimento sul campo, sono le quattro cose più importanti per poter raggiungere certi traguardi e fors'anche più dell'istruzione, anzi, certamente di più ... istruzione che ancora oggi continuo a farmi autonomamente.

E mi hanno contattato per fare il blogger?
E mo mi rispiego ancora.


Ho visto e vedo tutt'ora dei Curriculum Vitae della “madonna” tra gli appartenenti delle istituzioni e non solo (spero che lassù mi si perdoni l'ardita similitudine anche in considerazione che sono abbastanza cattolico, cristiano e tutte quelle cose lì che la gente ha quasi paura di dichiarare) con intere pagine di Lauree, Master e lavori pregiatissimi, che l'averne solo metà permetterebbe (sulla base di quanto ivi scritto) forse qualche medaglia d'oro al merito o qualche coppa di cristallo sopraffino per aver probabilmente salvato la razza umana che nel turismo ci sopravvive in questa nazione.

Solo che tutti questi C. V. spettacolari e magnificenti di persone che attualmente stanno manovrando il turismo nazionale, sembra che (della razza umana) non ne abbiano salvato nemmeno uno, anzi, parrebbe che i suicidi stiano aumentando.
E della valenza sul campo che questi Curriculum hanno, in quelle scarse opportunità che di volta in volta mi capitano nel trovarmici di fronte a chiacchierare, nel solo ascoltarli o averli come collaboratori, beh; è meglio non dire, va!
Poi i loro risultati fanno il resto confermandomi che … vabbeh, avete capito.

Bene, detto tutto questo per la precisione, vengo al TDLAB.

In merito al TDLAB non ho assolutamente niente a priori (a posteriori si, anche perché preferisco stare dietro che davanti alla gente … soprattutto in Italia) e quelle eventuali presunte illazioni di cui vengo gentilmente incolpato non sono supposizioni ma costatazioni di fatto che guarda caso si sono poi avverate come precedentemente su queste pagine s'era scritto.
E non è che la cosa mi dispiaccia come qualcuno ha l'ardire di pensare ... chi deve capire, spero capirà.
Ah, alle combinazioni non ci credo per niente.

Poi, non appartenendo a quella risma di gente che approva tutto quello che fa il “potente” di turno anche laddove sbaglia, e che per chissà quali personali interessi (ma facilmente immaginabili) i "camaleonti" l'appoggiano sempre ad oltranza ... c'è invece chi, se ha qualcosa da dire (anche i consigli non richiesti), beh; lo fa, ma sempre con pezze d'appoggio, educazione e rispetto.
Questione di stile!

Il motivo delle mie critiche “costruttive”.
Primo non mi va che la gente lavori a gratis, e su questo non ci piove davvero.
Secondo che le persone abbiano due o tre lavori mi fa ovviamente pensare che l'ultimo “lavoro” non sarà fatto al meglio.
Come terza cosa penso che nemmeno il primo e il secondo lavoro erano così ardui e duri se uno ne prende addirittura un terzo.
Quarto che chi ha notevoli responsabilità deve essere pagato profumatamente e non trovare delle forme che fanno pensare male.
Quinto che tutte le cose vadano cominciate bene (chi ben inizia … ) e nel TDLAB mancano delle figure specialistiche e professionali di notevole importanza che nessuno degli attuali componenti può minimamente sopperire e lo sperare che queste provengano attraverso il web … ma dai.
Sesto, poche balle perché così è!

… e per fortuna che adesso il responso degli “impiegati” sarà semestrale e non più annuale com'era scritto nel DL per il turismo.
Si vede che mi hanno in parte ascoltato (peccato non l'abbiano fatto anche per il resto) ma sarebbe molto meglio farlo mensile, mannaggia a loro.

Ieri, Stefano Ceci, il primo consigliere del ministro Dario Franceschini, ha dichiarato sulla sua pagina feisbuc che prende 30mila euro all'anno (tutte le spese sono le sue), aggiungendo che nei primi due mesi di attività ha concorso sul piano dei contenuti, con altre competenze interne ed esterne al Mibact, alla stesura del decreto legge turismo e cultura che introduce diverse e significative novità per il settore turistico fra le quale il tax credit digitale, il credito di imposta per le ristrutturazioni alberghiere, la messa a disposizione ad imprese under 35 del patrimonio pubblico in disuso per generare nuove attività, la riforma ENIT e molto altro ancora. 
Beh, allora sarebbe anche il caso di aggiungere una settima cosa alle sei precedenti, e vale a dire che per molto meno nelle Regioni si guadagna molto di più, o sbaglio?
La cosa non mi pare granché corretta (per la precisione) e ai posteri l'ardua sentenza.
That's Italy! ... e come razzo si fa a non pensare male, eh?

