venerdì 4 novembre 2011

L'alluvione di Genova e lo "tsunami" della sindachessa Marta Vincenzi























Su Repubblica la sindachessa di Genova, Marta Vincenzi, ha spiegato: "I bambini si sono salvati stando a scuola. Se fossero stati per strada o in macchina sarebbe stato molto peggio. Se la gente deve andare a lavorare e il giorno prima comunichi che la scuola è chiusa, tutti prendono le macchine per portare i bambini dai nonni. Tenere aperte le scuole ha significato dare una possibilità in più alle famiglie. E nelle scuole aperte si è rifugiata anche tanta gente che era in giro e non aveva trovato riparo alternativo".

Ora bisognerebbe capire se la “signora” n’è convinta delle srt … anezze che dice o fa parte del suo essere.
Ma che diamine!
In che modo pensa che i genitori accompagnino i bambini a scuola … la sindachezza?
Ed è incomprensibile che, da un lato, si scrivesse su carta intestata del Comune che era sconsigliato uscire di casa e si pregava caldamente di non mettersi in auto, e dall'altro si lasciassero i bambini in balia dello scoppio della più annunciata delle bombe d'acqua.
Fatto sta che il giorno dopo (e l’allerta alluvione c’è sempre, anzi …) arriva l’ordinanza che le scuole resteranno chiuse, e probabilmente il suo discorso sui “nonni” non vale più.

Cominciano così le “processioni” degli amministratori cittadini davanti alle telecamere, ai microfoni, ai taccuini dove s’ode che la “cosa” era imprevedibile, uno “tsunami” dichiara addirittura la sindachezza.
E comincia lo scaricabarile; il Comune attacca la Provincia, la Provincia attacca la Regione, tutti attaccano il Governo, che a sua volta attaccherà non si sa chi.
E poi, cos’è sta storia che fosse “imprevedibile” e che non si potesse fare niente?
Ma se sono giorni che sappiamo che una violenta perturbazione avrebbe colpito di nuovo la Liguria?
Ci siamo talmente specializzati in meteorologia spicciola, isobare e cumulonembi, e sapevamo tutto della pioggia che sarebbe caduta, del rischio idrogeologico, del pericolo frane, abbiamo riempito pagine di giornali annunciando ogni singola goccerella attesa dal cielo e spiegando le ragioni dell'inevitabile allarme.
E poi che cos'è successo?
È successo quello che era stato previsto.
E il sindaco di Genova, Marta Vincenzi, invece, salta subito fuori a dire che «non era prevedibile». E che dunque «non si poteva fare niente».
Non fare niente ‘na benemerita mazza!
E non è certo una questione di sinistra o di destra, di amministratori di qua o di là.

Non se ne deve fare una speculazione politica, non se ne deve fare una polemica di parte.
Nessuno può permettersi di sciacallare sui corpi di due bambine trascinate via dal fiume in piena. Ma c'è una questione di dignità, c'è una questione di responsabilità.
Davanti a quei due bambini, così come davanti alle altre vittime di Genova o quelle delle Cinque Terre dell'altra settimana, non possiamo rispondere ancora una volta che «non era prevedibile», che «non si poteva fare niente».
Non lo può fare la classe dirigente di questo Paese perché altrimenti che diavolo ci sta a fare nel ruolo di classe dirigente?
Se «non si può mai fare niente», se «non ci sono mai responsabili», se «non era compito mio», perché mai dovremmo mantenere un esercito di politici e amministratori che, come numero, non ha pari nel mondo?
Per sentirci dire ogni volta che "non si poteva fare niente"?

