domenica 31 luglio 2011

Classifica dei portali turistici regionali (agosto 2011)

Continua con il mese di agosto la (personale) classifica dei portali regionali sul turismo, realizzata con l’aiuto di Alexa che notoriamente si occupa di statistiche sul traffico di internet.
Ovviamente resto sempre in attesa di consigli per migliorare l’ambaradan poiché ho intenzione di continuare a stilarla anche per fare una critica … costruttiva però.

ASPETTANDO CONSIGLI
Ritengo che migliorarla (con il vostro aiuto), questa possa anche servire per la destagionalizzazione che è importante per i due milioni e passa di persone che in Italia ci lavorano (ma non solo), ma più avanti nel tempo vi spiegherò il perché.
Ma bando alla ciance e passo subito ai dati dei click.

RANK INTERNAZIONALE E NAZIONALE
Nel rank internazionale migliorano i portali turistici di Marche , Liguria, Trentino Alto Adige, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lazio e Calabria, mentre in quello nazionale, ossia il numero dei contatti che avvengono entro i confini, in salita sono quelli del Piemonte, della Calabria, dell Veneto (molto bene al pari del Friuli Venezia Giulia) e quelli dell’Abruzzo.
E anche l’Emilia Romagna sta aumentando i contatti.
Mentre la Basilicata perde parte dell’incremento che aveva ottenuto il mese scorso.
Le altre Regioni rimangono pressoché stabili mentre peggiorano Sicilia, Sardegna e molto più sensibilmente il Lazio.
Un “complimentone” alla Regione capitanata dalla Polverini e in particolar modo al suo assessore, tal Stefano Zappalà, che dalla 26.246esima posizione in Italia, è riuscito a retrocedere in poco tempo alla 42.330esima.

PERCENTUALE CONTATTI ESTERI
Continua la debacle delle Marche per quanto riguarda la percentuale dei contatti dall’estero, che dal 14%, in due mesi ottiene adesso solo il 4,5% (nel periodo annuale di maggior concentramento turistico).
Perdono anche il Veneto e la Toscana, però quest’ultima rimane il portale più seguito d’Italia, mentre la Calabria vede svanire molti dei contatti che aveva incrementato il mese scorso.
Particolare discorso è per quanto riguarda il Molise, il Lazio e l’Abruzzo, che ottengono lo 0 (zero) in questa specifica ricerca dei contatti stranieri (attraverso i dati Alexa aggiornati giornalmente).

PAESI ESTERI CHE CLICCANO SU …
Per l’Umbria c’è notare i buoni click provenienti dall’Inghilterra e quelli tedeschi sul portale del Friuli Venezia Giulia.
Stati Uniti per la Puglia; Spagna e Germania per la Sardegna; Francia per la Valle d’Aosta e la Sicilia, mentre per quest’ultima arriva una buona percentuale di click inglesi.
Inghilterra, Spagna, Svizzera, Germania e Polonia aumentano sensibilmente il rank estero del Trentino Alto Adige.
E per quanto concerne la Toscana (il miglior portale sotto molti punti di vista), sono Stati Uniti, Inghilterra, Germania, Spagna, Francia, Canada, India e Slovenia a cliccare sul sito turistico.

P.S.: Da notare che recentemente è finito (finalmente) il commissariamento dell’Enit e nel CDA è stato inserito l’assessore regionale dell’Abruzzo, Mauro Di Dalmazio in rappresentanza appunto delle Regioni.
E fin qui niente di male, per carità; solo che quell’ente (Agenzia Nazionale del Turismo) che dovrebbe promuovere l’immagine unitaria dell’offerta turistica nazionale e favorirne quindi la commercializzazione all’estero, ha scelto proprio quello che sta riportando un bel 0 (zero) di contatti esteri sul proprio portale (Abruzzo) da circa due mesi (data da cui ho cominciato questa, diciamo personale classifica), e sempre che i dati di Alexa (che sono meglio di niente) siano autorevoli.
Mauro Di Dalmazio n’è stato “addirittura” nominato vice presidente a conferma che … vabbè dai, lasciamo perdere.
E avanti col merito e la meritocrazia!





sabato 30 luglio 2011

Travel & Tourism 2011 (rapporto competitività) ... anche per quelli che non ci vedono bene


È sciocco dividere la gente in buona e cattiva, la gente è o incantevole o noiosa (Oscar Wilde, Il ventaglio di lady Windermere, 1892) e la Michela Brambilla non m’è certamente incantevole.
M’incanta la gente che sbaglia, ma che s’accorge d’averlo fatto e ci pone un rimedio senza dare la colpa dei suoi errori ad alcun altro.

Quelli incantevoli
Sono estasiato da chi vuole sempre imparare, e dopo averlo fatto, con parole accessibili e comprensibili anche allo stolto più scemo del mondo, ti offre le sue esperienze e conoscenze su di un piatto d’argento, e tante altre belle cosette che se dovessi elencarle tutte qui, non la finirei in questa giornata.

Quelli noiosi
Mentre mi sono noiosi quelli che sanno già tutto prima ancora d’aver capito di cosa si parla; quelli che non perdono l’occasione per dire che loro sono bravi anche quando quell’occasione non c’è; quelli che te la vogliono condire con l’olio di semi e cercano di spiegarti che l’è d’oliva extra vergine; quelli che non vedono ad un palmo dal naso, non perché siano miopi o astigmatici no, ma perché non ci capiscono un razzo.

E poi c’è la gente (quella peggiore di tutte) che s’attacca (dopo lunga rincorsa) al “bus” migliore che poco prima è passato di la, e pur respirando i fumi di scarico vive di luce riflessa, mentre i meriti se li vanno a cercare anche dove di questi non ce n’è neanche l’ombra.

Travel & Tourism Competitive Report
Comunque sia qualche tempo fa è uscito l’ultimo numero di Travel & Tourism in merito alla competitività del turismo globale, ebbene questi di seguito sono i dati emersi.
Naturalmente non c’è stato nessuno che li ha tradotti e messi nel web, nel cartaceo o dove si preferisce e vuole.
Considerazione che scaturisce dal fatto che non sono tanto “felici” nei nostri confronti, preferendo quindi elencare quelli che “forse” si fanno tra di loro, “forse” per prendere in giro la gente, "forse" per mantenere il careghino e "forse" per dare un senso al loro lavoro, se "lavoro" si può definire.

P.S.: Le Nazioni associate sono 140

venerdì 29 luglio 2011

Competitività dell'Italia nel mondo 2010 - 2011 (Word Economic Forum)

Non possiamo più permetterci il lusso di pensare che l’oro del terzo millennio, il turismo, possa essere ancora trascurato in questa maniera.
Di tentativi da parte del ministro del turismo ce ne sono ma, vuoi per l’impreparazione della Brambilla & co., vuoi per l’ostinazione che hanno a non capirci una benemerita mazza e a produrre più danno che altro e pensare in gran parte alla salvaguardia degli amati quadrupedi, l’andazzo non è certo dei migliori.

