venerdì 7 febbraio 2014

Il Decreto sul Turismo diventerà un De.cretino?

Suvvia, caro popolo italiano che sul turismo ci vive o forse è meglio dire sopravvive, non fate quelle facce feroci.

Sì è vero, piove, tira vento, l'Italia smotta nel fango, i treni sono abbandonati in bilico sul mare etc. etc. ... e il Decreto sul Turismo?

E allora facciamo un po di luce su questo Decreto così tanto caro a Enrico Letta, che più di un anno fa (fine gennaio 2013) alla famosa conferenza di Roma, individuò nella riforma del turismo una delle massime priorità del nuovo governo di larghe intese.
Figuriamoci un po se invece questa urgenza la prendevano sottogamba.

... e dopo quell'anno trascorso più che altro a parlare, la sottosegretario Simonetta Giordani, affermò che nella prima riunione del CDM (Consiglio dei Ministri) di febbraio gli avrebbero dato gambe.
Ma è notizia di pochissimi giorni fa che non lo si può più fare poiché c'è un intasamento di altri ben sette decreti e probabilmente più urgenti.
Andiamo a vedere.

5 Febbraio 2014
Il Consiglio dei Ministri è convocato per giovedì 6 febbraio 2014 alle ore 11,00 a Palazzo Chigi per l’esame del seguente ordine del giorno:

Ora senza nulla togliere all'importanza dei due seguenti, e vale a dire:
- DECRETO LEGISLATIVO: Attuazione della direttiva 2011/83/UE sui diritti dei consumatori, recante modifica delle direttive 93/13/CEE e 1999/44/CE e che abroga le direttive 85/577/CEE e 97/7/CE (AFFARI EUROPEI - SVILUPPO ECONOMICO) e,
- DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI: Regolamento di organizzazione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI).

Di questi altri cinque ... non è che si potevano spostare di una settimanina considerato che ...

N. 5 DISEGNI DI LEGGE (AFFARI ESTERI) recanti ratifica ed esecuzione dei seguenti Atti internazionali:
- Accordo di sicurezza sociale tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Nuova Zelanda, con Intesa amministrativa;
- Accordo di sicurezza sociale tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo del Canada, con Protocollo aggiuntivo;
- Accordo tra la Repubblica italiana e lo Stato di Israele sulla previdenza sociale;
- Accordo tra la Repubblica italiana e il Giappone sulla sicurezza sociale;
- Accordo di libero scambio tra l’Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Corea, dall’altra (AFFARI EUROPEI).

Ma allora?
E allora va detto che un decreto legge, proprio per la sua natura "emergenziale", prima passa dal CDM (Governo) e poi va alle camere per la conversione in legge entro 60 gg.
E siccome ci sono già altri 7 decreti in coda per la conversione, ci sta che l'emissione dell'ottavo sia motivo di automatica decadenza dello stesso per probabile mancanza di tempo utile per la conversione alle camere.

Quindi avrebbero fatto la bella pensata di inserire i provvedimenti in materia di turismo in un altro decreto "omnibus".
Un po' come con l'abolizione della seconda rata di IMU e la ricapitalizzazione di Bankitalia, in unico decreto (cani e gatti insieme), creando il gran casino in aula cui si è assistito recentemente.

Direi che il tutto, per l'ennesima volta, si commenta da sè.

Va anche detto che mettere d'accordo tutte le associazioni nazionali del turismo (ved. alcune nell'immagine a lato) è pressoché impossibile, poiché è abbastanza evidente che prima di prendere qualche decisione (anche i decreti?) queste vengano ascoltate (se non direttamente, almeno indirettamente, lasciandone qualcuna quasi sempre fuori per motivi che non sto qui a dire); delineando così che la responsabilità è probabilmente un po di tutti.

Infatti ogni associazione (lobby?) tira ovviamente l'acqua al proprio mulino, ostacolando il buon svolgimento di questo settore  (parere mio personale), poiché molto sovente capita che ... se il buon senso c'è, questo se ne sta ben nascosto per paura del senso comune.

La soluzione?
E' molto semplice, ma anche questa volta rimarrà chiusa dentro il solito cassetto.










5 commenti:

  1. La solita storia.

    E per i buoni vacanza i soliti 5 milioni???

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  2. @Anonimo

    Ne parlano e basta.
    :)

    @Vincenzo

    Per ora si sa solo che seguiranno il modello francese.
    Vedremo.

    :)

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  3. Sono queste alcune delle misure approvate ieri dal Consiglio dei ministri per gli acquisti effettuati online: come precisato da lastampa.it, queste norme compongono uno schema di decreto legislativo che recepisce le direttive europee.

    Per quanto riguarda il turismo, la norma che influisce di più è sicuramente quella che riguarda i pagamenti tramite moneta elettronica. Diverse volte, infatti, l'Antitrust italiano ha sanzionato negli ultimi anni i siti di prenotazioni voli e hotel online proprio a causa della 'credit card surcharge': un espediente che consentiva di pubblicizzare prezzi più bassi rispetto a quanto il cliente si sarebbe trovato a pagare in definitiva.

    La norma intende dare una ulteriore spinta ai mezzi di pagamento elettronici, ma contribuisce anche a ristabilire le regole per quanto riguarda la concorrenza tra siti web e agenzie fisiche.

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  4. Otto milioni di euro, per cominciare. Dovrebbe essere questo uno dei punti chiave del bando per le reti d'impresa nel settore del turismo, secondo quanto annunciato dal sottosegretario al Turismo Simonetta Giordani. Sempre in base a quanto affermato dal sottosegretario, e ripreso da Il Sole 24 Ore, il bando dovrebbe essere in dirittura d'arrivo.

    L'operazione dovrebbe mettere a disposizione del settore viaggi e vacanze in fondi destinati alle aziende che vogliono 'unirsi' per dare vita a vere e proprie sinergie sul territorio.

    Il testo del bando dovrebbe essere disponibile a breve sul sito del Mibact.

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