mercoledì 2 novembre 2011

Turismo scolastico in calo del 38% (da 340 mln di euro a 215 mln) ... e l'Enit ?


Ennesima “bella e produttiva” figura della Michela Brambilla, e questa volta in tandem con la Mariastella Gelmini.
A dire il vero in questa coppia ci sarebbe d’aggiungere tutto o quasi il “parco” dei docenti, che alla moda de: “Il pallone è mio e ci gioca solo chi voglio io”, ha contribuito (e non poco) affinchè la “gara” abbia fine solo quando tutti sono fuori tempo massimo.
Mentre alcuni, quelli più rapidi di comprendonio (si fa per dire), al traguardo ci devono ancor adesso arrivare.
Si sa che pedalando in due e anche più si va più veloci alla meta (all’arrivo), ma molto probabilmente le due signore (in buona compagnia dei “professoroni” scolastici) hanno sbagliato la strada.
Forse sarà colpa dei cartelli stradali maldestramente sistemati nei vari incroci della burocrazia, oppure perché una pedalava e l’altra faceva ostruzione o presumibilmente che la responsabilità è sempre la stessa; e vale a dire quella del “mò diciamo qualcosa che i fessacchiotti se le bevono tutte”?
In attesa di ricevere lumi sul difficile inghippo, vi racconto il perché e percome, la Brambilla ha di nuovo “bucato”.

Lo scorso 25 febbraio usciva la notizia dell'iniziativa “Dai mille a un milione di studenti alla scoperta dell'unità d'Italia” che altro non era che delle risorse (6 milioni di euro) messe a disposizione, e aggiuntive rispetto ai 130 milioni erogati agli istituti scolastici per le spese di funzionamento (e dunque anche per le gite scolastiche).
Nella riunione effettuata a Palazzo Chigi durante la firma sul protocollo d’intesa, seguiva il solito bla bla bla del come siamo brave e del come siamo belle a far andar bene tutte le cose.
Solo che le sopraddette avrebbero dovuto sapere che le decisioni spettanti queste “scelte” da parte della presidenza scolastica e dei professori, si svolgono per lo più nei primi mesi dell’anno scolastico, e il decidere ‘sta bella trovata alle soglie del mede di marzo … beh, che dire; me pare ‘na str … anezza!


Turismo scolastico in calo del 38%. Questo il dato emerso da Classe Turistica – Festival del turismo scolastico durante il quale il Touring Club Italiano ha presentato i risultati dell’Osservatorio sul Turismo scolastico elaborati dal Centro studi dello stesso Tci.
L'incontro, che si è tenuto a Benevento, ha confermato che su 760mila studenti delle scuole superiori hanno preso parte ad un viaggio d'istruzione su una domanda potenziale di 2,7 milioni di giovani.
Questo ha chiaramente decrementato il fatturato generato da 340milioni di euro dello scorso anno scolastico agli attuali 215.
Secondo i dati dell'indagine presentata a Benevento, le mete predilette vedono la Spagna al primo posto, seguita da Repubblica Ceca, Germania e Francia: tra le città primato a Barcellona, poi Parigi, Berlino e Praga. In Italia avanti le città d'arte con Roma in testa, seguita da Firenze e Torino.

Complimenti, anzi … complimentoni signori "professori", Gelmini e Brambilla.

E’ anche vero che le “colpe”, come già detto, non siano poi tutte le loro, ma del nostro modo di farci del male da soli.
Poiché se poi il “regnante” di turno (il Premier) è di un’altra corrente politica, alé, tutti i contrari a tagliarselo per far dispetto alla moglie!
E nel contempo, giù a favorire i viaggi scolastici all’estero per portare le poche “palanche” che ancora abbiamo verso altri lidi.
Forse perché Barcellona, Parigi, Londra, Praga, Berlino o vattelappesca, ne abbiano più di Roma, Firenze, Venezia … e già che ci siamo mettiamoci pure Genova che male non fa.
Mentre di trovare dei fondi che incrementino la “voglia” di rimanere in Italia … non se ne parla nemmeno, vero?
Il discorso che ne scaturisce è che dall’anno scorso si sono “persi” qualcosa come 125 milioni di euro, e che a conti fatti, sempre in caso di attivare i preposti a fare la scelta migliore (naturalmente in Italia) con degli incentivi “logici”, si ripristinerebbero i “maltolti” col bene placido della famosa destagionalizzazione.
Destagionalizzazione sempre tanto ricercata attraverso le belle parole ma ben poco coi fatti.
E poi c’è da dire che secondo le statistiche, in un terzo delle scuole italiane, per l'anno scolastico 2010/2011, sono state annullate le gite, sia quelle di un giorno che quelle più lunghe.
Il motivo?
Sono sempre di più i professori che ritengono che accompagnare gli studenti in gita implichi troppe responsabilità che non vengono riconosciute dal Ministero dell'Istruzione.
In base ai tagli dei finanziamenti destinati alle scuole, infatti, è stata eliminata anche l'indennità di trasferta all'estero, che portava nelle tasche degli insegnanti 12 euro in più al giorno.