In verità ci sarebbe da dire che forse è meglio così; infatti più pensa agli animali e meno ha da pensare al turismo, comportando che tutto sommato è un bene.
Però quel “poco” che fa per quel settore (per quanto mi riguarda) è una catastrofe.
A poco serve che dia/diano delle statistiche o dei dati inveritieri immancabilmente col segno più; questi di soldi non ne portano e producono più incazzamento che altro.
Il problema del turismo in Italia non è unicamente dovuto a quel ministero, bensì a molti di questi.
E vale a dire quelli che si occupano di infrastrutture, tasse, trasparenza delle politiche di governo, spreco della spesa pubblica, favoritismi nelle decisioni di funzionari del governo, formazione del personale, norme in materia di investimenti, pratiche di assunzione, costo del lavoro, flessibilità di determinazione del salario, simmetria tra produzione e retribuzione, possibilità di ricerca lavoro qualificato, strategie turistiche, affidamento sulla gestione professionale, fuga di cervelli, flussi di capitale, disponibilità di capitale a rischio, investimenti diretti dall’estero, volontà di delegare, collaborazione università/industria, …e qui mi fermo ma lo ripeterò fino alla nausea.
Ora, il Word Economic Forum (non è poco e non dice grandi sciocchezze alla moda di molti), annualmente stila una classifica sulla competitività mondiale dei 144 Paesi aderenti, e dalle quali ho estrapolato quelli pertinenti al turismo ( ... per me).
La situazione è … definite voi (vedi schemino dopo), io preferisco non dire brutte parole.



WORD ECONOMIC FORUM
GLOBAL COMPETITIVENESS REPORT


E poi


giovedì 28 luglio 2011

Bernabò Bocca ci è o ci fa?

COS’E’ LA VERITA’
Col termine verità si indicano una varietà di significati, che esprimono un senso di accordo con la realtà, e sono in genere collegati col concetto di onestà, buona fede e sincerità.
Non c'è una definizione univoca su cui la maggior parte dei filosofi di professione e gli studiosi concordino, e varie teorie e punti di vista della verità continuano ad essere discussi.

I DUBBI
Ora non so se Bernabò Bocca (Pres. Federalberghi, vice pres. CNEL, pres. Confcommercio Firenze, cons. Expo cts. Milano, cda Enit, eccetera eccetera eccetera) abbia studiato filosofia, né tantomeno conosco le sue conoscenze e gli studi nel merito della verità, mentre quello di cui sono quasi certo è che c’azzecca poco con la realtà dei dati.
Molte volte e anche di più ho avuto modo di scriverlo e dimostrarlo in queste pagine, ma sembra che all’interessato non freghi granché poiché continua imperterrito “a dare dei numeri” che poi si dimostrano alquanto “distorti” dalla realtà.



I DATI SBAGLIATI DI BERNABO’ BOCCA SU NEW YORK

Il caso più eclatante, ossia la differenza tra quello che dice lui e l’assodata verità, lo diede proprio l’anno scorso, e probabilmente perché non contento di “sbagliare” quelli italiani, s’è intrufolato a dettare alla moda del grande “saggio” anche in quelli di altri Paesi, e il risultato manco a dirlo, è stato questo qua e che vi vado a raccontare.
Poi passano i mesi e nei primi mesi di gennaio 2001, Bloomberg, il sindaco di quella città dichiara che nell'anno 2010 New York ha segnato un record per quanto riguarda i turisti che hanno visitato la città nel corso del 2010. Un record che tocca i 48,7 milioni di turisti, come si legge dal comunicato diffuso dalla Blue Room della City Hall.
Ora che il Bocca sappia meglio di quello che succede in casa d’altri, non ci credo nemmeno se me lo dicono in turco, in considerazione di come danno le statistiche e i dati italiani.

ALCUNI DATI SBAGLIATI DI BERNABO’ BOCCA SULL’ITALIA

L’ultima, ma ahimè non sarà di certo la sua finale, è che: “… 33 milioni di italiani non riescono a rinunciare a qualche giorno lontano da casa. Il 55% della popolazione, infatti, come nel 2010, ha già trascorso o trascorrerà qualche giornata in località turistiche italiane o estere”.
Per poi continuare con: ““Il 78% sceglie l’Italia (rispetto al 70% del 2010) e solo il 21% (rispetto al 27% del 2010) preferisce l’estero”, spiega Bernabò Bocca, presidente degli albergatori italiani. Dati sicuramente positivi per l’economia della penisola, perché “chi resta in Italia contribuisce a produrre ricchezza nel proprio Paese”.
E non è vero per niente dichiarare che sono approssimativamente gli stessi dati del 2010, anche perché l’anno scorso furono 39 i milioni di italiani in vacanza.
Che sono sempre di più dei 33 che il Bocca dichiara per il 2011.
O no?
Mentre ancor meno vero è che gli italiani hanno deciso di rimanere in patria perché … se da un lato diminuiscono le ferie degli italiani in patria, dall’altro aumentano considerevolmente quelle dei medesimi per altri lidi all’estero.
Di fatto, pertanto e infatti non c’è nazione che non vanti un notevole incremento delle presenze italiane nel proprio Paese.

DULCIS IN FUNDO
Quindi?
E quindi, dai mettiamola “semplicemente” così: il Bermabò Bocca non è un buon conoscitore della verità dei dati sui movimenti turistici, punto e a capo.
Sul resto non so, ma se tanto mi da tanto, beh, fate voi, però io non mi fido.
E con la causale che “Silvio li fa poi li accoppia”, è comprensibile anche capire il perché vada d’accordissimo con la Brambilla.
Solo che a noi del turismo, con quei due va sempre peggio, e i dati (quelli veri) lo attestano.

P.S.: Ma perchè anzichè dare dei dati che poi si dimostrano non pertinenti con la verità, non si danno da fare per ottenerli 'sti benedetti dati col segno più.
E finchè loro continueranno con questa solfa, io/noi faremo altrettanto, nella speranza di mettere fine alle statistiche da un tanto al chilo che sono più un danno che produttività.
Questo lo scrivo per togliere eventuali dubbi sullo scopo di questo blog, che non vuole essere altro che un aiuto al turismo attraverso l'onestà descrittiva di chi ci lavora.
E considerato che l'Italia tace quasi sempre su queste cosette, noi no.
Niente di personale col Bernabò Bocca e gli altri dell'ambaradan, ma cavolo, se conoscono così bene il loro lavoro (?), perchè non tramutare queste "bugie" in verità con l'esperienza che indubbiamente gli è riconosciuta.
Anche Matteo Marzotto e Paolo Rubini con l'Enit non è che fossero partiti molto bene, e su queste pagine qualcuna gliel'abbiamo mandata a dire, ma ultimamente un qualcosa di vagamente produttivo ... vabbè, non vorrei essere smentito dai fatti e pertanto ve lo rocconto una prossima volta ... sempre che vada bene l'arrivo dei turisti stranieri.

