venerdì 31 agosto 2012

Quando c'è la crisi il disabile dovrebbe starsene sempre in casa anziché andare in giro a rompere le scatole all'altra gente, per poi mettere in difficoltà quei presidenti delle associazioni alberghiere che sono tanto bravi, efficienti, importanti nonché risolutori.


Vorrei dire tre cose sulla questione che seguirà.

Primo, che qualsiasi metro valido di giudizio resta il risultato (il resto è completamente dell'aria fritta).
E per risultato intendo quello fornito alla comunità e non certo quello a titolo personale.

Secondo, che quando i risultati non ci sono, è meglio per tutti che i responsabili si rechino all’uscio e portino via le proprie “ghiande”.

E terzo, che quando non si sa come rimediare alle particolari mancanze, è probabile che lo stare zitti abbia più efficacia che rilasciare delle interviste a mo’ di scuse che manco li cani usano più … giusto per dire, né.

In breve la storia è un po’ questa qua, poi se ne volete sapere di più, leggete qui.

Fabrizio Mezzatesta e la sua compagna di vita, Silvia, sono di Cuneo.
Lei è affetta dalla sclerosi multipla laterale amiotrofica, chiamata comunemente Sla; una “bestia” che al solo nome fa di colpo venire, a chi non l'ha, un totale dolore ... figurati poi a chi ce l'ha e a chi gli è amorevolmente accanto.

Dovevano essere ospiti di Maria Pia Zavanelli, una loro amica di queste parti (Santa Margherita, Portofino e Rapallo) che però, avendo già degli ospiti si è messa subito a cercare un hotel che li potesse accogliere.
In poche parole, in tutto il comprensorio non esiste albergo che abbia le caratteristiche per poterli ospitare.
Avrebbe voluto solo una stanza per disabili e nulla più.

Sconforto?
Rammarico?
Si, certo, ma ormai c’abbiamo fatto il callo”, ha risposto a Fabrizio a chi è venuto a conoscenza del fatto e l'ha poi intervistato.
“E’ così in tantissime parti d’Italia. Credetemi, non è un problema d’accoglienza ligure, ma di scarsa attenzione delle strutture alberghiere italiane (chissà il perché c’ha messo anche quel “italiane”, né!) verso le persone disabili”.

Ma il peggio arriva adesso, almeno per me, infatti …

Molto dispiaciuto per quanto accaduto è anche il presidente dell’Ugal (Unione Gruppo Albergatori di Levante), Stefano Zerbi, che così dice: “Siamo consapevoli di queste mancanze, l’accessibilità alle strutture, come prevede la legge, è garantita, ma purtroppo molti alberghi, soprattutto a causa della crisi, non si sono ancora attrezzati per i disabili … “.
E qui la finisco perché comincia ad affliggersi il mio povero fegato, mentre della Legge al signore è sfuggito il più.

Saranno anche consapevoli (lo dice il Zerbi) ma se questa consapevolezza non ha permesso mai che s'ovviasse al problema, che consapevolezza è (lo dico io)?

Forse è anche necessario che qualcuno informi quel tal signore che i disabili, a cui bisognerebbe prestare la maggior attenzione poiché di problemi ne hanno già abbastanza per con loro, esistono da ben prima del 2008.
O forse Zerbi faceva riferimento a qualche altra crisi antecedente al primo millennio?

Detto questo torno a capo con quelle tre di prima.
Primo, quello che conta sono i risultati.
Secondo, se non ce n'è, chi c'è porti pure via gli "zebedei".
E terzo, stia zitto che magari fa più bella figura.

E poi, oltre alla questione prettamente sociale, il turismo non si fa così, proprio per niente ... e se non lo si sa fare, è molto meglio lasciare il posto ad altri, che magari ... amen!

P. S.: Il turismo, chi lo sa fare, lo fa a 360° e non con misure ad esso inferiore.
P. P. S.: E senza tante altre parole ... qui c'è scritto quello che dovrebbe essere fatto da tutte le parti d'Italia ... e molto tempo prima che arrivasse 'sta sfiga (la crisi).




9 commenti:

  1. @Tutti

    Capita anche a voi, da un po' di tempo a questa parte, che partano dei commenti sul blog con la dicitura che avete scritto voi ma con un nominativo di un'altra persona?

    Non ci capisco un'acca e se qualcuno mi vuole erudire sul fatto, è benvenuto, grazie.

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  2. Ci sono arrivati anche loro, caro Luciano. Dopo mesi che lo dicevi tu.

    Stranieri e low cost: il recupero a settembre. Last minute e tariffe più convenienti posticipano l'estate degli italiani. Chi ha rinunciato alle ferie di agosto, sta ancora valutando di concedersi una settimana di vacanza. Magari in campagna. L'estate della crisi promuove infatti gli agriturismi, che coniugano l'esigenza di qualche giorno di relax a portata di mano con soluzioni low cost: Turismo Verde - Cia (Confederazione italiana agricoltori) stima un +3% di presenze in agriturismo per i primi 15 giorni del mese. In crescita del 3% anche campeggi, villaggi e centri vacanza, secondo Trademark Italia.
    Ma sono soprattutto gli arrivi da Russia, Stati Uniti, Germania, Cina e Brasile a trainare un lieve recupero in Zona Cesarini. «Dopo gli ultimi dieci giorni di agosto con discreta affluenza, su settembre, che risponde all'esigenza del risparmio, possiamo rivedere le stime del -27,7% - dice il presidente di
    Caterina Ruggi d'Aragona - Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/5xfBR

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  3. @Sergio

    Sono dei fenomeni di velocità nel capire le situazioni.

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  4. @Luciano

    Quello che scrivi in merito al problema dei commenti mi è successo una volta.
    L'ho visto con nome di un'altro ma non ricordo quale.

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  5. Lei che tiene in considerazione le compagnie marittime

    Msc Crociere ha progettato gli ambienti delle sue navi in modo che anche i passeggeri disabili possano trascorrere le loro vacanze in piena libertà. Sulle navi vengono adottate le disposizioni del Disabilities Act degli Stati Uniti d’America: tutte le aree pubbliche e le cabine vengono private di barriere architettoniche fornendo un comodo accesso anche alle persone con mobilità ridotta. Inoltre sono disponibili cabine attrezzate per disabili con interruttori, appendiabiti, comandi dell'aria condizionata e lettori delle key cards posizionati per consentirne l'utilizzo da parte dei passeggeri sulla sedia a rotelle. A disposizione di tutti i passeggeri disabili ci sono molte altre facility, come ad esempio servizi di assistenza all'imbarco e allo sbarco, check-in e check-out prioritari, kit per non udenti e segnaletiche Braille, sedie a rotelle e vari sostegni.


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  6. @Anonimo


    E ci vuole veramente poco.

    Caro amico, le cose normali fanno notizia al giorno d'oggi. E questo è proprio un gran brutto segno per me.

    Cordialmente

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  7. Complimenti Luciano Ardoino

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