E l'opposizione?
Beh, l'opposizione (comincia le danze con il consigliere regionale Matteo Rosso e sempre presente dopo che il fatto è avvenuto) parte col dire che la "cosa" poteva essere evitata ... "se si fosse provveduto ad una urgente pulizia dell’alveo dei fiumi, ad una corretta manutenzione dei tombini e se si fossero tenute chiuse le scuole nella data di oggi considerato che ieri sera è stato diramato un comunicato con cui la Giunta Comunale raccomandava ai cittadini di non uscire di casa se non in casi di estrema necessità.
Ma va?
Che poi sono le stesse causali che si ascoltano nei bars dal tempo che fu.
Il Matteo Rosso però sempre presente a priori nel farti gli auguri sul cartaceo (i giornali e le locandine per strada) non appena sta per arrivare il Natale o la Pasqua di turno, con i suoi auguri di Buone Feste.
Ma non altrettanto rapido, veloce e premunitore quando come quando (per esempio) c'era da scoprire che la Regione aveva stanziato 179.000 euro per la salvaguardia dell'ululone dal ventre giallo; una rana che oltre ad essere un gran rompiballe (emette 40 ululi al minuto), ci "costringe" a spendere tutte quelle "palanche" per la sua sopravvivenza.
Infatti, pur lavorando egli in Regione (capogruppo PDL in regione), l'informativa gli è arrivata guardando una trasmissione televisiva di Rai 2 (L'Ultima Parola); almeno così dice Il Giornale.
Portandomi alla conclusione che se Sparta piange, Atene non ride, mentre noi c'incazziamo sempre di più ... e con 'sti qui ...

Forse che sia arrivata l'ora che questi amminsitratori del bene (e della vita) comune non debbano più necessariamente essere presi, scelti o "assunti" dalla politica, dagli "amici", dai figli di "famosi" oppure dalle caste di cui tanto s'è letto ma poco s'è fatto per eliminarle (pensione forzata), ma solo scelti dai "cercatori di teste" ... quelle buone però!
Non quelle teste di "razzo"!

P.S.: Chi è che comincia che di corsa lo seguo?

5 commenti:

  1. Enrico Moizo (Fondazione Oltremare)
    AGGIORNAMENTO:

    Cari tutti, abbiamo ricevuto più di 1200 risposte e continuano ad arrivare a ritmo di 3 email al minuto, soprattutto da parte di giovani e giovanissimi.
    (Ci scusiamo con tutti i minorenni che siamo ovviamente costretti ad escludere).
    E' uno straordinario segnale di senso civico di cui possiamo essere tutti orgogliosi.
    ...

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  2. AIUTIAMO I NOSTRI CONCITTADINI!!

    Stiamo coordinando un gruppo di volontari con la Fondazione Oltremare per intervenire sul territorio.

    L'appuntamento è DOMENICA mattina alle 8.30 presso la sede degli Alpini in via Mura delle Cappuccine 33 (http://www.ana.it/sezione/genova).

    Per favore CONFERMARE la presenza via cellulare ai numeri indicati sotto, solo se realmente intenzionati a venire domenica mattina.

    I volontari sono gentilmente pregati di munirsi possibilmente del giubbotto di emergenza (quello obbligatorio da avere in auto).
    Abbiamo bisogno anche di pale, secchi di plastica, guanti e stivali di gomma, saremo grati a chi li può fornire.

    Per informazioni: 3201166419 Franco Sensi
    3488294482 Rosanna De Luca
    3927823189 Enrico Moizo

    Sono vicino ai familiari delle vittime e alle persone colpite dall'alluvione.

    ENRICO MUSSO

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  3. Le scuole aperte con un'allerta due mi sembra una follia totale.
    Pure a Firenze, lo scorso inverno, Renzi volle tenerle aperte di venerdì e con la medesima motivazione ("non si può deciderlo il giorno prima, altrimenti si mettono in crisi le famiglie dove entrambi lavorano") nonostante la nevicata ampiamente annunciata da giorni.
    Alle 13.00 la città era paralizzata.
    Ci furono casi di bambini rimasti a scuola sino alle nove di sera, che i genitori non sapevano come andare a prendere.
    Naturalmente le scuole rimasero chiuse il sabato ed il lunedì successivo.
    Ed era una nevicata appena un po' abbondante.
    Figuriamoci con un'allerta per alluvione quindi...

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  4. Caro frap ricordo benissimo quando tu ne parlasti sul tuo o questo blog.
    E se non ricordo male rilevasti anche dei grossi problemi sulle strade (o autostrade) d'accesso alla tua città.
    Nulla sfugge di quello che dici, caro amico, nulla.

    ;-)

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