mercoledì 27 luglio 2011

Il sorpasso

Poche parole ma solo dei numeri.
E poco importa se questo "dato" dato da Alexa ad alcuni può anche non piacere, forse perchè giudicato non autorevole.
L'opinione generale è ch'è meglio di niente; quindi m'adeguo.
E poi gli algoritmi usati da Alexa vanno tanto per loro quanto per me e quindi:

Rank  italia.it                                     108,385 al mondo
Rank  tuttosbagliatotuttodarifare          107,016 al mondo  

Per quanto riguarda i costi, beh; questo blog chiaramente non costa niente e pochi minuti al giorno, al massimo un'ora.
Mentre il costo di Italia.it, andate qua per conoscerlo in tutti i suoi particolari, mentre per il tempo e la gente che ci lavora...
Ah dimenticavo di dire che entrambi sono sul turismo, in tutti e due non c'è nulla di politica e neanche brutte parole che sul web la vanno, ahimè/ahinoi, per la maggiore, e sono due cose che danno buoni contatti.






 

Il mistero dei Ministeri di Monza

Un bluff che neanche al peggior giocatore di poker al mondo sarebbe riuscito in questa maniera. Un’inaugurazione tarocca per pseudo cartomanti con tarocchi (no le arance ma le carte) barocchi.
I quattro uffici di rappresentanza aperti in pompa magna sabato da Umberto Bossi, Roberto Calderoli, Giulio Tremonti e l’onnipresente per ‘ste cose di poco conto Michela Brambilla, sono chiusi.
Sbarrati.
E manco un custode o una segretaria che dia uno straccio di informazione.
Senza neppure un cartello che indichi l’esistenza in vita delle sedi che hanno messo a soqquadro la maggioranza, traballare il governo (vedi Presidente Napolitano) e fatte girare a noi in tempo di crisi per la palese inutilità.

I ministeri sono un fantasma, uno spettro che si aggira per Monza.
E pensare che sabato avevano parlato «di sogno realizzato», mentre altri avevano promesso «più posti di lavoro per la gente».
Ma a spese di chi?
E che dire di quello a cui gli s’incrinava la voce dall'emozione e che aveva aggiunto: «Questo è un tassello di un processo che porterà lo Stato più vicino ai cittadini».
Eh?

La sede sarà operativa da settembre.
Ma non hanno avuto la delicatezza (l’accortezza?) di lasciare indicazioni sulla palazzina di Villa Reale, neanche un «ripassate a settembre» o almeno un «chiuso per ferie».
Tanto meno una bacheca con affisse le informazioni per il pubblico, orari, funzioni, servizi, giorni di apertura.
Anche in città, perfino sul viale che conduce alla nuova sede, non compare alcun cartello segnaletico che certifichi l’esistenza degli uffici voluti da alcuni e che dica: «Per i ministeri si va di là».

E se per caso passi di là e chiedi a qualcuno, nessuno sa dirti nulla.
Allora ti rimetti al buon satellitare e alla fine c’arrivi.
La porta ministeriale è sbarrata e delle targhe in ottone mostrate con orgoglio sabato, «Ministero delle riforme», «Ministero dell’Economia», «Ministero del Turismo», «Ministero della Semplificazione», nessuna traccia.
Allora esplori metro per metro tutto il perimetro dei muri esterni di Villa Reale per scovare un’entrata secondaria.
Ancora nulla e un altro buco nell’acqua».

Insomma, una specie di set di Cinecittà, in cartapesta
Finto e tarocco.
Neanche una segretaria e neppure un citofono.
Tanto meno un custode.
I tre locali arredati di tutto punto con scrivanie, poltrone in pelle, salottini, foto di Giorgio Napolitano, Bossi e l’arazzo dell’eroe padano Alberto da Giussano, chiusi con tre mandate di chiave.
Fatta la festa gabbato lo santo.

Eppure, in occasione dello show prefestivo, non era stato risparmiato nulla ai giornalisti.
Mentre loro, i ministri, col calice di spumante in pugno, nell’altra mano una manciata di patatine e lo sventolio di banconote “verdi” a testimoniare che le palanche l’avevano messe loro … ma testimonianza decché?
Credi forse che basti muovere all'aria qualche pezzo da cento per far capire che le palanche ce le metti tu?
Hei, ma dico, c’hai preso proprio tutti per scemi?

Che fosse un bluff, però, non era poi così difficile capirlo.
«Per ora c’è un solo computer» (mentre altri dicono due), aveva ammesso uno dei quattro ministri con un filo di imbarazzo. «Telefoni? Per adesso non ci sono ancora». Ma Bossi, imperterrito: «In un Paese dove non si vuole cambiare niente, abbiamo dovuto partire da qualcosa. I cittadini verranno qui e avranno il loro sportello, senza dover fare tanti chilometri per niente».
Si magari adesso ne faranno anche pochi di chilometri… ma sempre per niente, anzi, in verità il loro breve viaggio ci costerà di più.
E poi perché proprio Monza?
Roba che se ci penso un pochettino forse riesco a capirlo ‘sto mistero.
Un po’ come i misteri dei ministeri a Villa Reale.
Ci sono ma non ci sono, e non ci si capisce il perché … o forse si!

martedì 26 luglio 2011

Massimo comune divisore o minimo comune multiplo ?

Divisi dalla nascita

In matematica, il massimo comune divisore (M.C.D.) di due numeri interi, che non siano entrambi uguali a [ZERO], è il numero naturale più grande per il quale possono entrambi essere divisi.

Mentre il minimo comune multiplo è uno strumento utile per determinare la somma o sottrazione di due frazioni: in questo caso il denominatore della frazione risultante è il minimo comune multiplo delle due date. Se a e b non sono entrambi [NULLI], il minimo comune multiplo può essere calcolato usando il massimo comun divisore (MCD.

Quindi se entrambi sono [NULLI], il minimo comune multiplo può essere calcolato usando il massimo comun divisore che però dice che i numeri non devono essere uguali a [ZERO].
E [ZERO] è quello che la Brambilla ha saputo migliorare nel turismo da quando c'è lei, anzi.
Pertanto se il [NULLA] è +/- [ZERO] ... la soluzione è semplice.




 

Le promesse della Brambilla (scritte qualche mese fa) ... e tira a campà

“Egregio signor ministro al Turismo Michela Vittoria Brambilla, benvenuta ancora una volta a Rimini, la città che dal 2008 ha assistito con crescente divertimento ai suoi scoppiettanti show pre-elettorali”.
Così cominciava la lettera aperta al ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, scritta e inviata dal sindaco del centrosinistra a Rimini, il Pd Andrea Gnassi.
Ma quali sarebbero questi “scoppiettanti” show?