Personalmente poi non ho nessun interesse che le cose gli vadano male a Stefano Ceci e compagnia bella (figuriamoci un po), anche se qualche deficiente che la pensa così di sicuro c'è.
Deficienti che fanno parte di quelli di prima (scritti sopra) e vale a dire quelli che sparlano (alle spalle, neh) che di turismo non ne capisco una mazza fionda e che nel caso potrebbero aggiungerci che di questo settore poco m'importa … magari che oltretutto mi sta pure sui coglioni ioni ioni ioni, vero?

E qui finisco ripetendo la recente frase di Papa Francesco: “Non sparliamo degli altri alle spalle ma diciamo loro apertamente ciò che pensiamo” e chissà se facendo così un po di sale sulla coda riusciamo a metterlo?

Non è forse un aiuto anche questo eh; razza di capre capre capre capre capre capre … come parallele che capreggiano (si dice così?) all'infinito?
Poi se avete qualcosa di dire, beh; scrivetele e ditemele in faccia che ci facciamo due belle risate.

P. S.: E se calcoliamo lo spreco monetario perenne che avviene in questa nazione con cose oltretutto da galera (e chiave gettata in mare), possibile che non si possano trovare alcune decine di migliaia di euro per fare le cose giuste?

P. P. S.: Attenti al bacio o alle lusinghe di Giuda ... così, giusto per dire, neh!


sabato 21 giugno 2014

Pernottamenti esteri in Italia nei primi tre mesi 2014 e ... complimentoni a chi prepara e a chi paga i piani di marketing regionali in primis e poi anche quelli nazionali






P. S.: E pensare che quest'anno i "ponti" festivi sono caduti favolosamente anche per il turismo di chi proviene (almeno dovrebbe) dall'estero.

Nello stesso periodo la spesa dei viaggiatori italiani che sono andati all'estero e che hanno alloggiato in alberghi e villaggi turistici è aumentata dell'11,7 per cento, mentre la spesa di chi ha scelto altre strutture ricettive è salita del 5,9 per cento. 





giovedì 19 giugno 2014

TDLAB (Laboratorio del turismo digitale) e il mio canto libero, ma libero forte. Mica come tanti che non la possono cantare seppur sanno (sapendo?) che la "musica" è proprio così, neh!

E' abbastanza imbarazzante ma 'sta cosa qua del TDLAB (fatto in questa maniera ), non la capisco proprio.
Davvero!


E quando una cosa non la capisco, mannaggia a me, ci penso sempre su finché non mi s'accende Edy (la lampadina), l'assistente di Eta Beta.
E mo ci riprovo!

Il TDLAB (Laboratorio per il turismo digitale) è praticamente questo … sì, ma in Italia.


Ricerca sugli standard di interoperabilità, di integrazione dei dati e dei processi digitali nel settore turistico;

Promuovere la digitalizzazione degli operatori pubblici e privati del settore turistico, al fine di accrescerne la competitività;
Individuare le strategie digitali più efficaci per promuovere e commercializzare i servizi turistici e culturali e i prodotti tipici e artigianali.



Allora, ragioniamo per logica e ...
… mettiamo per puro caso, che un'azienda seppur già rinomata (l'esempio calza perfettamente anche in una di nuovo concepimento, sia questa piccola, media oppure di grandissime dimensioni) debba lanciare o rilanciare sul mercato internazionale un “prodotto” di qualsiasi genere, ebbene; che cosa farà la proprietà o il dirigente generale (cda compreso) affinché questo avvenga nella maniera più consona per poter poi portare a casa un buon successo?
Semplice … per prima cosa indagherà se il mercato lo richiede, di conseguenza ci si accerterà della qualità del “prodotto” che ovviamente sarà la migliore possibile, delineando così il suo prezzo.
Esistono poi degli altri fattori molto importanti ma che per l'occasione non sono pertinenti e quindi tralascio.
Definite tutte 'ste cose ecco che scatta l'incarico per il marketing nella forma (digitalizzazione) che richiedono i tempi correnti.
E fino a qui non ci piove, anche perché non mi risulta che la prima cosa che facciano le aziende sia quella di pensare all'ufficio della digitalizzazione, poi a tutto il resto ed infine al “prodotto” ... bensì, l'opposto.