Ma dico; cari signori di entrambe le fazioni (Governo e Professori), ma del bene dell’Italia o dello sventolio di bandiere tricolori … ce ne ricordiamo solo quando gioca la Nazionale?

E poi dulcis in fundo c’è l’Enit!
O per lo meno dovrebbe esserci!
Infatti che cosa fanno il Matteo Marzotto (Presidente) e il Paolo Rubini (GM) per ‘sta cosa?
A quanto ne so, ‘na benemerita mazza, e cioè poco o niente di quel qualcosa di veramente "mirato" per invogliare gli studenti stranieri a venire in Italia.
Cavolo, un’idea o un qualcosa di produttivo da tirare fuori dal cilindro di seta a mò di coniglio o di scoiattolo (vedi foto in cima alla pagina) … e se non le hanno (ma lo si sapeva di già), che le chiedano in giro che magari qualcuno le sa e le ha ... forse.
Però solo interpellando con "educazione" e senza dirgli "farneticante" anche quando tanto farneticante non è, anzi!

18 commenti:

  1. Ha ha ha
    Il post è come al solito -pungente- ma la foto è uno spettacolo.


    :-D

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  2. Hai scritto ENIT inteso come Marzotto o .......

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  3. @Sergio e BC

    Inteso come Enit.

    Tanto per far loro capire che li "osservo", e la "zampata" è sempre pronta.

    Simpaticamente, per carità, e naturalmente per critica costruttiva.

    Quella foto poi, è di una simpatia esagerata e molto reale nella realtà.

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  4. Avrei voluto vedere, se nel qual caso tu avessi fatto parte del parco docenti, quale decisione avresti preso.

    Cordialmente

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  5. ??????????????????

    I commissari chiamati dal ministero dello Sviluppo a gestire l'amministrazione straordinaria di Valtur sono già al lavoro per garantire l'operatività delle strutture e risanare l'azienda, che resta comunque in attività. Ai clienti, si legge su Milano Finanza, vanno garantiti tutti i pacchetti turistici in catalogo. A creditori, fornitori e personale vanno garantiti i pagamenti. Sono queste le sfide che Daniele Discepolo, Stefano Coen e Andrea Gemma stanno affrontando per rimettere in sesto Valtur. I commissari hanno comunicato di essere pronti a dismettere parte dei villaggi di proprietà (un patrimonio valutabile in 130-150 milioni) e a lanciare un aumento di capitale di 30-50 milioni. Tutte operazioni urgenti, visto che Valtur si è presentata con debiti per 303,6 milioni: di questi, 62 nei confronti del sistema bancario, 85 nei confronti dei fornitori e 92 verso Erario e Inps.

    ????????????????????

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  6. Anche a me sembra strano che si debba vendere un pezzo del patrimonio di Valtur che invece è necessario per fare più cassa.
    Qual'è lo scopo?
    E di questi, 62 nei confronti del sistema bancario, 85 nei confronti dei fornitori e 92 verso Erario e Inps che portano il totale a 239 milioni di euro, gli altri 67 a chi vanno?
    C'è qualcosa che non capisco e puzza dalla testa (?).......aiuto!

    Sorbole!

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  7. ragazzi, operazione Valtur, mi sa che conviene non cercare di capire ....
    Turismo Scolastico: concordo, si dovrebbe fare di più per gite d'istruzione in Italia e non all'estero ( a meno che non si tratti di licei linguistici per approfondimento della lingua). Ma a "palazzo" non ci si sposta di un millimetro dalle vecchie abitudini. Esempio (reale): un progetto con una prestigiosa università americana per un corso di "study abroad" della durata di un mese, a carico dei ragazzi. L'università chiedeva un aiuto sul trasporto, per incrementare il numero dei corsisti ed invogliare un maggior numero di ragazzi a frequentare il corso in Italia. Indovinate chi si è fatto carico del trasporto terrestre in Italia? L'albergatore, in quanto "il progetto non era di interesse regionale, ma privato". Bene, il progetto si è ripetuto per due anni, poi il costo a carico dei ragazzi è diventato troppo alto e l'albergatore non ha più avuto "margini" per pagare pullman ed escursioni sul territorio nazionale ....

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  8. @Anna Sirolo

    Su Valtur domani ci provo e io speriamo che me la cavo.
    Per quanto riguarda il Turismo Scolastico il tuo esempio è azzeccato al 100%, anzi di più.
    E se pensassero a queste forme di marketing coinvolgendo, chessò il 5/10% dei soldini derivanti dalla tassa di soggiorno?
    Beh, può anche essere un'idea per i nostri "amici" lassù in lato.