LE PROMESSE DELLA BRAMBILLA (1° BLITZ)  …
Gnassi ha una buona memoria: “Il primo, come si dice, non si scorda mai. ‘Porterò a Rimini il casinò’, solo che il casinò perse subito l’accento, travolgendo Lei di polemiche e fuoco amico. Poi un’altra capatina in città per annunciare con entusiasmo e enfasi (‘è una rivoluzione!’) tassi bancari agevolati per le strutture alberghiere in via di riqualificazione, il rilancio dell’Ente nazionale Turismo (Enit) e un enorme investimento sui buoni vacanza (incredibile ma vero … 1,6 miliardi per il progetto ‘Italia &Turismo’!)”.

… CHE INVERO
Per Gnassi, già consigliere regionale, assessore inventore della “NotteRosa” e segretario provinciale del Pd, è tutto da rifare: “Egregia ministra, purtroppo una mezza cilecca: i tassi bancari erano più alti di quelli che offrivano normalmente le banche riminesi; l’Enit sotto la gestione Brambilla spende più in stipendi dei dipendenti (24 milioni di euro), che in iniziative di promozione all’estero del Paese (20 milioni di euro); dei quattro soldi messi dal Governo per i Buoni Vacanza hanno usufruito nel 2010 7 mila italiani contro i 7 milioni di famiglie che hanno utilizzato tale opportunità in Francia”.

ALTRO BLITZ (IL SECONDO)
Passa qualche mese dal secondo blitz di Brambilla in riviera ormai un biennio fa e, dice Gnassi, “altro giro e altro regalo” all’ombra dell’Arco d’Augusto. “Promise ‘Guarderemo alla questione dell’Iva per le imprese turistiche’, sotto lo sguardo serio agli operatori riminesi perplessi. Quel provvedimento l’avete guardato… e basta visto che le nostre imprese continuano a pagare imposte sul valore aggiunto doppie di quella di Spagna e Francia, perdendo competitività (e clienti)”.

Lasciamo poi perdere, tira dritto come un treno il “golden boy” della politica riminese nella sua missiva, lo spot per il turismo italiano nel mondo: “Non c’è traccia di mare né di spiaggia nelle immagini e nelle parole dell’eccellente testimonial pubblicitario, il suo datore di lavoro Silvio Berlusconi. A proposito, esportiamolo il format, sarebbe un successone. Si immagina Putin e Chavez con leggio aperto cinguettare ‘venite in Russia’ o ‘venite in Venezuela’. Attendiamo con ansia la seconda puntata dello spot, annunciata due mesi fa come ‘pronta a giorni’, in cui si intraveda una spiaggetta o una fettina di mare blu”.

E IL TERZO
L’ultima puntata è quella di ieri: “Egregio signor ministro, Lei torna a Rimini per il solito viaggetto e la solita rustida di pesce pre-elettorale. C’è da presentare il nuovo decreto sullo Sviluppo, ‘stralciato’ dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, proprio sulla parte della ‘rivoluzionaria’ questione delle concessioni balneari a 90 anni. La famosa bufala di maggio che tra breve avrà conseguenze pesantissime proprio sugli operatori. Nel decreto non c’è nulla. Un euro, un’idea, un’iniziativa, solo aria fritta. Del resto- conclude Gnassi- chi come Lei sa apprezzare il fritto… di pesce?”.

ANCORA UN PO’ E ARRIVERA’ DI CERTO IL QUARTO, E POI IL QUINTO E … TIRA A CAMPA'

lunedì 25 luglio 2011

Tutte (proprio tutte) le webcam dei litorali italiani (spiagge e panorami)


Ecco selezionate per voi una serie di link che rimandano ad alcune delle tantissime webcam sparse in tutte le località di mare del nostro Paese.
Con l'ausilio di queste webcam ognuno potrà compiere un interessante viaggio virtuale tra le spiagge italiane più belle e affollate pur rimanendo comodamente seduto davanti al PC e per rendersi conto delle effettive presenze turistiche sui nostri litorali.
Le immagini che vengono trasmesse in diretta e in maniera ininterrotta permettono anche di dare una sbirciata ai nostri splendidi panorami italiani.








Abruzzo
Basilicata
Calabria
Campania
Emilia Romagna
Friuli Venezia Giulia
Lazio
Liguria
Marche
Molise
Puglia
Sardegna
Sicilia
Toscana
Trentino Alto Adige
Veneto

 

Quanto costa non ottimizzare il sito dell’hotel e quanto fa poi arrabbiare il non averlo fatto ?

Vi siete mai chiesti se il sito ufficiale del vostro hotel stia veramente performando al massimo delle sue capacità? Anche se avete da poco rinnovato il sito, avete mai considerato la possibilità che i risultati, magari già migliori di quelli precedenti, potrebbero avere un ulteriore margine di ottimizzazione?
Pensiamo anche soltanto come hotel con siti ben performanti solitamente raggiungano tassi di conversione del 2-6%, il che significa che il 90-95% dei visitatori abbandona il sito senza concludere alcuna transazione, dunque le possibilità di miglioramento anche in questo caso sono vastissime.

Dovremmo partire dal presupposto che qualunque sito o progetto sia per definizione migliorabile, mentre la realizzazione del sito viene spesso vista come un’attività “una-tantum”, a cui porre l’attenzione ogni due, tre, quattro anni.
Per ottimizzazione del sito, si intendono tutti quegli interventi, grafici, contenutistici e di comunicazione, anche minimi, che migliorino il rendimento del sito in termini di prenotazioni generate. Talvolta sono necessari interventi massicci e un completo rifacimento del sito, altre volte cambiare un testo, un’immagine o una call-to-action può comunque produrre effetti imprevedibili. Tutto sta nel testare continuamente nel tempo nuove soluzioni per perfezionare sempre più le prestazioni.

Marketing vs. Ottimizzazione

Molti albergatori come abbiamo detto, una volta realizzato o rinnovato il sito, si accontentano del miglioramento immediato dei risultati, piccolo o grande che sia.
Il passo successivo è investire in campagne marketing (ppc, article, seo, sem) senza preoccuparsi di capire che cosa accade ai visitatori una volta “agganciati” e fatti atterrare sul sito. Poniamo che il vostro sito abbia un tasso di conversione dell’1,5% e 10.000 visite mensili: significa che di queste solo 150 hanno prenotato, ma che cosa accade alle altre 9.850?
Troppo spesso le performance del sito dell’hotel vengono valutate in base all’aumento del traffico, e non al tasso di conversione, che può essere incrementato soprattutto grazie interventi on-site.

Quando ottimizzare il sito dell’hotel

L’ottimizzazione del sito deve essere curata nel tempo: analizzando i dati provenienti dalla Web Analytics si possono comprendere i punti di forza o di debolezza e intervenire per valorizzarli o al contrario per correggerli. Questo dovrebbe essere un processo continuo, in cui investire annualmente.
Un sito che va bene oggi infatti, non significa che non possa andare meglio e soprattutto che vada bene anche tra due o tre anni: il mercato e le esigenze e gli step del processo di prenotazione degli utenti cambiano, e con loro dovrebbe cambiare anche il nostro sito.
Come abbiamo detto, questo riguarda qualunque hotel: anche se il vostro sito vi dà ottimi risultati e tassi di conversione, ciò non significa che non sia ulteriormente migliorabile.

