lunedì 18 aprile 2011

L'Enit lancia un progetto di ospitalità in Italia a favore di famiglie giapponesi

Il ministero del Turismo e l’Enit (Agenzia Nazionale del Turismo) hanno lanciato il progetto ‘Italian friends for Japan’, volto a mettere a disposizione un periodo di permanenza di sei mesi in Italia per quei nuclei familiari giapponesi colpiti dal terremoto e dalla radioattività attorno alla centrale di Fukushima. In base al piano, presentato da Matteo Marzotto e da Paolo Rubini, rispettivamente presidente e direttore generale dell’Enit, nonché da Francesco Confuorti, presidente della finanziaria internazionale Advantage Financial, le famiglie saranno ospitate in Italia presso strutture alberghiere volontarie in attesa che la situazione migliori.
Beh, l’idea è ottima e l’augurio è che siano in molti a seguire il programma, anche se è presumibile che nessun giapponese accetterà mai di allontanarsi dai luoghi natii in questi casi.
Comunque mi riferisco alle grandi catene alberghiere italiane, e perché no, anche ai singoli proprietari nonché alle associazioni o a tutto l’ambaradan per ottimizzare i trasporti e quant’altro, che avrei voluto vedere al tavolo con Matteo Marzotto e Paolo Rubini.
Ma forse avevano dell’altro da fare, non sono stati avvisati o hanno capito che la cosa è una str ... anezza immensa; comunque li aspettiamo (anzi, li aspettano) a braccia aperte.
Eh si, sai che bello sarebbe stato scorgere su quel palchetto anche il Bernabò Bocca, il presidente di Federalberghi, Confturismo e proprietario della S.I.N.A hotels, John Winteler di  Confindustria, Elena David presidente delle catene alberghiere e chissà chi altri.
D’altronde dicono che l’ospitalità sarà su base volontaria, sia per quanto riguarda le strutture ricettive, che saranno comunque retribuite, sia per quanto riguarda i cittadini nipponici coinvolti che non pagheranno nulla.
Ebbè, meno male; ci sarebbe mancato altro che dovevano anche pagarselo.
C’è però da capire, poiché nessuno ancora l’ha detto o almeno io non l’ho letto, in quale tipologia di alberghi saranno ospitati, e vale a dire, se nei uno – due – tre – quattro – cinque stelle.
E quanto sarà la retribuzione offerta dalle casse dello stato? “each one” che verrà data a chi li ospita?
Saranno anche accolti in alberghi di pregio (4/5 stelle) o dovranno “accontentarsi” di un qualcosa di molto più modesto?
Ci sarà inoltre qualche catena alberghiera, tipo la S.I.N.A. Hotels del B. Bocca, che notoriamente dispone solo di pregiatissimi alberghi, ad accogliere favorevolmente questa iniziativa e magari, oltre a costituire un’importante forma di solidarietà a favore del BelPaese, per trarre anche dell’ovvio beneficio d’immagine?
E’ altresì vero che in alberghi di due o tre stelle ne puoi aiutare di più con quei 100.000 euro stanziati in partenza.
C’è anche da dire che ho effettuato, con l’aiuto di Google translator, una ricerca in lingua nipponica sul web, ma benché l’abbia abbinata anche a quella in inglese, ebbene nisba, nessuno in quei posti là parla di questa iniziativa italiana.
Quindi mi sono messo in contatto con degli amici che in Giappone ci lavorano da svariati anni, e in attesa di ricevere le loro news, non mi resta che complimentarmi (?) con i fautori di questa iniziativa like "missione impossibile"; pensando però al se fosse rivolta anche ad altri Paesi che non appartengono alla terza o quarta potenza commerciale del mondo …
Ma forse chiedo un po’ troppo.
Comunque bravi per il tentativo a vuoto … e anche furbi (?).
Ma neanche poi tanto (furbi), considerando che è passato quasi un mese da quella catastrofe e che se uno conosce anche minimamente la mentalità giapponese e che l'Italia è forse un po' troppo distante ... e poi credo che queste cose debbano essere fatte in assoluto silenzio, ma si sa che se non lo dici, che pubblicità è (?) ... vabbè, alla prossima puntata.

15 commenti:

  1. La stessa carità la stanno facendo per gli immigrati che scappano dalle guerre nei loro paesi.

    Che pena

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  2. Ho cercato anch'io ma non ho trovato niente in Giappone in riferimento all'Italian friends for Japan.
    Dici che lo facciano apposta per non fare della reclame sul bene fatto?

    ;-)

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  3. Un mio amico che lavora da quelle parti per una grande multi nazionale mi ha informato che stanno raccogliendo l'impossibile per aiutare la gente di quel posto.
    Mi dice anche che la cosa non la stanno pubblicizzando per niente.
    Luciano, è per questo che in fondo al tuo hai scritto ... e furbi?

    ;-)

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  4. @Vinc

    FANNO e non facciano

    ;-)

    B. C.dofa

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  5. @Francesco

    Ho avuto la stessa informazione da Luca (http://giappopazzie.blogspot.com/2011/04/chi-viene-alla-svendita-aziendale.html#comments) che oltretutto si sta informando dall'Ambasciata italiana in Giappone.
    Anche lui ha raccolto molte cose senza pubblicizzare niente.

    Sic! Noi si.
    ;-)

    @Vincenzo

    ...facciano...???

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  6. @Sergio

    Già fatto ma adesso basta.

    ;-)

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  7. Molto astuti anche nella scelta della magica location a Stoccarda.
    Completamente fuori città.
    Nella piazza della fiera.
    Mentre in fiera c'è Slow Food (Italia compresa).

    Ma secondo te ha senso?

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  8. Più che avere un senso ... mi fa senso, nel senso che ...

    ;-)

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  9. Ma nelle varie commissioni (Camera e Senato) non dicono niente quelli che invece dovrebbero ben dire.

    Ben dire e non benedire!

    ;-)

    Silenzio assoluto a parte noi due.
    Solo che noi non siamo nè alla Camera nè al Senato.
    Cosa dici avranno sbagliato a scegliere i deputati e i senatori?
    Mah?
    ;-)

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  10. Ovviamente dalla gentile deputata riminese PD, al momento, nessuna risposta.
    E il 25% della campagna di comunicazione da 1.617.000 euro è bello che andato.

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  11. Però aspettiamoci delle grandi dichiarazioni in merito alla produttività nonchè al successo che la manifestazione ha avuto in tutta l'Europa.

    Chissà che numeri tireranno fuori...

    ;-)

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  12. E comunque, pure tra i blog, esclusi i nostri, verifica un po'?
    Non se li fila nessuno, non ne parla praticamente nessuno.
    E doveva essere l'evento top dell'anno di promozione turistica italiana in Europa:
    "un vero e proprio ciclone che scuoterà i media dei paesi interessati e coinvolgerà tutte le attività commerciali italiane, che faranno festa esponendo il tricolore e offrendo menù tipici a prezzi scontati."

    Be'... un vaffal'esperta ci starebbe tutto, imho.

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  13. I blog?
    Quelli Copy and paste copy and paste copy and paste?
    Comunque non vedo l'ora di vedere la loro faccia quando elencheranno i "successi" della manifestazione...chissà che non scappi loro da ridere.

    ;-)

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