venerdì 22 luglio 2011

Ministeri: Brambilla apre uffici turismo a Monza e Napoli. E perchè non a Genova?


Monza?
E perché non a Genova?
"E' stato avviato l'iter per l' apertura a Monza e Napoli degli uffici operativi e degli sportelli del Ministero del Turismo, le cui risorse saranno reperite nell'ambito delle dotazioni già assegnate all'amministrazione senza ulteriori aggravi".
Segue poi il solito bla bla bla nella fattispecie di: "l’importante è perseguire l'obiettivo di una maggiore e più efficace presenza sul territorio, per essere ancora più vicini agli operatori e ai cittadini".
Ma com’è possibile che non costerà niente più di quello che costa adesso?
Infatti il dire che le risorse saranno reperite nell’ambito delle dotazioni già assegnate all’amministrazione non vuol dire proprio niente, perché per ovvie ragioni di cose, queste palanche, dovranno per forza essere tolte da qualche altra parte.
O no?
Ma la signora ci prende per scemi?
E poi perché proprio Monza?
Da quando in qua quella ridente cittadina è strettamente legata al turismo?
Non sarebbe meglio pensare di aprirne una, chessò a Genova, giusto per dare il “LA” a quella/questa benedetta Regione, la Liguria, che di turismo ci dovrebbe o potrebbe campare (anche bene) mentre invece …?
A parte che m’è ancora incomprensibile capire l’utilità di creare delle succursali del ministero del turismo (?) considerando che il Titolo V della Costituzione demanda la responsabilità alle Regioni (e che geograficamente sono ovviamente già vicine agli operatori e ai cittadini), se non quelle strettamente personali per “forse” fornire qualche bel lavoretto, naturalmente previo concorso “meritocratico”, a qualcuno che “forse” se l’è fortemente guadagnato con qualche presenza nei gazebo o chissà per quale altra considerazione (!), ipotetizzando naturalmente e … come sostenne non molto tempo fa la ministra.
A Monza?
Ma guarda un po’.

P.S.:Vuoi vedere cha a Monza sono più bravi dei genovesi nel turismo o forse è perchè avranno più Santi in Paradiso ... boh?

15 commenti:

  1. E così saranno quattro.

    Per Umberto Bossi «Padania vuol dire Venezia e Milano unite: in settimana apriamo i ministeri a Monza» ha annunciato questa sera a Venezia il Senatur. I ministeri, ha detto, sono «il mio, quello di Calderoli e quello di Tremonti: sbarcano a Monza». «È solo il primo passo - ha aggiunto - l'importante è portar via da Roma qualcosa: io, Calderoli e Tremonti mettiamo insieme i nostri ministeri, fatto il primo passo si farà il secondo e il terzo». Per il momento, secondo Bossi, niente sarà dislocato a Venezia, ma «i veneziani diranno: e noi?».

    RispondiElimina
  2. @anonimo

    Infatti

    Monza batte Genova 4 a 0, per manifesta in feriorità.

    RispondiElimina
  3. E vai Luciano è fatta.

    Il Ministro del Turismo Michela Brambilla ha concluso l’iter per la ricostituzione degli organi di governance di Enit – Agenzia nazionale del Turismo, firmando il relativo decreto lo scorso 13 luglio. Fanno parte del nuovo Consiglio di Amministrazione di Enit: Matteo Marzotto, confermato Presidente dell’ente, Mauro Di Dalmazio, Coordinatore degli Assessori regionali in materia di turismo con il ruolo di Vice Presidente, Bernabò Bocca, presidente di Confturismo in rappresentanza delle Associazioni di categoria, Flavia Coccia, in rappresentanza del Governo, Maurizio Melucci, assessore della Regione Emilia Romagna in rappresentanza della Conferenza Permanente Stato – Regioni. Il decreto è stato trasmesso agli organi di controllo competenti ed entrerà in vigore dalla data di registrazione.
    Una nota del Ministero spiega che finisce così il commissariamento dell’ente, procedura alla quale si era reso necessario ricorrere con lo scopo di snellire la struttura dell’Agenzia, anche riducendo il numero dei componenti il consiglio di amministrazione, e di renderla adeguata alle nuove condizioni del mercato turistico internazionale.
    “In particolare Enit, durante la fase di commissariamento – continua la nota – si è dotata di una organizzazione interna più flessibile e moderna che ha consentito un’azione maggiormente incisiva della promozione dell’Italia. La riorganizzazione delle sedi estere ha consentito di pianificare una presenza maggiore dell’Italia, anche per il sostegno alle nostre imprese, nei paesi dove è prevista una maggiore crescita di flussi turistici: Brasile, India, Cina e Medio Oriente”.

    RispondiElimina
  4. @Luciano e Francesco

    Stavo per scrivere la stessa cosa dell'Enit ma ho visto che mi hai preceduto caro Francesco.
    Voi cosa ne pensate?