I guadagni che genera l’ottimizzazione del sito

Investire nell’ottimizzazione del sito per l’hotel può significare il guadagno di somme importanti che da sole giustificano ampiamente l’investimento e possono permettere alla struttura di dedicare un budget più ampio alle attività di SEO o di promozione on-line.
Per capire questo basta fare alcuni semplicissimi calcoli: se conoscere il numero delle visite mensili sul vostro sito, le conversioni mensili e il loro valore medio, potrete immediatamente calcolare quanto potreste guadagnare in termini ecnomici anche con un piccolo innalzamento del tasso di conversione.
Prendiamo un Hotel A, il cui sito abbia delle performance non troppo soddisfacenti e vediamo quali vantaggi porterà un innalzamento del tasso di conversione grazie all’ottimizzazione del sito. Il numero delle visite rimane stabile e il valore medio di ogni prenotazione è 150,00 €:


Come potete vedere, partendo da un tasso di conversione piuttosto basso (ma altrettanto comune), se nel tempo si riesce a raggiungere un tasso di conversione dell’1,50%, si possono arrivare a guadagnare 70.000,00 € in più in un anno con lo stesso numero di visitatori, di cui magari reinvestirne una parte in campagnme marketing.
Questo vale però anche per siti che già hanno buone performance on-line, come nel caso dell’Hotel B di seguito, che ha un tasso di conversione dell’1,30%, un alto numero di visite mensili e un costo medio per camera di 200,00 €, dove l’impatto dell’ottimizzazione è decisamente superiore:


Riuscire a raggiungere un tasso di conversione più alto anche di uno 0,20% in più, significa per l’hotel incassare alla fine dell’anno 72.000,00 € in più.
Allo stesso tempo, come potete vedere dalle tabelle qui sopra, disinteressarsi di questo aspetto, può voler dire perdere ogni mese cifre di non poco conto.
Aspettare o rimandare l’ottimizzazione del sito ha un costo, poiché non ottimizzare il sito significa perdere tante potenziali prenotazioni che avrebbero fruttato all’hotel somme di denaro significative.

domenica 24 luglio 2011

“ITALIAN FRIENDS FOR JAPAN”: In arrivo altri gruppi di famiglie


Anche se dell’Enit non ho mai avuto una gran buona opinione, per cui il parlarne bene non m'è certo "gradevole", devo però ammettere che ultimamente …

E sono sempre stato sensibile a ‘ste cose, pertanto anche se ne ho già scritto qui nel recente passato, lo rifaccio volentieri.
Infatti dopo l’arrivo avvenuto il 1 luglio 2011 di mamme con bambini giapponesi provenienti dalle località interessate dalla fuga radioattiva della centrale di Fukushima (regione di Sendai), che hanno cominciato a trascorrere un periodo di soggiorno in Italia in attesa che la situazione in Giappone migliori, il 25 p.v. arriverà in Italia, alle ore 19 con il volo Alitalia AZ 785, il secondo gruppo (mamme e bimbi) per lo stesso motivo.
Gli altri arrivi a Roma sono attesi tra il 30 luglio e l’11 agosto a Roma, mentre tra fine agosto e l’inizio di settembre giungeranno, forse a Milano, gli ultimi gruppi di famiglie.

Ad accoglierle all’aeroporto di Fiumicino ci saranno il Presidente di Ad Financial, Francesco Confuorti, il Direttore Generale dell’ ENIT, Paolo Rubini … e io, se faccio in tempo.
Il soggiorno in Italia rappresenta il punto fondamentale del Progetto di amicizia nei confronti del popolo giapponese, “ITALIAN FRIENDS FOR JAPAN", promosso e organizzato da Advantage Financial e dall’ENIT, vuole essere un tangibile e concreto segno del legame di vicinanza tra la popolazione italiana e quella giapponese, da sempre unite da molteplici affinità.

L’ ENIT e Advantage Financial stanno coordinando l’iniziativa ed organizzando l’accoglienza per gli ospiti insieme ai partner che hanno scelto di essere coinvolti nel progetto, come Federalberghi Roma che, attraverso la sua Onlus “Soggiorno Sereno Sandro Gabbani”, presieduta da Massimo Bettoja e che accoglie gratuitamente negli alberghi romani malati e familiari di malati in lungodegenza a Roma e fornisce sostegno economico al Dipartimento di Ematologia del Policlinico Umberto I e ad altri ospedali, a partire da luglio sta offrendo vitto e alloggio gratuito a Roma alle famiglie giapponesi con bambini provenienti dalla zona del reattore nucleare di Fukushima al momento alloggiate in rifugi di accoglienza temporanea.

ALBERGHI ADERENTI
Ed è importante citare gli hotel che, generosamente, hanno scelto di dare ospitalità: il Palatino, il Canada, lo Sheraton Golf, il Diana, il Best Western Hotel Universo, il Mediterraneo, l’Atlante Garden, l’Intercontinental De La Ville, il Visconti Palace, il Best Western Hotel Globus, l’Hotel I Triangoli, lo Spring House, il Regno, il Lancelot, il Genova ed il Quirinale.

L'OPINIONE
“Questa bellissima iniziativa di solidarietà - rende noto il Direttore Generale dell’ ENIT, Paolo Rubini - che, insieme ad Advantage Financial stiamo portando avanti, sta avendo una grande eco positiva sui media giapponesi ed il favore dell’ Ambasciata d’Italia che ha sottolineato il ruolo di traino del nostro Paese nelle azioni di solidarietà tra i Paesi europei presenti in Giappone. E questo rappresenta per noi una grandissima soddisfazione professionale e personale, alla quale si aggiungono i commenti entusiastici delle mamme e dei bambini che stanno trascorrendo le loro vacanze romane, dove hanno trovato un’accoglienza amichevole che permette loro di apprezzare lo stile di vita italiano. Tutto ciò giova alla crescita delle relazioni umane, che sono un fattore fondamentale dell’interscambio turistico”.

Per sostenere l’iniziativa: c/o Banca Nazionale del Lavoro RM/Bissolati Tesoreria
Iban IT06T0100503382000000218190 intestato a: ENIT-Agenzia Nazionale del Turismo causale: Italian friends for Japan 

Sono attivi gli l’indirizzi E-mail enitforjapan@enit.it e info@advantageforjapan.net per informazioni sull'iniziativa.

sabato 23 luglio 2011

Inaugurati a Monza (Villa Reale) quattro uffici ministeriali

Non ci sono ancora i telefoni, ma ci sono 2 pc.
E' questo lo scarno hardware a disposizione negli uffici dei ministeri alla Villa Reale di Monza, operativi dal primo settembre e inaugurati oggi dai ministri dell'Economia Giulio Tremonti, delle Riforme Umberto Bossi, delle Semplificazioni Roberto Calderoli e del Turismo Michela Vittoria Brambilla.

