giovedì 27 gennaio 2011

Tassa di soggiorno: sciopero o coccarda! Ma che è?

No, non ci credo, non ci posso credere, ma dai, raccontatelo ad un altro, è impossibile!
No, non sono impazzito, almeno credo, ma quello che leggo oggi mi strabuzza gli occhi, la mente e anche qualcos’altro, infatti …
… il Consiglio Direttivo della Federalberghi-Confturismo, riunitosi ieri a Roma in convocazione straordinaria, ha deciso alcune forme di protesta contro la paventata introduzione della tassa di soggiorno inserita all’interno del decreto sul federalismo fiscale municipale, dichiarando da subito lo stato di agitazione della categoria.
Se dovesse essere confermata nelle prossime ore questa sciagurata ipotesi vessatoria nei confronti dei consumatori italiani e stranieri che pernotteranno negli alberghi italiani, è scritto nella delibera del Consiglio Direttivo della Federazione, i 34 mila alberghi italiani verranno invitati a non accettare prenotazioni il 17 marzo, giorno della celebrazione dell’Unità d’Italia.
Quel giorno, nel quale si prevede come oltre 2 milioni di turisti tra italiani e stranieri pernotteranno nelle strutture alberghiere di tutta Italia, il mancato introito economico potrebbe portare l’erario a perdere tra tassazioni dirette ed indirette qualcosa come 100 milioni di Euro.
Questo lo dicono loro, mentre per me è molto ma molto di più calcolando l’indotto.
Comunque c’è anche scritto che da questa forma di “sciopero” saranno esentati solo gli alberghi esclusivi, (4-5 stelle?) che per solidarietà applicheranno nei vari ingressi alberghieri la coccarda tricolore.
Beh, una gran bella fatica “solidale”.
C’è da dire che nell’intervista sul quotidiano e nel direttivo di questa decisione ci sono Elena David (UNA Hotels) e Bernabò Bocca (Sina Hotels) che, guarda caso, sono anche proprietari, presidenti o AD di alberghi “esclusivi”, e quindi probabilmente (?) saranno “obbligati” a mettere le coccarde.
Che è sempre meglio che chiudere l’attività, come invece dovranno fare (?) quelli delle 1, 2 e 3 stelle.
E quest’ultimi non dicono niente?
Forse non dicono niente perché “sanno” che questa “sparata” suona più come una boutade che un dato di fatto.
Ma allora perché dirla?
Comunque, “simpatiche” minacce a parte di chiusura (quasi) totale, mi risulta incomprensibile l’apprendere che a questa conclusione ci siano arrivati solo adesso, quando era facilmente intuibile già all’atto della richiesta di federalismo (anni fa).
La stessa “concessione” (tassa di soggiorno) data a Cutrufo (vice sindaco di Roma) e Alemanno (sindaco) della città eterna, poi a Renzi (Firenze) e via cantando, avrebbe dovuto presagirne la futura autorizzazione anche al resto dei comuni d’Italia, ma, pur essendone qui nel blog descritte (da anni) l’eventualità innumerevoli volte; niente, nessuno di quei “professoroni” c’ha mai pensato e quindi erudito in tutto questo tempo, ahimè, ormai trascorso.
Che non l’avessero capito o che invece sotto sotto, vuoi vedere che… mah?
No, non ci credo, non ci posso credere, ma dai, raccontatelo ad un altro, è impossibile!
P. S.: Se nel remoto caso tutta la "storia" dello sciopero fosse vera (?); beh, sarebbe di certo (a mia veduta) una grandissima str ......; ma per piacere, andate a lavorare, le soluzioni sono ben altre!

2 commenti:

  1. ---- ma per piacere, andate a lavorare, le soluzioni sono ben altre!

    Ha ha ha

    Dal Brasile con amore (fraterno)

    Renata

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