venerdì 6 gennaio 2012

In questo blog è vietato l'ingresso ai politici del turismo, e soprattutto ai loro "amici"

C’avrei giurato che non poteva che finire così, e questo credo sia solo l’inizio!

Perché vedete, è proprio come quel vecchio giochino che molti di noi hanno fatto da piccoli con le carte e che si chiama “sette e mezzo”.
Ebbene, i politici hanno chiamato troppe carte e di conseguenza, hanno sballato.
La nuova versione del “sette e mezzo” è il Black Jack dove si “va fuori” solo dopo il punteggio di ventuno … e loro (i politici) sono riusciti anche in quell’intento.
Föra da i ball.

Ormai la disaffezione dei cittadini verso la classe dirigente, ovvero verso i politici, visti e considerati dai più come un'unica "casta", senza più differenze né colore, ha raggiunto il punto forse più alto dalla fine della II Guerra Mondiale.

La delusione e l'insofferenza del popolo verso chi governa e amministra il Paese, sia a livello nazionale che locale è ormai tanto radicata e diffusa anche nel centro di Genova (la mia città), dove fuori da alcuni esercizi commerciali e bar, è spuntato perfino un cartello: "Vietato l'ingresso ai politici".

E' da notare però che in questi stessi locali, l'ingresso ai cani è spesso, al contrario, consentito, mentre l'immagine, che accompagna l'annuncio di divieto, raffigura il volto generico di un uomo occhialuto la cui forma ricorda, e parecchio, un fondoschiena.
L’idea di vietare l’ingresso ai politici è di Giuseppe Riggi, giovane calzolaio che ha un negozio a due passi dal centro cittadino di Varese.
E l'iniziativa sta riscuotendo successo e approvazione; infatti sempre più negozianti raccolgono l'iniziativa di tenere fuori i politici dai propri esercizi commerciali.

E subito dopo, lo sfogo è stato ripreso da Beppe Grillo nel suo messaggio di fine anno, mentre adesso tocca a un altro commerciante di Sesto Calende che rilancia l'iniziativa e attacca sulle sue vetrine un cartello dove avvisa i politici: "Qui i politici entrano, ma devono pagare il 1.000% in più".

Beh, che dire; se la sono cercata e di conseguenza era immaginabile che prima o poi …
E ben poco valore hanno le loro parole sul fatto che non l’è vero e che la colpa è sempre degli altri o di chi c’era prima.
Ma il torto maggiore dei politici d’oggi, senza voler trascurare quelli dei tempi passati (molti di loro ci sono ancora), è l’ingranaggio contorto che hanno “costruito” ad arte, privilegiando i propri interessi a danno della comunità.
Poi l’inserimento degli “amici” più cari a capo degli enti, delle associazioni o nelle posizioni che contano, che con scelte prettamente partitocratiche e non certo di merito, ha fatto il resto, portandoci irrimediabilmente nella scabrosa situazione attuale.

Qualcuno che si salva di sicuro c’è, ma il numero è così talmente esiguo, che questi vengono perennemente messi nella posizione di non nuocere per poter continuare a fare i loro “indefinibili” intrallazzi.
E non passa giorno che non si legga di questo o quell’altro (i politici), che in perfetto accordo con gli “amici” di prima, non metta a segno qualche colpo ben centrato … naturalmente per loro.

Quindi cambiare tutta la classe politica si può e sono anche certo che presto si farà; sperando che non succeda niente di grave o irrimediabile.
Il vero problema però, come già detto, è l’intero ingranaggio di corrotti, corruzione e chi più ne ha più ce ne metta.

Per quanto mi riguarda, e vale a dire per il settore che meglio conosco (il turismo), di cose “strane” ne avrei da dire, e “qual cosina” (veramente poca cosa) in quei circa mille post precedenti qui sul blog … c’è!
Delle altre non si può perché sono solo supposizioni, ipotesi o chiamatele un po’ come volete, ma che mi fanno letteralmente schifo.

1 commento:

  1. Si inizia col vietare l'accesso ai politici e ai loro amici, poi si finisce per scrivere: Vietato l’ingresso ai ragni e ai visigoti... :)

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