venerdì 3 settembre 2010

America's Cup a Valencia ... e Genova (?), una cozza!






Caro Massimiliano Lussana,

ti leggo, ti capisco, ma questa volta non ti comprendo
.
Che mi stia rintricullendo di colpo o sei tu che stai “volando” pindaricamente troppo in alto?
Nel tuo articolo scrivi che l’Alcadesa di Valencia, la Rita Barberà (il pari grado della nostra Marta Vincenzi), ha riportato per la seconda volta l’America’s Cup nella sua città, nonché il Gran Premio di formula uno in un brevissimo periodo di tempo.
Scrivi che la città ha dato il natale a un nuovo sbocco al mare, alberghi completamente rinnovati, quartieri ricostruiti ex novo e un trionfo di urbanistica e di economia.
Parole sante, per carità.
Mentre nel contempo lamenti l’assenteismo dei nostri rappresentanti di Comune e Regione di fronte a un’avventura che potrebbe essere l’assicurazione sulla vita per il futuro di Genova.
Ari sante parole e ari per carità.
Qualcuno, circa trent’anni fa (Fulvio Cerofolini) disse che Genova non sarà mai una città di camerieri, e se non sbaglio altri (Claudio Burlando), l’hanno emulato con la stessa infausta “bella trovata”.
Duccio Garrone docet.
Ebbene, ho seguito dapprima per semplice curiosità le vicissitudini spagnole; l’amore per il turismo che qui in Liguria è come una dannazione, e la sempre “martellante schifosa” voglia d’imparare mi hanno “obbligato” nel tempo a fare alcuni viaggi in quei lidi.
Conoscevo Valencia per esserci stato oltre trent’anni fa e quello che ho recentemente visto è indescrivibile.
Inutile farti una disamina sulle differenze con quello che si vede quì, ci vorrebbero le pagine della Treccani, mi basta dirti che anche l’erba è più professionale perché ci cresce più diritta.
Rendo l’idea?
Comunque, erba o non erba, la Barberà è si l’Alcadesa e le decisioni finali spettano a lei, ma è l’entourage che è una cosa fantastica.
Potrei farti una sequenza di nomi che pochissimi di noi sanno chi siano, ma correrei il rischio di tediarti forse un po’ troppo, però ti dico che dopo averli ascoltati e per bene studiati, mi sono sempre più reso conto del perché li SI, e qui invece… NO.
In quel di Valencia si usano poche parole e camminare … possibilmente sudando.
Nel caso allargherei la mia opinione a tutto il panorama italico e non solo ligure; ma questa è un’altra storia.
Josè Gisbert che è il Direttore Generale del Consorzio di Valencia (un po’ come il nostro “apprezz’amabilissimo” Carlo Croce) e con l’apporto di Michel Hodara è alla guida di professionisti altamente specializzati nei campi della televisione, ospitalità, intrattenimento e media, dove hanno instaurato un rapporto con i politici di turno che ha qualcosa di innaturale per noi; nessuno comanda e vanno d’accordo.
E alla fine vince sempre la logica del bene della città, non quella personale (ostinazioni, burocrazia e altro che non sto’ qui a dire).
Per far comprendere meglio, ti dico che un buco per strada lo fanno solo una volta (fibre ottiche, acqua, gas, eccetera eccetera) e non … vabbè, hai capito.
E l’asfalto poi ridiventa perfetto.
Ma vengo al tuo “volo” Pindarico.
Scusa Massimiliano, ma qui chi c'abbiamo che possa ragionare e saper fare così?

P.S.:
…. ……in Canada c’è una città che si chiama Mississauga (Ontario), dove la Sindachessa, tale Hazel McCallion che ha raggiunto la venerabile età di 90anni, e che per ben 11 volte di fila (dal 1978) ne è diventata e rimane il Mayor (le ultime votazioni sono finite così: 92% a 6%).
Da questa data (1978) la città non ha più preso in prestito del denaro dallo Stato, non ha alcun debito e nelle casse personali dispone di oltre 800 milioni di dollari per i casi di necessità.
In 20anni ha raddoppiato la popolazione portandosi a circa 800.000 abitanti ed è sede di molte aziende rinomate che hanno preferito Mississauga ad altre più grandi città del Canada.
Tempo fa ho fatto visita al Comune di quella città; mi trovavo nei paraggi e volevo congratularmi, ma purtroppo la Sindachessa non c’era.
Era nella Capitale a ritirare uno di quei numerosissimi premi che “giustamente” e periodicamente le vengono attribuiti.
Sono comunque riuscito a parlare con un responsabile dell’AMO (Municipalities of Ontario) a cui ho chiesto se qualche nostro Sindaco d’Italia si fosse messo in contatto con loro per poterne apprendere le capacità e magari copiare.
Mi hanno risposto che ero il primo …
…. purtroppo o per fortuna io non sono un Sindaco ma solo uno a cui piace imparare da chi ne sa di più … non certo da chi racconta favole, anche quelle a cinque stelle.
Luciano Ardoino per Il Giornale

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