ARREDAMENTO
Nel primo ufficio a sinistra due scrivanie, quella dello stesso Calderoli e quella di Tremonti, due divanetti, un crocifisso, la foto di Napolitano, due foto più piccole di un Bossi d’antan, due monitor di computer, due bandiere, quella italiana e quella europea, e un arazzo di modeste dimensioni in cui è riprodotto il giuramento di Pontida.
Nell’altro ufficio, tutto riservato a Bossi, identico arredo ma, ovviamente con una sola scrivania. 
Nella terza stanza la segreteria. Il tutto spalmato su poco più di cento metri quadrati. 
Resta da capire dove la Brambilla sistemerà la sua scrivania (nel frattempo come ministro del Turismo forse sarebbe il caso che disponesse la sistemazione di cartelli che conducano a Villa Reale visto che non ci sono) e resta da capire come i cittadini della Padania potranno stabilire una comunicazione con i ministeri visto che in tutti gli uffici inaugurati ieri, non ci sono telefoni.
Comunque nessun problema perchè di sicuro arriveranno prima dell'effettiva messa in opera.
E chissà se anche la mobilia prenderà le fattezze proprie di un ministero (pardon quattro), magari non più a spese "loro" ma a quelli dei contribuenti che come me ancora s'incazzano per la presa per i fondelli.

UTILITA' (presunta)
A cosa servano (non i pc ma gli uffici dislocati dei ministeri), personalmente non l’ho ancora capito ma probabilmente prima o poi c’arriverò, anche se un certo sentore lo avverto.
Però la cosa che più mi sta a cuore è questo blog, che da due anni e passa parla e scrive solo ed esclusivamente di turismo, mentre adesso si sta pian pianino trasformando in una pagina politica, e questo non era nei patti.
Non se ne può più fare a meno, infatti in periodi di dichiarata “carestia” finanziaria nazionale, l’aprire delle succursali che ovviamente saranno causa di nuovi costi (checchenedica la Brambilla e gli altri ministri) e, ad opinione di probabili centinaia di migliaia di cittadini (se non milioni) finirà per essere il “deposito” di qualche “meritocratico” inserimento per eventuali “trombati politici” attualmente senza fissa dimora (opinione ipotetica, per amor del cielo), o chissà chi, … beh, non è che i tempi siano stati scelti con grande maestria.
O probabilmente fa parte di quelle opzioni che confinano vicino al chissenefrega di quello che pensa la gente (tanto poi dimentica), noi qui ci siamo e facciam come ci pare.
E finché ci sono delle palanche …
E avanti con il merito e la meritocrazia!

DICHIARAZIONE BRAMBILL'OSCAR DA NOBEL
E poi “La politica deve avvicinarsi sempre più ai cittadini per essere in grado di interpretarne con efficacia e tempestività le istanze" ha detto oggi, a Monza, il ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, inaugurando la sede di Monza che ospiterà da settembre gli uffici operativi e gli sportelli di quattro ministeri, tra i quali il Ministero del Turismo.
"Abbiamo la grande responsabilità - ha sottolineato -  di promuovere un comparto determinante per la nostra economia, il suo asset più strategico, quale è il turismo. Con una presenza anche al Nord e al Sud Italia,  potremo rafforzare il legame con il territorio, i cittadini e i turisti ed essere sul campo, al fianco dei nostri bravi operatori del settore, per sostenerli e meglio rispondere alle loro esigenze".
Hei ma dico, non c’è più il Titolo V, quello che demanda alle Regioni la responsabilità dell’ambaradan e che già sono vicini ai cittadini per ragioni di geografia?
"Del resto - ha concluso Michela Vittoria Brambilla - ancor prima di entrare a far parte del governo, mi sono sempre fatta portatrice della necessità di accorciare e di eliminare la distanza che, per troppo tempo, vi è stata in questo paese tra  i cittadini e la politica di Roma. La nascita del Popolo della Libertà ha segnato questo cambiamento e anche la nostra decisione di oggi va interpretata in quest’ottica. Aggiungo che la mia presenza oggi a Monza, con Giulio Tremonti, insieme ai colleghi Bossi e Calderoli, pone decisamente fine a qualunque fantasiosa ipotesi sulla tenuta della maggioranza. Il Governo è coeso e andrà avanti fino alla fine della legislatura".
A cui aggiungo se m’è permesso: “Si va bene, e vedremo se dopo la fine della legislatura ... anche se tra la muffa e il marcio non è che ci sia poi così tanta scelta, per ora”.
Beh, tante str … anezze in poche righe non credo nessuno l'abbia mai lette, ma se tanto ci da tanto, è facile evincere che a “quella” non ci sia limite, e pertanto aspettiamoci pure dell'altro in gran quantità.
Strano che non abbia parlato di gatti, cani e affini … e questo è già un successo.
Però dire che la politica s'avvicina ai cittadini ... beh questo, o è da Nobel o minimo da Oscar.

Dieci anni della "storiella" dei Sistemi Turistici Locali

Non credo che esista qualcuno che non riesca a vedere l’utilità dei Sistemi turistici locali (STL), ma nonostante la Legge n° 135 sia entrata in vigore dal 29 marzo 2001, non s’è cavato un ragno dal buco, a parte poche eccezioni regionali.
Diciamo una delle tante Reggio Calabria – Salerno del turismo, dove si sa quando iniziano ma mai quando finiscono … sempre che poi abbiano fine.
In ogni caso a differenza della teoria degli Stl (validissima), la loro effettiva realtà è disastrosa.
Che poi le colpe non siano le loro, cioè degli Stl (ma delle regioni, o dello Stato, o della cultura degli operatori locali), questo è un altro discorso.
Comunque sia, nel 2002 si leggeva così: “… Per il Presidente di Confturismo mettendo prima di tutto in cartellone mostre, avvenimenti, iniziative varie. E poi “facendo sistema”, da promuovere e commercializzare. In questo senso, Bocca ha sottolineato l’importanza dei sistemi turistici locali previsti nella legge quadro finalmente approvata”.
Passano gli anni e leggo che sono Un flop dannoso i sistemi turistici locali … “A dieci anni dall’entrata in vigore della legge 29 marzo 2001, n. 135, che prevedeva l’istituzione dei Sistemi Turistici Locali, solo sei regioni appaiono aver completato l’intero percorso. E' il risultato di un'indagine svolta da Federalberghi in collaborazione con Mercury tra le associazioni territoriali degli albergatori. Laddove c’erano le condizioni per forme di organizzazione tra gli operatori pubblici e privati, queste avevano già preso forma; laddove mancavano i pre-requisiti la “forzatura” non ha dato gli esiti auspicati. "L’esempio più lampante -afferma Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi- di come iniziative di politica del settore, calate dall’alto, non riescano a produrre effetti che, se condivisi in una fase progettuale, sarebbero invece di enorme utilità per l’economia turistica nazionale".
Ma come (?), in dieci anni non sono riusciti a fare niente (?) o molto poco (?), che quasi quasi verrebbe da chiedersi il perché sono lì.
Ma probabilmente a quell’eventuale domanda ci sarebbe l’eventuale solita risposta che suona sempre un po’ stonata con la chiave di "sol" che fa: “La colpa è la loro”.
Poi se lo chiedi agli altri, ai presunti colpevoli, anche questi ti diranno che la colpa è di quelli di prima, e la “storiella” gira all’infinito.
continua ...

venerdì 22 luglio 2011

Ministeri: Brambilla apre uffici turismo a Monza e Napoli. E perchè non a Genova?