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  9. @Renzo B.

    Ciao, di certo li avrei accompagnati anche senza ricevere la diaria dei 12 eurini.
    E soprattutto in Italia, senza ombra di dubbio.

    Più che cordialmente

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  10. @Francesco e Anonimo

    Concordo!
    Non si vende se si hanno le intenzioni di ripresa.

    Comunque, come già detto ad Anna, domani ci provo.

    E speriam ben.

    ;-)

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  11. @Luciano


    Heila, non avevo visto il link sulla destra del blog, politicamente costruttivo?

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  12. ma ragazzi...ma avete capito o no che c'è crisi diffusa...?

    io più di criticare costruttivamente il non fatto....cercherei di vedere un po' quello che fanno o credono di fare...diciamolo...quello dove i milioni fioccano e si spendono...luciano luciano...

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  13. @Anonimo

    Eh si ... luciano luciano.

    Dici che c'è crisi diffusa?
    E come pensi di combatterla se non con delle idee che 'sti str...ani non hanno?
    Forse col fare le pulci sui loro mal spesi?
    Eh che diamine, avranno sempre qualche scappatoia per raccontare quella dell'uva sul perchè l'hanno fatto.
    E se non lo fanno il quel modo, ne producono un altro.
    Il risultato?
    Il risultato è che il tempo passa e che li spendono male in tutti i casi.
    Se poi l'intendi che ci sia sotto dell'intenzionalità per il loro proprio tornaconto, beh; scusa ma non sono nè un carabiniere nè un magistrato.
    Quello che so fare (credo) è di dare direttamente o indirettamente dei consigli (considerato che so che ci leggono) per il settore che meglio conosco.
    E poi di crisi a 'sti livelli ne ho passate già due e c'è solo un modo per togliersi dalla "bratta".
    Però qui entro nel mio privato ed è meglio non dire.
    Consigli, consigli e ancora consigli, sperando che li facciano propri (chissenefrega se non ce ne daranno merito) e l'eventuali nostre idee le mettano in pratica.
    La stessa Anna Sirolo ne ha data una che da sola vale tanto oro; basta solo metterla in pratica.
    Ecco come nascono le soluzioni!

    P.S.: Le 19 puntate (o quante diavolo sono state) che ha fatto frap sul suo blog e sul M.I. in Tour sono il classico "consiglio" a non farle ancora. O per lo meno a farle meglio, visto che così facevano proprio pena.
    O no?

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  14. Hei, mi sono spariti due commenti



    :-(

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  15. Sono andato a vedere nello spammer ma non c'è niente.
    Eppure li avevo visti e c'era pure un mio commento.

    Boh?

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  16. @luciano: sono d'accordo: idee, idee, idee. Tante, tutte su un tavolo e come in un buon caro vecchio brain storming, buttiamo quelle non applicabili, quelle troppo onerose, quelle non attinenti e sicuramente ce ne saranno tante buone da prendere al volo e mettere in pratica.
    destinazione dei proventi della tassa di soggiorno, ad esempio, che siano utilizzati ESCLUSIVAMENTE per il settore, meglio se per progetti scelti dalle imprese (e non per viaggi promozionali "premio" per gli amministratori).
    Commercializzazione: evitiamo di spendere soldi pubblici per inviare alle fiere/work-shop gli amministratori o i funzionari (a vendere cosa??). Forse è il momento di mandare in giro per il mondo una task force seria, con possibilità di firma di contratti, etc...

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  17. @Anna Sirolo

    Parole Sante!

    E per il raggiungimento di un buon prodotto basterebbe inserire quella "parolina" che risponde al nome di MERITOCRAZIA.
    Si, lo so, siamo alle solite utopie, ma cavolo, in molti altri Paesi è in questa maniera che si tolgono dalla "bratta".
    Vabbè dai, non disperiamo e per quello che possiamo continuiamo a darci da fare.
    Ci vorrebbe forse un pò più di unione per ottenere maggior "forza", ma quello che stiamo facendo non è poi così male.

    P.S.: Ho provato ad analizzare il tuo suggerimento attraverso quell'università americana eccetera eccetera, e l'ho trasportato su ciò che hanno realizzato in Spagna per la terza età (http://tuttosbagliatotuttodarifare.blogspot.com/2010/07/le-vacanze-della-3a-eta.html).
    Sarà o non sarà, ma ci vedo molte simmetrie realizzabili nell'identica maniera e con poca spesa.

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  18. Dal web


    «Le spese veterinarie non sono un lusso».
    Bella frase.
    L'ha detta il ministro del Turismo Michela Brambilla.
    Sono colpito dall'inerenza che questa dichiarazione ha con il turismo e la sua crisi.

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