mercoledì 12 febbraio 2014

Tassa di soggiorno: posso dirti una cosa? (ved. immagine sotto)

Sui cactus e ... te e chi non te lo dice.

E così un tour operator internazionale su quattro, ha ridotto la programmazione dei tour in Italia, proprio per le difficoltà generate dalla diversa applicazione dell'imposta fra le varie località italiane: la famigerata tassa di soggiorno.

Infatti i dati della JFC sono estremamente significativi: praticamente la totalità dei t.o. (94 per cento) giudica incomprensibile nella sua formulazione l'imposta di soggiorno, con poca chiarezza e scarsa informazione sui comuni che applicano la tassa.

Attualmente sono circa 500 i comuni italiani che l'attuano, e ognuno di questi lo fa differentemente dall'altro, col solo risultato che non ci si capisce una benemerita mazza fionda, frusta e pure balestra.
Il 63 per cento sostiene che l'imposta ha creato danni economici alle aziende dei T. O., che sono andate a rosicchiare i loro margini per accollarsi il pagamento del balzello e non farlo ricadere sui clienti, anche perché la decisione di applicare la tassa è arrivata ben oltre i tempi di programmazione.
Mentre il 42 per cento dei t.o. aveva già chiuso i cataloghi, con prezzi e tutto, quando è arrivata la doccia gelata.

E quei due T. O. statunitensi che il primo anno s'accollarono la spesa per l'equivalente di un milione di dollari (a cranio) per sopperire alla medesima nostra infausta tassa, adesso c'hanno fatto delle clamorose pernacchie e i loro turisti li mandano altrove.

Ma anche a Gesù fecero pagare la tassa di soggiorno e la cosa si può trovare scritta sul Vangelo secondo Matteo (17, 24-27), solo che il buon Gesù, con un perentorio ordine dato a San Pietro ... (la storia l'ho scritta qui).
Vennero poi le “gabelle” del medioevo, dove le imposte di pedaggio o accesso alle città, da cui era esentato totalmente o parzialmente il ceto urbano locale, ricadevano però sugli stranieri.
Toh, sempre meglio dei tempi nostri.
Ma, per fortuna, man mano che i feudatari o vassalli ne capirono l’assurda consistenza, vennero tolte.

Adesso?
Beh adesso fantastichiamo un po' e ... neanche poi tanto distante dalla realtà ...

... a Pittilengo la tassa di soggiorno sarà adeguata al numero (misure italiane) di scarpe del cliente.
Lui che porta il 43 pagherà 3,75 euro a notte, lei col 39 avrà diritto ad uno sconto del 47,66% mentre se calza il 39 e mezzo, lo sconto sarà del solo 28,99%, e così via seguendo una tabella già bella che confezionata e posta in evidenza alla reception.
I bambini con delle dimensioni inferiori al 34 saranno esentati fino alla mezzanotte, poi anche loro pagano.
Mentre i giocatori di basket, che solitamente hanno negli arti inferiori delle misure esagerate, non sono ammessi dalle 15 alle 19 per non intralciare il traffico nella hall e pagheranno una saccata di soldi, ma ancora da definire.
Tempo al tempo che prima o poi c'arrivano.

Invece a Marozia, dove la giunta è schierata a sinistra, chi si presenterà al check-in negli alberghi indossando una maglietta o camicia rossa (anche per le braghe è prevista una diminuzione) riceverà uno sconto del 50%.
Le scarpe no!
Stessa cosa a Rondina, dove però la giunta è di destra, e l’uso delle magliette e bla bla bla di colore azzurro comporterà il medesimo sconto.
In entrambe il colore verde implicherà una maggiorazione che va dal 40% al 60% in base alla tonalità.
Anche qui sarà presente nella reception uno schema dettagliato dei colori per ovviare a eventuali contestazioni.
I due Sindaci intervistati dalla stampa hanno dichiarato che questa scelta è stata fatta per aumentare l'indotto dei negozi d'abbigliamento nei pressi degli alberghi e dare loro un maggior guadagno per il bene della cittadinanza.

S'è venuto poi a sapere che i negozi sono di proprietà delle rispettive mogli dei due.

Sporletto e Gambalonga hanno invece deciso di applicare il balzello al numero dei peli superflui dei turisti che verranno conteggiati all’ingresso nelle città dal personale dell’anagrafe comunale poiché a conoscenza dei medesimi (i peli superflui) altrui sin dalla nascita, non permettendo così delle dichiarazioni o conteggi non veritieri.


Mentre domani vi scriverò come nacque il balzello e gli autori (nome e cognome) dei grandi geni nazionali che ... a presto.







6 commenti:

  1. @Luciano

    Ancora non hai scritto chi ne è l'autore ma pure a mmé me sta già 'ncoppo 'o cactus!!

    :-)

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  2. Probabilmente si deve anche ringraziare il vertice dell'ANCI dell'epoca.
    Ovvero Sergio Chiamparino (Presidente) e Graziano Delrio (Vice-Presidente), entrambi PD.
    Secondo la Brambilla, allora ministro del turismo, l'ANCI la impose come una condizione essenziale per le finanze comunali.

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  3. @Jennaro

    C'ha pensato frap

    ... ma qualcosina sulla permissività delle associazioni, domani la scrivo.

    :)

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  4. ... e questo nonostante ne dissero di cotte e crude, eh

    :)


    Astoi su tutte

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  5. @Frap

    Inutile dirti che cv'hai completamente azzeccato

    :)

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