lunedì 14 settembre 2009

Top 10 città mondiali a rischio borseggio

Il Pantheon o la zona della Fontana di Trevi, sono due aree a rischio borseggio.
E la quota di furti colloca la Capitale al secondo posto nel mondo, dopo Las Ramblas di Barcellona, tra le città dove per turista è più facile vedersi privato del portafoglio, della videocamera o della macchinetta fotografica. Sono queste alcune valutazioni di TripAdvisor, la più grande e rinomata community di viaggiatori al mondo, con oltre 11 milioni di utenti registrati.
Il sito, con più di 25 milioni di visitatori mensili e 25 milioni di recensioni e opinioni, ha stilato la classifica delle 10 città al mondo dove i turisti sono invitati a tenere gli occhi sempre aperti per evitare la mano lesta dei borseggiatori.
Perché le città Europee con i loro incantevoli monumenti all'aria aperta sono una tentazione irresistibile e non solo per i turisti.
E così, dopo Barcellona e Roma, c'è Praga, con Ponte San Carlo.
Qui - si spiega - "la folla che si accalca sul ponte fa di questo luogo la cornice ideale per sfilare i portafogli. Mentre si ammira l'incantevole vista del fiume Vltrava e del Castello di Praga, meglio tenere ben stretti gli oggetti di valore, restando sempre con gli occhi bene aperti in mezzo ai ciechi".
Al quarto posto, sempre secondo Tripadvisor, c'è ancora la Spagna, con il mercato delle pulci di Madrid. "El Rastro e i treni affollati della metropolitana sono luoghi dove i borseggiatori possono rovinare la vacanza ai turisti che visitano questa meravigliosa città - si sottolinea - Meglio restare all'erta anche nei numerosi musei della capitale spagnola".
I manolesta "potrebbero essere in agguato e aspettare che qualche visitatore venga colto dalla sindrome di Stendhal".
Dopo c'è la Tour Eiffel, a Parigi. "La Ville Lumiére è sempre affollata da numerosi turisti che circondano i piedi della Tour Eiffel e che arrivano fino ai gradini del Sacro Cuore.
Ma la calca non risparmia nemmeno la Parigi sotterranea: l'attenzione in metropolitana è d'obbligo".
Poi, al sesto posto, c'è Firenze, con piazza della Signoria. "Come biasimare i turisti di tutto il mondo se la bellezza del David di Michelangelo e le altre incredibili opere che adornano la città fan perder loro la testa?
Mentre si ammirano le opere di Michelangelo o la copia del David nell'affollata Piazza della Signoria, meglio prestare attenzione, qualcuno potrebbe essere attratto proprio dal nostro portafoglio".
Al settimo posto Buenos Aires, capitale dell'Argentina. "Città frenetica e culturalmente stimolante con innumerevoli spunti per I suoi visitatori, dal Teatro Colon ai caratteristici borghi nelle vicinanze della città. In ogni caso se mentre state ammirando il panorama venite colpiti dal "ricordino di un uccello" color senape e una persona caritatevole - con tutta probabilità un ladro - viene ad aiutarvi, fate attenzione che oltre alla giacca non vi ripulisca anche le tasche".
Poi c'è Amsterdam, in Olanda. "Non è difficile farsi rapire dalla sua atmosfera rilassata e dalle cose da vedere e da fare, ma attenzione a non lasciarsi andare troppo facilmente: i borseggiatori sono famosi per la loro abilità di approfittare dei numerosi turisti che affollano questa incantevole città nord europea".
All'Acropoli di Atene, in Grecia "Prometeo oltre al fuoco potrebbe rubare anche il vostro portafoglio".
Chiude la classifica il centro storico di Hanoi, in Vietnam. "Nella città si trovano ben 600 templi e pagode che rendono questo posto davvero unico al mondo, ma nel visitarlo è sempre meglio non lasciarsi distrarre dalle mille attrattive, col rischio di sentirsi più leggeri...".

Da Clandestinoweb

4 commenti:

  1. Curiosamente noto all'improvviso che il capodipartimento del DSCT brambillesco non è più Angelo Canale, ma una certa Caterina Cittadino.
    Google dice che è:
    Consigliere dei ruoli della Presidenza del Consiglio dei Ministri dal 1999. Laurea in
    Giurisprudenza, specializzazione in Diritto internazionale. Abilitata all’esercizio della professione forense. Direttore Generale del CNIPA dal gennaio 2007, già Direttore Generale dell’Ufficio per il Ruolo Unico della Dirigenza presso il Dipartimento Funzione Pubblica (1999 - 2001), Direttore Generale per l’attuazione del Titolo V, art. 118 Costituzione (2002 – 2003) e dell’Ufficio per il Federalismo amministrativo presso il Dipartimento Affari Regionali (2004 – 2006). Professore a contratto di “Istituzione di diritto pubblico presso l’Università S. Pio V dal
    2001. È stata componente di importanti Comitati e Commissioni in materia di riforme
    costituzionali, elettorali, amministrative e sul federalismo fiscale presso la P.C.M. e il Ministero dell’Interno. Autrice di libri, saggi e numerose pubblicazioni giuridiche.

    Al CNIPA pare avesse a uno stipendio lordo annuo di 176.168 euro.

    Sbaglio o la notizia dell'avvicendamento non è girata?

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  2. Quindi avevano la "soluzione" ai problemi del turismo proprio in casa?
    Credo che continuino a fare pesca d'altura dentro un bicchiere...e neanche pieno d'acqua.

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  3. Luciano, che vuoi che ti dica?
    Siamo un Paese in cui per i ruoli direttivi si ritiene che la competenza specifica di settore conti come il due di coppe con briscola a bastoni.
    Quasi quasi io mi propongo come direttore generale di un qualche ufficio del Ministero degli Esteri.
    Ciao.

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  4. Beh, credo che con gli idiomi te la cavi abbastanza bene, anche se ho visto che molti di "quelli" usano le cuffie del traduttore; quando qualcuno parla in inglese.
    P.S.:
    Ho scritto "idiomi"
    :-)

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