Monza?
E perché non a Genova?
"E' stato avviato l'iter per l' apertura a Monza e Napoli degli uffici operativi e degli sportelli del Ministero del Turismo, le cui risorse saranno reperite nell'ambito delle dotazioni già assegnate all'amministrazione senza ulteriori aggravi".
Segue poi il solito bla bla bla nella fattispecie di: "l’importante è perseguire l'obiettivo di una maggiore e più efficace presenza sul territorio, per essere ancora più vicini agli operatori e ai cittadini".
Ma com’è possibile che non costerà niente più di quello che costa adesso?
Infatti il dire che le risorse saranno reperite nell’ambito delle dotazioni già assegnate all’amministrazione non vuol dire proprio niente, perché per ovvie ragioni di cose, queste palanche, dovranno per forza essere tolte da qualche altra parte.
O no?
Ma la signora ci prende per scemi?
E poi perché proprio Monza?
Da quando in qua quella ridente cittadina è strettamente legata al turismo?
Non sarebbe meglio pensare di aprirne una, chessò a Genova, giusto per dare il “LA” a quella/questa benedetta Regione, la Liguria, che di turismo ci dovrebbe o potrebbe campare (anche bene) mentre invece …?
A parte che m’è ancora incomprensibile capire l’utilità di creare delle succursali del ministero del turismo (?) considerando che il Titolo V della Costituzione demanda la responsabilità alle Regioni (e che geograficamente sono ovviamente già vicine agli operatori e ai cittadini), se non quelle strettamente personali per “forse” fornire qualche bel lavoretto, naturalmente previo concorso “meritocratico”, a qualcuno che “forse” se l’è fortemente guadagnato con qualche presenza nei gazebo o chissà per quale altra considerazione (!), ipotetizzando naturalmente e … come sostenne non molto tempo fa la ministra.
A Monza?
Ma guarda un po’.

P.S.:Vuoi vedere cha a Monza sono più bravi dei genovesi nel turismo o forse è perchè avranno più Santi in Paradiso ... boh?

giovedì 21 luglio 2011

Raggiunto l'accordo con il Governo di Tokyo per poter ospitare i bambini orfani di Fukushima, in Italia.

La Organizzazione non governativa di Terni, Aiutiamoli a vivere, ha raggiunto l'accordo con il governo di Tokyo per poter ospitare i bambini orfani di Fukushima, in Italia.

L'iniziativa verrà presentata ufficialmente giovedi 28 luglio nella sede romana dell'agenzia di stampa ADN KRONOS " dove sarà illustrato tutto il lavoro che, in silenzio e con grande attenzione, ha portato a questo ulteriore successo delle famiglie italiane le quali , chiamate all’accoglienza temporanea terapeutica di bambini stranieri, per una concreta solidarietà, non rispondono mai negativamente ".
I bambini saranno ospitati da famiglie di Terni, Roma e Bari dal 27 luglio al 31 agosto.
Si ripete, dunque, quanto già successo, 25 anni fa, con i bambini di Chernobyl. Nel corso di tutti questi anni, in Italia, ne sono stati ospitati 500 mila.
Grande soddisfazione è stata espressa da Fabrizio Pacifici , presidente di Aiutiamoli a vivere. " E' stato faticoso convincere il governo giapponese ma ce l'abbiamo fatta. E' importante per i bambini e , alla fine, l'hanno capito ".

Tourism for all

Spett.le Redazione del portale italia.it,
volendosi possibilmente presentare a tutto il mondo tondo come un Paese Civile  ed essendo questo sito già tradotto in sei lingue diverse, con patrocinio del minist(e)ro del turismo e di ENIT, dotato di ricerca effettuabile sulle singole Regioni italiane, ecc. ecc.
suggerirei caldamente di rivedere l’attuale home page  del nostro portale turistico nazionale, nel terzo quarto inferiore (vedi immagine in basso), secondo priorità più ragionevoli (vedi immagine sopra, ad es.).


P.S. 1 – Cioè non solo un link qui, seminascosto nella terza FAQ.

P.S. 2 – Già che ci siete, se poteste aggiornare questa pagina con il nuovo itinerario

 Idea copiata da questo sito qua.

mercoledì 20 luglio 2011

Come far sorridere i turisti a Genova


LA CURIOSITA'
Alcuni giorni fa m’è capitato di leggere un articolo che definire curioso è poca cosa (ma ne avevo sentito parlare poco tempo prima), e dico curiosa per non dire ‘na str … anezza poiché intendo rimanere nel solco del consentito.

IL PROGRAMMA
Una coalizione politica della mia città in previsione delle prossime votazioni comunali del 2012, ha redatto un programma costituito da cinque gruppi tematici, dei quali sono stati chiamati a fare parte gli iscritti di quel partito, coordinati da due responsabili cadauno, che ricalca le Commissioni consiliari del Comune di Genova e così ripartite: 
Area tematica n. 1 (Urbanistica, infrastrutture, porto, demanio, mobilità, traffico, servizi pubblici) coordinatori: Mario Trombetti e Donatella Mascia.
Area tematica n. 2 ( Politiche educative, edilizia scolastica, politiche socio sanitarie, sociali, abitative, sicurezza, immigrazione, anziani, politiche giovanili) coordinatori: Roberto Bognetti e Francesco Caso.
Area tematica n. 3 (Lavori pubblici, manutenzioni, arredo urbano, verde pubblico, parchi, politiche ambientali, ciclo dei rifiuti, tutela animali) coordinatori: Claudio Eva e Matteo Campora.
Area tematica n. 4 (Cultura, turismo, sport, tempo libero) coordinatori: Mario Bozzi Sentieri e Lilli Lauro.
Area tematica n. 5 (Economia, lavoro, politiche tributarie) coordinatori: Gian Luca Fois e Giuseppe Mela
Neanche a dirlo l’occhio m’è caduto (ma guarda il caso) su quella del turismo che naturalmente è inserita con cultura, sport e tempo libero.