    RispondiElimina
  5. A dieci anni dall’entrata in vigore della legge 29 marzo 2001, n. 135, che prevedeva l’istituzione dei Sistemi Turistici Locali, solo sei regioni appaiono aver completato l’intero percorso.
    Lo rivela un’indagine svolta da Federalberghi e Mercury tra le Associazioni territoriali degli albergatori, dove risulta che il tentativo di definire il modello di governance delle destinazioni turistiche non ha prodotto i risultati auspicati.
    Laddove c’erano le condizioni per forme di organizzazione tra gli operatori pubblici e privati, sia per aspetti più propriamente di marketing, sia per il governo complessivo della destinazione, queste avevano già preso forma e sostanza modellandosi ed adattandosi al contesto ambientale. Laddove mancavano i pre-requisiti la forzatura non ha dato gli esiti auspicati.
    “L’esempio più lampante – afferma Bernabò Bocca, Presidente di Federalberghi – di come iniziative di politica del settore, calate dall’alto, non riescano a produrre effetti che, se condivisi in una fase progettuale, sarebbero invece di enorme utilità per l’economia turistica nazionale”.
    Il testo integrale del rapporto di ricerca sarà pubblicato all’interno del XVII Rapporto sul Turismo Italiano, che sarà presentato la mattina del 27 luglio a Firenze, a Palazzo Vecchio.

    RispondiElimina
  6. @Gianni

    30 gennaio 2009
    La proposta di riforma della Legge sul turismo presentata dal sottosegretario Michela Vittoria Brambilla, prevede tra l’altro il rilancio dei Stl.

    Beh che dire; meglio non dire.

    E vuoi vedere che la Brambilla adesso è d'accordo con il Bocca?

    RispondiElimina
  7. @Sergio e Francesco

    A domani ...
    Stasera butto giù il pezzo.

    e ciao

    RispondiElimina
  8. La Brambilla e Bocca, da buoni "compagni di merende" dai tempi Confcommercio, sono sempre andati d'accordo. Anche se ogni tanto si fanno gli sgambetti (ma questo fa parte del giochino...). Sono facce di una medaglia desolante, ovvero "l'occupazione-delle-poltrone-comunque-sia" (tu dai una cosa a me e io ne do una a te). Ed ecco che dietro le finte scaramucce a beneficio del popolino "associato" (un po' come il Bossi che, dalla salda poltrona nella stanza dei bottoni, spilla e pizzica il cavalier sodale per dare contentini alla turbolenta base), ci si accorda per "accomodare" poltrone a fronte di boccate d'ossigeno a base di roboanti dichiarazioni sul "tutto va ben, madama la (rossa)marchesa", spiattellando improvvise quasi orgiastiche quanto eclatanti statistiche sui flussi, in radicale crescita, a beneficio del malconcio incoming nazionale. Ne vedremo delle belle nei prossimi giorni tra conferenze stampa e comparsate in interviste radio-televisive: non vorremmo mica rovinare le vacanze ai numi tutelari del nostro (pseudo)gotha del turismo?

    RispondiElimina
  9. @Sabaudo

    Eh si prepariamoci al peggio.
    Alle presenze turistiche con due cifre, e naturalmente col segno più.
    Il fatto che poi non saranno (come al solito) veritiere, per loro poco importa. L'impostante è farlo credere al popolo.
    :-(

    RispondiElimina
  10. E tutti e quattro a Monza.
    Strano a dirsi ma vero.

    RispondiElimina
  11. La Spagna ha ricevuto 24,8 milioni di turisti stranieri nei primi sei mesi dell’anno, pari ad un aumento del 7,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, secondo l’inchiesta dei movimenti turistici alle frontiere (Frontur) realizzata dal ministero dell’Industria, Turismo e Commercio e diffusa oggi. I dati, secondo fonti ministeriali, “confermano l’evoluzione positiva del turismo spagnolo”. Nel mese di giugno sono giunti in Spagna oltre 5,7 milioni di visitatori stranieri, pari all’8,5% in più che nel giugno 2010. Per Paese di provenienza, aumentano i turisti originari del Regno Unito, con 80.000 arrivi in più rispetto al giugno dello scorso anno (+5,7%), fino a 1,5 milioni di inglesi, 5,9 milioni nei primi sei mesi dell’anno. I turisti provenienti dalla Germania hanno registrato a giugno un aumento dello 0,9% degli arrivi tedeschi, fino a 981.511 visitatori, mentre nel primo semestre c’è stata una diminuzione dell’1,8% rispetto allo stesso periodo del 2010, fino a 5,9 milioni. In aumento anche i francesi (+8,9%) a giugno, con un incremento nei primi sei mesi dell’anno del 4,9% e complessivi 3,6 milioni di viaggiatori in Spagna. Per destinazione, le comunità autonome che hanno segnato un maggiore incremento di turisti a giugno sono le Baleari (+12,3), l’Andalusia (+10,3%) e la Catalogna (+8,6%). La Comunità di Madrid ha segnato invece a giugno un decremento del 7,9% dei vistatori stranieri, motivato principalmente dalla diminuzione di turisti italiani.

    RispondiElimina
  12. A Genova avete già abbastanza problemi.
    Vuoi pure la Brambilla in distaccamento? ;-)

    RispondiElimina
  13. E perche lei non ne avrebbe il diritto? Almeno eviterete di chiamarla "rossa", ora che è la "Monaca di Monza"... :-)

    RispondiElimina

Visualizzazioni totali