Pertanto se non dispongo delle conoscenze di quel “prodotto”, tutto il resto me lo posso anche per il momento scordare.
Vero è che molte volte le cose vanno quasi di pari passo, ma questo succede se si dispone già di una buona cognizione … sì, sempre di quel benedetto “prodotto”.

Nel caso del turismo italiano, che non pare stia affrontando dei grandi successi (siamo indietro in tutto rispetto ai competitors), prima del digitale ci sarebbero alcune cosette da fare che possiamo tranquillamente definire come “prodotto”.
Nel campo dell'informatica e dell'elettronica, con digitalizzazione si intende il processo di trasformazione di un'immagine, di un suono, di un documento in un formato digitale, interpretabile da un computer, dove per formato digitale si intende un codice binario in cui tutto è rappresentato da combinazioni di zero od uno, quindi da stati del tipo acceso/spento.
Un disco in vinile su cui è registrata una canzone rappresenta un esempio di riproduzione analogica di un suono; la stessa canzone riprodotta tramite un computer ne rappresenta il formato digitale.

L'Italia è sì il Paese più bello del mondo, che ha dato all’umanità l’arte più splendida, il cibo più squisito, i vestiti più eleganti, il design più raffinato etc. (tutto questo ottenuto già dai tempi antichi e senza la digitalizzazione, permettendoci però di primeggiare ugualmente nel mondo intero), ma pecca proprio in qualità in senso generale, e per qualità, giusto per farla breve tra un'infinità di cose, intendo le tasse (esageratamente "esagerate" e che appunto non permettono di migliorare la qualità, anzi ... e tra queste incongruenze, ecco che c'è proprio la digitalizzazione), la trasparenza delle politiche di governo, spreco spesa pubblica, favoritismi nelle decisioni di funzionari del governo, formazione del personale, norme in materia di investimenti, pratiche di assunzione, costo del lavoro, flessibilità di determinazione del salario, simmetria tra produzione e retribuzione, possibilità di ricerca lavoro qualificato, strategie turistiche (eh già, visto che si parte dal comignolo come nel caso del TDLAB, anziché da queste questioni ben più importanti), l'affidamento sulla gestione professionale, la fuga di cervelli, flussi di capitale, disponibilità di capitale a rischio, investimenti diretti dall’estero, volontà di delegare, collaborazione università/industria, …e qui mi fermo sennò facciamo notte; aggiungendo, solo e però, anche l'enorme disomogeneità tra le varie Regioni.

E quindi inserendo dopo, ma solo alla fine, la nostra criticità nello scarso sviluppo della tecnologia informativa.

Poche balle, la strategia digitale la fai DOPO che hai stabilito le strategie di prodotto e di mercato sui diversi mercati che vuoi coprire, non è una mica una cosa che va così da sé, a prescindere, e non va fatta certo prima.

Infatti, stante l'attuale Titolo V, le Regioni possono continuare a fare come gli pare e nessuno può dire loro Ah... oppure Ma... perché, percome o trallallero trallallà.

Dopodiché, visto che già due componenti di quelli “assunti a gratis” al TDLAB hanno avuto un qualche incarico operativo altrove (come già su queste pagine arditamente s'immaginava da tempo), però per conto del medesimo ministero (e si presume che in questa occasione siano pagati ... Sergio Cagol, project manager del portalone, e Cristiano Radaelli, commissario dell'Enit), a questi punti pare evidente come 'sto TDLAB appaia la classica foglia di fico.

Se poi, come facilmente ipotizzabile, ognuno di questi ha anche da seguire il personale lavoro che molto probabilmente avrà la precedenza sugli altri … ma dai, che presa in giro è?
Come si può pensare che diano il meglio del loro tempo (se ne rimane) per il TDLAB? … e le cose nettamente più importanti della digitalizzazione accennate sopra, chi le risolve?
Naturalmente c'è chi crede che le risolveranno degli altri nel tempo a seguire ... ma allora perché non fare prima una "squadra" di professionisti (quelli sul campo) per poterle ottimizzare e solo dopo inserire quelli del TDLAB?
O forse quest'ultimi, che per mio conto (imho) mancano di molti componenti, sanno tutto per tutti gli spicchi del settore turismo? 
Abbè, in questo caso credeteci pure ... ma non s'è sempre sentito o detto che la pratica vale più di qualsiasi teoria?
E di "teorici" cattedrati (accaregati) ne abbiamo già avuto in gran quantità col risultato che ben sappiamo (ved. Governo Monti come piccolo esempio e che pare sia sparito ... e meno male!).