L'OPINIONE
E fin qua niente di male, anzi ce ne fossero e se ne facessero a volontà di programmi di tutte le razze per migliorare l’ambaradan cittadino.
Degli altri non me ne capisco niente ma di programmi sul turismo qualcuno (a centinaia) in passato l’ho visto e se devo dire la mia, e se devo rimanere nell’educazione, beh; forse è meglio che stia zitto.
Ora, di quello che l’area tematica n° 4 coordinata da Mario Bozzi Sentieri e Lilli Lauro ha “pensato”, non ne so praticamente nulla, se non qualche cenno ricuperato sul web tipo «Ritrovare le nostre origini attraverso la tradizione dialettale - spiega Lilli Lauro -. Abbiamo bisogno di una nuova offerta culturale, di un nuovo marchio genovese che recuperi quello che abbiamo, anche attraverso dei depliant viventi e multimediali» … e se i primordi o i fattori più importanti per risolvere il turismo in città sono questi (?)..., ma se vado a vedere il curriculum che "i due" hanno in questo settore, non trovo granché.
Quindi, com’è possibile che abbiano fatto un buon lavoro se quel comparto non è la materia per cui sono maggiormente ferrati?
E non c'era proprio nessun'altro che conoscendo meglio il "mestiere" avrebbe potuto fare di meglio, sempre che di meglio per loro si possa?
Aspetto suggerimenti, grazie.
Che abbiano fatto una specie di copia/incolla di quello che altri hanno scritto nei tempi passati e che (forse) a sua volta avevano copiato da quelli di prima che (forse) di conseguenza l’hanno fatto con i predecessori che probabilmente … eccetera eccetera, inserendo solo qualche piccola novità o semplice attuale nozione?
Non lo sapremo mai, forse si o ...?

CHI HA COORDINATO IL PROGRAMMA DEL TURISMO
Mario Bozzi Sentieri è un brillante scrittore e giornalista nonché autore di importanti testi come (Dal neofascismo alla nuova destra) o (60 anni di Cisnal/Ugl a Genova), nonché socio fondatore di “Merito” … (?) ... e gli obiettivi di Merito sono: Diffusione della meritocrazia in politica, nella P.A. e nella società.Creazione e formazione di una nuova classe dirigente nell’ambito del centrodestra.
Si vabbè, ma il turismo?
Mentre la Lilli Lauro è una brava consigliera comunale (attualmente) ed è membro delle Commissioni III (Urbanistica, Assetto del Territorio, Lavori Pubblici); IV (Bilancio); V (Servizi Sociali, Piano Regolatore Sociale, Sanità, Politiche abitative, Politiche dell'immigrazione, Politiche della sicurezza); VI (Aziende e Società Controllate, Città Digitale, Politiche del Lavoro); VII (Infrastrutture, mobilità e Traffico, Polizia Municipale; Demanio e Affari Portuali) di cui è vice presidente; VIII (Cultura, Promozione della Città, Sport e Tempo Libero, Politiche educative, scolastiche, giovanili).

FENOMENI O ... ?
A parte che alcuni cittadini (quelli che tallonano la politica e non solo il GF) possano pensare che il seguirne 21 (ventuno) di quella consistenza e di tale difficoltà può sembrare che alla fin fine sia un po' difficile fare il tutto per bene.
Ma tutto è possibile, per carità, anche se qualche ovvio dubbio rimane.
Mentre i “soliti” altri, quelli che sono perennemente in malafede, potrebbero invece rimuginare che l’appartenere a più commissioni comporti un certo gettone di presenza.
Cosa di cui non potrei giurarci neanche un penny bucato perchè non lo so, anche se si dice in giro che questo sia di circa 100 euro e quindi ...
Però dico: “Possibile che in quei 21 (e non sono pochi) manchi proprio quello, il turismo, e che la signora n'abbia coordinato l’attinente programma per un settore che non è di sua pertinenza ... molto stretta ?”
Inoltre leggo che ha ricoperto numerose cariche all'interno dei consigli scolastici delle scuole di una zona di Genova, ed è stata Presidente d'istituto del Circolo didattico (sempre della stessa zona) per più di un decennio.
Si vabbè complimenti, ma il turismo?
Si vabbè, ho capito!

LE TESTE PENSANTI
P.S.: Ultimamente in una riunione delle "teste pensanti" della mia città, e attuata per poter risolvere gli annosi problemi che ahimè questa si trascina inesorabilmente, ho sentito parlare di turismo da un deputato genovese della Repubblica italiana, Roberto Cassinelli, che ha esordito così: "I ristoratori genovesi sono diventati ricchi e non hanno più voglia di fare il loro lavoro ... e poi sono scontrosi con i turisti".
Poco prima, una cara signora, aveva detto la stessa cosa in merito alla poca socialità dei liguri.
Ma dico, siamo pazzi?
Io stesso sono figlio del ristoratore più "anziano" di questa città e nonostante mio padre sia diventato "benestante" (si spera) dopo 66 anni di duro lavoro, e nonostante "lui" abbia già suonato gli 83 anni, e nonostante ogni mattina apra i locali alle 07:15 e chi per lui li chiude alle 02:00 di notte  ..., e nonostante tutto questo ... prova a fargli vedere un turista anche in orario di prossima chiusura, lui lo servirà (ringraziando) col sorriso migliore che ha regalato al primo cliente.
Ma quello che più m'ha dato fastidio è che i presenti (le teste pensanti) abbiano annuito a questa str ... anezza come la cosa più saggia sentita nella giornata, forse nel mese o addirittura, chissà, forse dell'anno.
E con questi Genova, speranze non ha.

P. P. S.: La Camera di Commercio attesta che di licenze a nominativo genovese ormai ce ne siano poche e quindi com'è possibile che la colpa sia dei cittadini "scontrosi" che hanno i natali in questa città?
E la stessa cosa accade in tutta la Liguria, dove multi etnie e cittadini d'Italia si sono mischiati come in ogni luogo del mondo, e loro la "menano" ancora con queste str ... anezze?
La stessa Rimini, che dell'accoglienza ha fatto la sua "arma" migliore, oltre quarant'anni fa i suoi cittadini non la pensavano nella stessa d'oggi maniera ed erano anche loro "scontrosi", ma poi quel Comune, probabilmente fornito a monte di "gente pensante" migliore di questa qua, ha saputo portarci i turisti, e le cose sono ovviamente cambiate.

P. P. P. S.: E come al solito non sapendo il che fare (dx, centro e sx) pensano bene di far ricadere la colpa su altri, e anzichè provare a sbrogliare l'intricata matassa (ma neanche poi tanto), continuano a tricerarsi dietro a delle pagliuzze di raffia.
Beh, con questi ho ben poco da dire ma tanto da incazzarmi, e quindi ... non appartenendo a "quelli" che dicono BRAVO a qualsiasi str ... anezza di quei "signori" che nella classe sociale (meritocraticamente) stazionano qualche gradino più in su, e in considerazione dei loro "saggi" ragionamenti in questo settore che è l'unico che può toglierci dalla "bratta" ... forse è meglio che me ne allontani ... almeno per mantenermi in salute.

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