Comunque sia a voi l'ardua sentenza, poiché per conto mio credo di saperlo già! … e vale a dire: un'emerita mazza fionda di niente che non produrrà nient'altro che la solita frase da tramandare ai posteri e che raggruppo in queste poche parole: “La colpa del nostro insuccesso è degli altri” ... e tra qualche giorno cercherò di spiegare il perché di tutto questo ambaradan sull'importanza che vogliono dare alla digitalizzazione, all'organizzato confronto con Mr. Schmidt (presidente di Google) e dei soldini preventivati per il digitale sul DL per il turismo ... in poche parole lo scopo di tutto quanto.

Vedere video sotto come far crescere i capelli senza medicine, crescere la luna dentro al pozzo e fors'anche dell'altro per i più creduloni.


Uocciu manba lè

ba diucciu membe de pacum 

... presunta traduzione:
C'hai creduto che così è?
Allora beccati sullo zuccone una sfilza di bei pattun.




martedì 17 giugno 2014

Alla fine della partita, sia che si vinca e sia che si perda, il Re e il pedone vanno nella stessa scatola

Nell'immagine a fianco ho riportato la risposta di Mr. Schmidt ad una voluta banalissima mia domanda che ho posto sia al presidente di Google che al nostro ministro della Cultura e del Turismo: "Che possibilità ha un dipendente di Google di essere ascoltato dal presidente se ha buone innovazioni e che possibilità ha un cittadino italiano di essere ascoltato per eventuali importanti e innovative modifiche all'ultimo decreto legge per il turismo?".
Mentre il Franceschini mi rispondeva che mica può parlare con 60 milioni di persone!!
Al che ripigliavo la parola e gli chiedevo se veramente lui suppone che 60 milioni di persone leggano tutto un Decreto Legge, e per di più, che ne abbiano da dare delle innovazioni importanti. 
Sentendosi spiazzato, il Franceschini replicava che alla fine della riunione mi avrebbe consegnato la sua mail personale davanti a qualche centinaio di persone ... ma di questo ne parlerò alla fine di questo post. 

Comunque sia, lunedì 9 giugno alla Sapienza di Roma in un confronto tra il presidente di Google Mr. Eric Schmidt  e Dario Franceschini, il nostro ministro della Cultura e del Turismo, che tra le altre cose, così diceva: “ … mentre abbiamo tanti giovani laureati in discipline artistiche che vanno a fare i camerieri all’estero”.

Oggi, 17 giugno esce il rapporto demografico dell'Istat il quale afferma che nel 2013 circa 82mila persone si sono trasferite all'estero, 14mila in più rispetto al 2012.
Il valore più alto registrato nel corso degli ultimi 10 anni.
Poi non passa giorno che non si scopra che gli italiani all'estero sanno farsi valere ottenendo dei grandi successi in tutti i settori, e questo dalle più alte alle più piccole mansioni.

E ora passo di corsa a una delle causali (per me la più imperante) di queste partenze a volte anche senza fissa o mobile dimora ... e poche balle perché so bene che così è.

Il DL 83 2014 (Artbonus: misure per il turismo e la cultura) non ancora approdato sulla Gazzetta Ufficiale, introduce un credito d’imposta pari al 30% delle spese sostenute negli anni 2015, 2016 e 2017, per l’acquisto di impianti wi-fi, progettazione di siti web, software per prenotazione e il pagamento on line, servizi di webmarketing oltre che per la formazione digitale del personale del'iimpresa.
La spesa massima agevolabile è di 12.500 euro e i fondi previsti ammontano a 15 milioni euro per ciascun periodo d’imposta.
Entro tre mesi , quindi entro il 1 settembre 2014, si attende il decreto attuativo ministeriale che stabilirà le modalità attuative.
Altra misura analoga per le opere di riqualificazione e accessibilità degli immobili che ospitano alberghi e ristoranti (ad es eliminazione delle barriere architettoniche). Ne potranno beneficiare gli alberghi già attivi all’1 gennaio 2012. Il bonus è fissato nella misura del 30% dei costi sostenuti nel triennio 2014/2016, fino a un massimo di 200mila euro per periodo d’imposta recuperabili in compensazione tre rate annuali a partire dal primo gennaio 2015.

Che a mio personale parere sono cose molto giuste, solo che i soldi non pare ci siano.
Eh sì, infatti l' 8,2% dei soldi arriveranno dal fondo per interventi strutturali di politica economica mentre il restante 91,8% sarà finanziato riducendo lo stanziamento reale su fondi di riserva tipo quelli per far fronte alle calamità naturali e/o fondi similari.
Comunque se volete saperne di più (ved. qui).

Nella medesima occasione del confronto tra Mr. Schmidt e Dario Franceschini, ho posto l'accento sulla questione affermando che ci sarebbe una soluzione la quale potrebbe sopperire la mancanza di quelle “palanche” DL, e questa senza alcun danno per l'erario.
La risposta di Franceschini fu che nel caso bisognerebbe fare una statua a chi se l'è studiata ed essere pronto a ricevere quest'informazione nel più breve tempo possibile, consegnandomi alla fine della riunione una mail che credevo personale ma invero (ved. immagine sotto).


... e questo è il retro.



La mail corrisponde quindi alla segreteria del MIBACT (che già conoscevo per aver inviato precedentemente per ben due volte la cosa sopra citata … ovviamente senza risposta) e che oltretutto è sbagliata.
Infatti la parola ministro non va messa dopo ma prima di segreteria ... e poi diciamocelo; non poteva scriverlo su un suo biglietto da visita?
Ma dai, che cosa è 'sto tocco di carta qua? ... e meno male che non stava mangiando un pezzo di focaccia, altrimenti avrei dovuto strizzarlo per toglierci l'unto.
Vabbeh, poco male e rispedisco il tutto per altre due volte, però all'indirizzo giusto.
Qualche risposta da loro?
Manco per sogno!

Ma ti puoi fidare di uno che rappresenta politicamente il Governo e che si comporta così, e come potrei credere che vogliano davvero far andare bene le cose

... si potrebbe parlare di una ragazza di talento, con laurea in architettura di interni, che nonostante i suoi trentacinque anni vive ancora con i genitori e che, anche dopo aver inviato centinaia di domande di assunzione, non può che sperare in un lavoro come commessa in un mobilificio. 
Sai quante ce n'è?
O di studenti in università sovraffollate e fatiscenti che regalano al paese la più alta densità al mondo di avvocati e architetti, e allo stesso tempo uno dei più alti tassi di disoccupazione giovanile.

Prima di tutto, emigrare!
Questa parola compare sempre più spesso nelle conversazioni sulla politica, sul lavoro, sui sistemi sociali, proprio nel paese più bello del mondo, che ha dato all’umanità l’arte più splendida, il cibo più squisito, i vestiti più eleganti, il design più raffinato.
Su qualsiasi pianeta, questo paradiso dovrebbe spiccare luminoso come un faro sulla roccaforte del saper vivere, ma la gente vuole emigrare.


P. S.: Ah dimenticavo di dire che all'estero quando hai qualche innovazione da dire e da dare ti danno ascolto e poi se le dai giuste e per loro produttive, beh; finisce così (ved. immagine sotto) e non in un pezzo di carta strappato da un consumato A4 che ... manco li cani, neh!



... e poi sarebbe opportuno ricordarci che anche i Re come i piccoli pedoni vanno a finire nella medesima scatola quando il "gioco" è finito.

Aggiornamento alle ore 10:24 di venerdì 20 giugno 2014
Ho appena ricevuto una telefonata dal Ministero dei Beni culturali in merito a quanto sopraddetto per un eventuale appuntamento nei primi giorni del prossimo mese di luglio con il consigliere di Dario Franceschini, Stefano Ceci. 

Vedremo se sono veramente interessati oppure se ... cosa che per ora non so ... forse!

* Aggiornamento al 5 gennaio 2015 ... nulla! Il totale silenzio assoluto. 
That's Italy 


lunedì 16 giugno 2014

Quel treno per ...

Possono e possiamo raccontarci tutte le balle del mondo ma la causale di ciò che vado a raccontarvi è e sempre sarà una sola, che è poi la stessa che ci portiamo dietro da saecula saeculorum … la meritocrazia.

Quella cosa, intendo la meritocrazia, che qui in Italia non pagherà mai l'Imu, né come prima né come seconda casa.
No, infatti qui non ci abita di sicuro.


Ma veniamo al fatto che potrete leggere qui … chi meglio di Roberto Vitali potrà raccontare l'accadutogli nella Stazione ferroviaria di Salerno?
E a parte l'avvenimento che già da solo dà l'esatta dimensione della qualità di chi ci amministra e dei loro seguaci o preposti, andrebbe ricordato che solo il giorno prima, Roberto, era in Parlamento a raccontare alle due Camere riunite (la VII e la X) l'importanza dell'accessibilità in Italia e non solo.

Roberto non è una persona che s'arrende alle prime (e nemmeno alle seconde e via dicendo, e questo se uno lo conosce anche minimamente) mentre il suo racconto lo spiega in pieno che non perdendosi d'animo, alla fin fine ce l'ha fatta.

Ma che sia così tanto difficile organizzare la cosa?

Sono 40anni che Roberto è su di una carrozzella e viaggia come una trottola in tutto il mondo.
E lo fa cercando di porre rimedio a queste situazioni infelici (ed era a Salerno giusto per questo), a raccontare che l'accessibilità è indispensabile per una nazione (si può dire normale senza pretendere troppo?) e di certo avrà fatto tutte le cose per bene (prenotazione e bla bla bla) per poter prendere quel treno.

E bene ha fatto, Roberto, a non dare tanto clamore alla situazione che per puro caso, s'era ripetuta qualche giorno prima e terminata addirittura con una denuncia per interruzione di servizio a chi aveva subito il torto (ved. qui).

No, quello di Salerno non era su un treno locale non attrezzato, era su un Freccia Rossa, e che caspita...

RFI si deve vergognare.
Ma tanto, però.
Ripeto, fosse capitato ad un turista straniero, l'episodio avrebbe potuto trasformarsi in un danno d'immagine per l'Italia turistica (e civile) paragonabile, anzi nettamente superiore a quello dei turisti giapponesi truffati da un ristorante italiano.
Su episodi del genere ci dovrebbe essere tolleranza zero, imho.

Ma il responsabile in questo caso "irresponsabile”, che cosa dice?

E che cosa diranno i suoi superiori?
Per ora niente e tutto tace!













sabato 14 giugno 2014

Il Commissario dell'Enit è Cristiano Radaelli (un alpino)

In 180 giorni, Cristiano Radaelli, il nuovo commissario dell'Enit, dovrà traghettare l'Agenzia nazionale del turismo al di là del guado.

Diciamo una specie di Caronte, il quale trasportava i nuovi morti da una riva all'altra del fiume Acheronte, ma solo se i loro cadaveri avevano ricevuto i rituali onori funebri (o, in un'altra versione, se disponevano di un obolo per pagare il viaggio); chi non li aveva ricevuti (o non aveva l'obolo) era costretto a errare in eterno senza pace tra le nebbie del fiume (o, secondo alcuni autori, per cento anni).

Un pericolo (l'impossibilità di disporre dell'obolo) che non avranno di certo i traghettati che nel tempo si sono alternati al comando dell'ente, considerato lo stipendio non miserabile che i dirigenti hanno percepito non producendo un granché.

Quindi Cristiano Radaelli dovrà armarsi di buoni remi per remare … e speriamo che quei remi li usi anche per darli in testa (si fa per dire, per carità) a quelli che … vabbeh, s'è capito e tiriamo a campà.

Tra tutti i nominativi (i pretendenti) che si sono susseguiti nel tempo, Cristiano Radaelli era uno dei due dei nostri papabili (segreti) già da tempo (di Frap1964 e di me), e con lui c'era Rodolfo Baggio, uomo che non ama stare in prima fila ma che preferisce azionare dietro alle quinte in maniera più che soddisfacente, e che ritenemmo all'altezza del compito.

La cosa più bella che m'è apparsa leggendo il Curriculum di Radaelli è che ha fatto il militare negli alpini (sottotenente) che per quanto mi riguarda è un marchio di qualità, mentre per il resto del C. V. non me ne capisco poi molto e quindi evito di dare dei giudizi sulla scelta che il CDM ha fatto.
Da poco fa parte del TDLAB che a noi non piace molto nella componentistica nonostante l'idea sia buona.

Quindi che dire?
Meglio non proferire nulla per ora, poi vedremo.

Caporale furiere Luciano Ardoino 1° Reggimento Artiglieria da Montagna (1a batteria Gruppo Susa, Brigata Taurinense) presente … e sempre sull'attenti (molto attento) quando si tratta del turismo e soprattutto dell'Enit, che nonostante tutto (le decadi di anni che mi fa incazzare non poco) adoro e giudico importantissimo per il nostro turismo.












giovedì 12 giugno 2014

Il Commissario dell'Enit ?

Non so da quanti anni sento predicare che così l'Enit (Agenzia nazionale del turismo) non va … che l'è un carrozzone e che per un motivo o per l'altro non produce quanto potrebbe o dovrebbe.


Che pare quasi sia una “sfiga” messa perennemente in cinta dall'uccello del malaugurio che con lei s'accoppia a gogò.
E che diamine è? 



E mentre da tutte le parti si alza il grido che siamo nella bratta più nera e che bisognerebbe correre un po, ecco che fino al 30 giugno 2014 non si potrà ancora conoscere il commissario che dovrebbe traghettare quest'ente in una situazione migliore.




Due giorni fa abbiamo letto il resoconto delle due Commissioni riunite della Camera dei Deputati (VII e X) che riporto di seguito...



Gli organi del nuovo ente restano tre: il presidente, il consiglio di amministrazione e il collegio dei revisori dei conti. Cambia però significativamente la procedura di nomina e la composizione degli organi medesimi. Il presidente dell'ENIT è nominato con DPCM su proposta del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo (comma 5). Rispetto alla disciplina attuale non è prevista l'intesa con la Conferenza Stato-regioni.
Il consiglio di amministrazione del nuovo ENIT è più snello di quello attuale (3 membri contro gli attuali 5) ed è composto dal presidente e da due membri nominati dal MIBACT di cui
uno designato dalla Conferenza Stato-regioni e l'altro scelto tra gli imprenditori del settore, nel rispetto della disciplina in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le PA. Anche in questo caso non è prevista, per la nomina, la previa intesa in Conferenza Stato-Regioni. Il processo di trasformazione dell'Enit passa attraverso il commissariamento dell'Ente stesso, che fino all'insediamento nei nuovi organi prosegue nel regime giuridico vigente.

...

In sede di prima applicazione lo statuto è adottato dal Commissario e quindi approvato con DPCM su proposta del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo (comma 5). Non è previsto alcun coinvolgimento delle Regioni.

Lo statuto specifica i compiti dell'ENIT al fine di promuovere il turismo, commercializzare i servizi turistici, culturali ed i prodotti enogastronomici in Italia e all'estero; prevede l'istituzione di un consiglio federale con funzioni progettuali e consultive; disciplina compiti, funzioni e durata del consiglio federale, del consiglio di amministrazione, nonché dell'Osservatorio nazionale sul turismo.

Il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, e il presidente dell'ENIT, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano stipulano una convenzione con cadenza triennale, che può esser adeguata annualmente per ciascun esercizio finanziario. Nella convenzione sono definiti:

...

le modalità degli eventuali finanziamenti statali e regionali da accordare all'ENIT;

...



Quindi, a quanto pare dai primi segnali, dell'aria che tira nei confronti delle regioni c'è tutta … in previsione del Titolo V ?

Staremo a vedere.



Comunque al commissario saranno necessari 180 giorni per definire un programma e considerato, nel malaugurato caso della nomina proprio alla fine di giugno, ecco che prima che le cose vengano determinate s'arriva alla fine dell'anno.

E il piano di marketing per il 2015 quando contano di farlo se per l'ultimo, quel “Le piazze d'Italia” che lasciamo perdere che l'è anche meglio, c'è voluto più di un anno per poter decidere chi aveva vinto la gara e metterlo in mostra?



Di presunti nomi di eventuali commissari non ne possiamo davvero più … e ogni giorno (si fa per dire) ecco che ne fa capolino uno nuovo che manco li cani (imho).



E chissà che lotte per inserirci il “raccomandato” di turno o quello che segua una corrente piuttosto che l'altra.

Ma di metterci qualcuno, nel più breve tempo possibile, e che sia al di fuori degli eventuali tenzoni che in quell'ente sono all'ordine del giorno, non se ne parla?



Ora non è importante, nel caso di un commissario, se questi dispone del pregresso nello specifico settore, per amor del cielo, va bene anche una persona che provenga da altro ma che abbia due bocce così … e poi vedrete quanto ci mette a fare le cose per bene.

Ma non ci credo neanche da morto e ce la vogliamo dare 'na botta?












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